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Recensione Recensione di WarHawk

Recensione di WarHawk di Console Tribe

di: Redazione

Ormai e’ un dato di fatto il successo che hanno avuto in questi ultimi
anni i MMO (Massively Multiplayer Online) ed e’ proprio a questa
categoria che appartiene il gioco Warhawk. Infatti questo titolo e’
pensato per essere giocato esclusivamente in rete, e non prevede nessun
utilizzo in solitario od offline.
Inoltre e’ il primo gioco reso disponibile sia su BluRay-Disc che
scaricabile dal Playstation Network; questa recensione si riferisce
alla versione acquistabile on-line, che dovrebbe differire solo per non
avere un supporto materiale. Il gioco in versione BD (che dovrebbe
costare di piu’) puo’ far gola a chi non ha un’auricolare, che verra’
venduto insieme alla confezione.

Il gioco mette in scena la guerra fra Eucadiani e Chernovani, due
fazioni di un’ ipotetica battaglia futuristica per il controllo di
territori e di spazi aerei. A coltellate, a mitragliate ma anche a
colpi di missili aria-aria.
Potete, infatti, guidare ogni mezzo che trovate nella mappa: aerei,
carri armati, jeep, torrette contraeree. E’ questa la speciale ricetta
di Warhawk, che apparentemente sembra incentrato sul dogfight o
comunque sullo scontro aereo.

Ma andiamo con ordine. Appena lanciato il gioco le opzioni a
disposizione sono chiare: Online o Partita Locale (LAN)? Questo
sottolinea ancora di piu’ il suo carattere: essenziale e multiplayer.

Decidiamo di andare online, e il gioco effettua il login del vostro PSN
id presso i server Sony. A questo punto ci si trova davanti ad una
classica lounge da multiplayer, in cui possiamo gestire il nostro
profilo, il nostro clan, le statistiche delle nostre avventure, creare
una nuova partita od unirci ad una gia’ esistente.
Trovo questa sezione molto ben fatta e robusta, le statistiche sono
davvero completissime e la struttura di avanzamento carriera del vostro
profilo garantisce una buona soddisfazione: oltre ai classici “punti”,
potete accumulare una serie imbarazzante di onoreficenze, medaglie e
riconoscimenti, che faranno avanzare il vostro personaggio in una scala
di gradi in stile militaresco: da semplice aviere pelapatate, fino a
generale.

Tuffiamoci nella mischia! Ho giocato 6 ore a WH e posso dire di
trovarlo tutt’altro che ripetitivo. Come accennato sopra, gli
sviluppatori della Incognito hanno trovato una buona ricetta per il
gameplay.
Il gioco non brilla come sparatutto aereo, non regala emozioni
paragonabili ai vari Halo, Quake, HalfLife nella battaglia in prima
persona, non spicca certo come un tank arcade.
E’ il mix di tutti questi modi di giocare che lo rende divertente e
godibile. Infatti, dopo aver fatto un po’ di esperienza, ci si rende
conto che per ottenere dei buoni risultati e per divertirsi al meglio
con questo titolo e’ necessario usare la testa e capire come attaccare,
con che mezzo, con che arma, con che strategia. Questo e’ il vero punto
forte del gioco!
Sicuramente lo scontro aereo e’ la colonna portante di Warhawk, ma se
non imparerete presto a scegliere il mezzo adatto alla situazione la
vostra abilita’ alla cloche sara’ vana, verrete abbattuti con
regolarita’ dall’omino nascosto nei cespugli con il bazooka o dalla
contraerea del caso.
Va fatta una critica all’arsenale. Non mi sembrano molto riuscite
alcune armi che si possono raccogliere con il vostro veivolo:
macchinose da usare alcune (missile teleguidato) e poco efficaci altre
(impulsi elettrici). Quindi spesso e volentieri il vostro pane sara’
missili&mitragliatore.

Il tutto poi si dipana attraverso quattro modalita’ di gioco:

  • DeathMatch, il classico ammazzotuttoquellochesimuove.
  • DeathMatch a Squadre, l’ammazzotuttoquellochesimuove che non e’ del mio colore.
  • Zone, dove si lotta con la squadra avversaria per il controllo di alcune aree, che altro non sono che piccole basi.
  • Capture the Base, praticamente una salsa della nota modalita’ Capture the Flag.

Andiamo oltre e concentriamo la nostra attenzione sull’interfaccia di gioco.
Devo dire che l’ho trovata buona anche se serve un certo adattamento.
Infatti, vista l’eterogeneita’ dei veicoli a disposizione, non risulta
sempre facile e intuitivo il passaggio, per esempio, dalla cloche al
volante, ma devo dire che la colpa e’ meno del gioco e piu’ della
intrinseca diversita’ di un mezzo dall’altro. In questo senso, Warhawk
vi viene incontro il piu’ possibile, permettendovi di settare
separatamente controlli del mezzo aereo, dei mezzi terrestri e della
modalita’ appiedata.
E’ anche possibile usare il sensore di movimento del SIXAXIS per il
controllo della direzione, ma non aiuta ad essere piu’ efficaci in
battaglia, anche se forse regala un pizzico di coinvolgimento in piu’.
Forse.
In alto a destra c’e’ una mappina che funge anche da “radar” per
aiutarvi nella battaglia: devo pero’ criticare la scarsa leggibilita’
della stessa. Insomma, non permette il colpo d’occhio per essere letta,
e nei dogfight qualche secondo di esitazione e’ spesso fatale…

Next-gen o non next-gen, e’ questo il dilemma. E sinceramente chissefrega. La grafica del gioco e’ riuscita.
Questo non vuol dire che spicca, che lascia a bocca aperta come
Heavenly Sword o che sfoggia fotorealismi alla MGS4. Ma ha quel grado
di cura sufficiente per un gioco di questo tipo, dove spesso l’azione
e’ frenetica e il dettaglio sfugge. Ma badate bene: niente spettacolari
giochi di luci, esplosioni voluttuose o riflessioni mozzafiato.
Questo si traduce in un framerate costante anche nelle azioni piu’
convulse, mai uno scatto, mai un rallentamento. E deve essere questo
l’obiettivo tecnico di un gioco cosi’, a parer mio.

L’audio e’ anch’esso buono senza spiccare, motivetti
militaristici si alternano ai suoni tipici della battaglia. E’ molto
apprezzabile pero’ il coinvolgimento che un impianto Dolby Digital
riesce a regalare durante l’azione. Sembra funzionare bene anche la
chat vocale in-game, anche se poche persone usano l’auricolare.

Penso che sara’ un gioco piuttosto longevo, grazie alla sua
semplicita’ e alla struttura di carriera online che incollera’ molti di
voi al pad per ottenere il desiderato grado. Attenzione pero’ al tipo
di partita a cui vi unite! Infatti alcune sono ranked altre no, cioe’
nelle prime i vostri risultati influenzano il vostro profilo, le
secondo sono paragonabili ad un’allenamento in cui potete fare i vostri
sbagli senza paura di condizionare la vostra carriera.

Concludendo, WarHawk non e’ una Killer Application ma e’ proprio
un bel gioco. E’ stato capace di incollarmi allo schermo tutto il
weekend, ed e’ stato l’unico da quando posseggo una ps3. La sua forza
non e’ tanto nei virtuosismi tecnici, ma nella struttura di gioco
solida, nel grande coinvolgimento che lo scontro online riesce a dare e
nel buon gameplay che ha sfoggiato.

Amici falchetti ci vediamo sopra i cieli di Eucadia.