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Recensione Recensione di Spider-Man 3

Recensione di Spider-Man 3 di Console Tribe

di: Redazione

L’attesissimo terzo capitolo della saga cinematografica ispirata a spiderman ha portato con
se un nuovo titolo realizzato da Treyarch, vediamo nel dettaglio se la
controparte videoludica sarà all’altezza della pellicola.

Ci
troveremo in questo nuovo episodio delle avventure di spiderman ad affrontare
ben 42 missioni, dovremo lottare non solo con personaggi provenienti dal terzo
film come Sandman e New-Goblin, ma anche vecchie conoscenze come Scorpion,
Kraven, Lizard e altri, scelta acuta da parte degli sviluppatori per dare più
spessore al titolo e per non ridurlo ad una semplice copia del film.

Ogni
missione principale è suddivisa in media da 4-5 sotto-missioni che ci
porteranno una volta concluse, ad affrontare i vari Boss, una volta sconfitti
sbloccheremo obbiettivi e nuovi upgrade per il nostro personaggio.

In una
New York caotica come non mai, città dov’è ambientato interamente questo
titolo, ci troveremo davanti, oltre alle già citate missioni principali, anche
alcune gang che ci daranno filo da torcere con varie missioni sparse in giro
per la città, oltre ad esse queste avremo anche delle “attività”
indipendenti dalla trama del gioco, sono infatti del tipo sconfiggi x nemici in
un tempo prestabilito, raggiungi il traguardo nel tempo x, disinnesca un certo
numero di bombe nel tempo limite ecc ecc.

La
libertà di azione in città è ottima, potremo infatti liberamente scorrazzare
per tutta l’isola di manhattan indisturbati anche senza uno scopo ben preciso,
solo per il piacere di visitarla, sarà infatti facile orientarsi per la città
per chi realmente la conosce e molto spesso magari ci troveremo a fare miglia
su miglia solo per il piacere di scoprirla tutta. Fortunatamente
treyarch ha pensato anche a chi non ha dimestichezza con la grande mela, è
infatti inclusa nel gioco una mappa 3d ottimamente realizzata, che può essere
richiamata tramite la pressione del tasto “back”, ci farà in ogni
momento sapere il punto esatto in cui ci troviamo e ci indicherà attraverso dei
piccoli cerchi colorati dove sono le missioni che dovremo affrontare, è infatti
dalla mappa che inizieremo ogni nostra avventura, una volta scelta e
localizzata.

Le varie
missioni sono infatti sparse per tutta l’isola di manhattan, una volta che
avremo scelto, la selezioneremo con i mirino e successivamente la visuale
tornerà quella canonica con il nostro supereroe in primo piano pronto
all’azione.

Un
indicatore in stile gps ci indicherà costantemente la direzione da percorrere
per raggiungere il punto di inizio della missione precedentemente scelta. Potremo
con il nostro supereroe, sfrecciare a grandissima velocità per le strade e i
grattacieli di NY, basterà la pressione del grilletto RT per iniziare a
lanciare le ragnatele e scatenarci in volteggi mozzafiato, i numerosi upgrade
nel corso dell’avventura ci consentiranno di aumentare la velocità e le abilità
nell’uso delle ragnatele.

Già in questo caso iniziano però alcuni problemi di
questo titolo, la gestione della visuale è spesso al limite del ridicolo, molto spesso, anche a causa della velocità
elevata nei volteggi, ci troveremo spiazzati perchè vedremo il nostro
personaggio andare da tutt’altra parte rispetto a dove volevamo dirigerci, purtroppo la
situazione diventa ancora peggiore, e in molti casi veramente frustrante,
quando ci staremo arrampicando sui
palazzi, il più delle volte ci troveremo a non capire se stiamo tornando verso
la strada o verso la cima del palazzo, e in missioni a tempo o di inseguimento
ciò non gioca assolutamente mai a nostro favore. Basta infatti di un piccolo spostamento
dello stick ci troveremo con lo schermo sottosopra e l’unica cosa che potremo
fare è scendere in strada o lanciarci su un altro palazzo perdendo secondi
preziosi.

Passando al sistema di combattimento, anche qua abbiamo
diverse note dolenti, la pressione dei tasti X e Y darà luogo a combo, che incrementeranno
di numero man mano che procederemo con la storia. Il problema è che le combo
risultano comunque molto ripetitive e non con grandi differenze, molto spesso
ci troveremo ad usare freneticamente i tasti senza un vero senso logico, anzi,
arriveremo spesso con i boss ad avere dolori alle dita a causa della frenesia
con la quale si premeranno i tasti.

