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Recensione di Quantum of Solace: The Game

Recensione di Quantum of Solace: The Game di Console Tribe

di: Redazione
Fin dai tempi delle prime console targate Sega e Nintendo i giochi
basati su pellicole televisive o cinematografiche si sono sempre
rivelati dei fallimenti. Eppure anche questo trend ha conosciuto le sue
eccezioni e la più rinomata vedeva come protagonista proprio lui:
Bond… James Bond. Forse anche per questo quando esce un nuovo
capitolo della saga nutriamo sempre la speranza di rivivere le emozioni
che, nell’ormai lontano Agosto 1997, seppe regalarci Rare con Goldeneye
per Nintendo 64. Il titolo fu subito acclamato dalla critica e ancor
più dai videogiocatori, affascinati dalla grafica superlativa e
soprattutto dalle frenetiche modalità multiplayer (all’epoca una novità
per il genere fps su console). Se non si riuscirà mai a mettere
d’accordo i fan su quale sia stato il migliore attore a impersonare
Bond, di sicuro invece il parere su quale sia la migliore trasposizione
videoludica é unanime.

Purtroppo Goldeneye fu in un certo senso una meteora, in quanto negli
anni a seguire riprese la tendenza a pubblicare giochi-ciofeca nati
solo per sfruttare la scia del successo al botteghino. Dopo più di 10 anni pare quasi un segno del destino che sia
proprio l’agente segreto più famoso del mondo a riportare i riflettori
su questo genere di giochi con “007: Quantum Of Solace”, titolo basato
sull’omonima pellicola in uscita in questi giorni e sviluppato dalla
Treyarch, (responsabile tra l’altro dell’attuale Call Of Duty World
At War).





Quantum of Solace



Nonostante il nuovo titolo, durante la maggior parte del gioco
seguirete gli avvenimenti della precedente pellicola, infatti il gioco
comincia proprio dove finisce Casinò Royale la cui scena finale qui fa
da introduzione e viene riprodotta alla perfezione con tanto di attori
poligonali. Il resto della trama si snoda con frequenti richiami e
lunghi flashback al primo capitolo che ha visto assurgere Daniel Craig
a nuovo 007. Visto che la maggior parte del gioco si svolgerà seguendo
le orme del film Casinò Royale, viene quasi da pensare che il gioco fosse già in cantiere un anno fa e che non sia stato terminato in tempo, per poi essere ripescato con l’aggiunta di qualche livello e rilasciato come Quantum of Solace. D’altro canto potrebbe anche essere una scelta dei programmatori per dare un quadro completo alla narrazione.

Dopo un breve livello introduttivo, quasi un tutorial, partirà la
classica “sigla” di James Bond con tanto di nomi degli attori, musiche
e colori psichedelici che hanno reso famose queste sequenze
di presentazione sul grande schermo.

Come il suo illustre predecessore per N64, anche Quantum of Solace é un
FPS abbastanza classico, seppur provi a innovare un po’ il genere con
alcune fasi stealth (dopotutto impersonate un agente segreto!) e
una meccanica di copertura in terza persona molto simile a quella vista
in Gears Of War. Quando vi avvicinerete a un muro o a un altro riparo,
la visuale si allontanerà all’istante, regalandovi una comoda quanto
ben realizzata inquadratura di Daniel Craig. Quest’ultimo sistema é
realizzato in modo superlativo e i posti dove potersi nascondere sono
veramente numerosi e vari, tanto che l’approccio ragionato, almeno
inizialmente, si sostituirà al semplice sparare correndo allo scoperto
come accade nella maggior parte degli sparatutto in prima persona.

Anche quando affronterete i nemici in corpo a corpo si attiveranno
delle sequenze in terza persona in cui potrete stendere i vostri
avversari mediante la pressione di particolari combinazioni di tasti
indicate a schermo. All’inizio verrete sicuramente gasati da questa
possibilità ma purtroppo si farà presto sentire un senso di monotonia.
Tale ripetitività vi porterà a preferire un approccio più classico
basato su attacchi in tempo reale.