La pressione del tasto B ci consentirà di lanciare
ragnatele contro i nostri nemici, e più avanti nel gioco ci risulterà spesso
utile in combinazione con altri attacchi.

Unica vera nota positiva del sistema di combattimento é
la funzione che rallenta l’azione, attivabile tramite Il grilletto sinistro,
LB, ci darà molti vantaggia durante i
numerosissimi scontri, rallenterà infatti per qualche istante l’azione
consentendoci di schivare meglio i colpi dei nostri avversari, dovremo però
usarlo sapientemente altrimenti vedremo la barra blu scaricarsi completamente,
anche se per ricaricarla basteranno pochissimi istanti.

Una volta acquisito il costume nero di Venom le uniche
differenze sui combattimenti le potremo rilevare nella possibilità di premere continuamente
grilletto LB che andrà a riempire un indicatore “furia” che una volta
attivata darà una potenza eccezionale al nostro eroe, per il resto, combo,
ragnatele ecc rimarrà tutto invariato.

Di fatto le attività che possiamo fare in questo titolo
sono queste, girare per la città a folle velocità volteggiando per i palazzi e premere
come forsennati due-tre tasti nei combattimenti, oltre a questo ci troveremo di
fronte a semplicissimi enigmi risolvibili sempre tramite diverse combinazioni
di tasti, più complesse man mano che avanziamo con la storia, l’interazione con
l’ambiente è però quasi nulla, potremo al massimo rompere qualche oggetto e
saltare su qualche taxi in giro per la città.

Alcune scene interattive spezzeranno la monotonia dei
combattimenti, altrimenti sempre uguali nella forma e nella sostanza, da
segnalare però che soprattutto contro i boss e in alcuni combattimenti
impegnativi, queste scene si rivelano molto spesso frustranti a causa della
pessima scelta di tempo fatta dagli sviluppatori, ci troveremo molto frequentemente
a dover ripetere le fasi dell’azione perchè non è mai ben chiaro quando questi
intermezzi interattivi iniziano e nel 90% delle occasioni, saremo completamente
impreparati.

La difficoltà del gioco è ben calibrata, oltre alle varie
missioni e attività già citate avremo a che fare con la ricerca di
“token” segreti sparsi nelle metropolitane e sui grattacieli più
alti, avremo poi anche 43 obbiettivi da sbloccare che ci terranno incollati al
gioco per molte ore.

Graficamente parlando il personaggio di spidey si rivela
realizzato in maniera impeccabile, sia nei costumi sia nei movimenti e nelle
animazioni. Questo però non si può dire per il resto dei personaggi che ci troveremo
davanti, le animazioni dei vari nemici infatti, ad eccezione dei vari boss,
quelle dei nemici invece sono poco più che accettabili, alla lunga ripetitive e
monotone. La città di NY è ben realizzata anche se su una console con le
capacità della xbox360 si poteva fare molto molto di più. Per quanto riguarda
poi la realizzazione dei personaggi nelle scene di intermezzo, si poteva fare
molto meglio, però nel complesso la grafica si rivela piacevole anche se non è
all’altezza delle potenzialità della console, buone le esplosioni e le fiamme.

Sotto il punto di vista audio nulla di esaltante, i
doppiaggi italiani sono quelli del film, dunque per i fan della serie sarà una
cosa molto piacevole, buone le esplosioni e le musiche di contorno, peccato che
la città risulti “smorta” con tutto il caos che c’è in giro, migliaia
di taxi e auto presenti in città e l’audio ambientale rimane veramente piatto.

In conclusione, per gli amanti di spiderman e di titoli
ispirati al mondo dei fumetti questo terzo episodio dell’uomo ragno non potrà mancare
nella propria collezione. Purtroppo alcune pecche di programmazione, vedi
inquadrature e gestione non eccelsa dei movimenti di “ragnatela” e
delle telecamere, sommate ad un sistema di combattimento antiquato e monotono,
potranno risultare alla lunga frustranti, se poi sommiamo alle relativamente
poche cose da fare, ci troviamo di fronte ad una licenza sfruttata a metà, da
un lato discretamente divertente ed immediato, dall’altro a volte monotono per via
del peregrinare per miglia e miglia lanciando ragnatele e a volte frustrante a
causa dei difetti evidenziati che potranno più di una volta far storcere il naso ai puristi.