In generale il gioco é abbastanza facile ma solo se saprete sfruttare
l’ambiente a vostro favore. Le riserve di munizioni non saranno mai un
problema e nonostante questo, con un po’ di ingegno, spesso vi basterà
un colpo ben assestato a un barile esplosivo per provocare il crollo di
parti di edificio ed eliminare la maggior parte dei vostri nemici.
Sarebbe un metodo gradito come alternativa per variare ma questi barili
sono presenti praticamente ovunque, anche dove non c’entrano
assolutamente nulla, come per esempio all’interno di un museo.

Alcune delle parti più difficili e affascinanti sono quelle stealth, in
cui sarete quasi disarmati e dovrete passare inosservati fra diversi
scagnozzi. Questi difficilmente vi noteranno a differenza delle
telecamere, decisamente più ostiche da eludere soprattutto perché
spesso nascoste. Durante queste sezioni spesso cambierà anche la
visuale, per esempio, nello strisciare su un cornicione, la schermata
si dividerà in due per farvi vedere meglio la posizione dei nemici
all’interno dell’edificio. Questo effetto é senza dubbio spettacolare e
molto cinematografico, ma come per i combattimenti corpo a corpo finirà
di essere interessante in breve.

L’intelligenza artificiale dei nemici é discreta, ma uno dei maggiori
problemi é che non aumenta man mano che si avanza nel gioco: i
primissimi avversari che vi troverete ad affrontare si comporteranno
esattamente allo stesso modo come quelli dell’ultimo livello, rendendo
il tutto un po’ troppo facile. Ci saremmo aspettati nemici più furbi e
forti nell’avanzare degli obiettivi ma solitamente staranno fermi a
farsi sparare senza nemmeno tentare di accerchiarvi.

Durante i caricamenti fra una missione e l’altra vi verrà presentato un
briefing sulla missione in arrivo, che mediante schermate di computer e
telefonate con le vere voci dei doppiatori vi illustreranno l’obiettivo
della missione seguente. I colpi di scena sono molti (specialmente se
non avete visto i due film) e il più sorprendete é senz’altro la fine
del gioco, che arriva in maniera del tutto inaspettata dopo meno di 5
ore.





Solo per i tuoi occhi



Il motore grafico del titolo é lo stesso che muove Call Of Duty 4 e i
risultati si vedono. Infatti seppur non al livello del titolo della
Infinity Ward, anche in Quantum Of Solace ci saranno dei momenti in cui
rimarrete sbalorditi dal livello di dettaglio.

I modelli dei personaggi principali sono realizzati alla perfezione e
somigliano tutti perfettamente alle loro controparti reali. Attori come
Mads Mikkelsen (il malvagio Le Chiffre), Judi Dench (M) e Eva Green
(Vesper Lynd) hanno prestato la loro faccia e il loro corpo per il
motion capture e i risultati sono evidenti. Purtroppo lo stesso non si
può dire dei nemici che risultano tutti fin troppo uguali e mal
caratterizzati.

Le ambientazioni sono molto varie e quasi ogni livello vi porterà in
una differente parte del mondo, spaziando dall’Italia (Siena) al Sud
America, fino a un museo di Miami e un set teatrale in Austria. La cura
con cui sono stati realizzati è notevole e se avete visto i due film
non avrete affatto difficoltà a riconoscere alcuni degli ambienti,
riprodotti meticolosamente fino al punto che vedrete il logo Sony su
cellulari, portatili e televisori proprio come accade nelle pellicole
cinematografiche. Tutta questa pubblicità risulta alquanto fuori luogo,
soprattutto giocando alla versione per la console di casa Microsoft, ma
si sa, al business non si comanda, specialmente in questo genere di
giochi.

Le armi sono tutte realizzate con molta cura e sono decisamente
realistiche, così come i movimenti delle ricariche, non troppo veloci
al contrario di quanto succede in molti FPS.

Una nota negativa é data dalle esplosioni, di cui il titolo fa
larghissimo uso, che non sono realizzate bene quanto il resto della
grafica ed hanno un look quasi “cartoonesco” che poco si adatta al
resto del gioco.





The man with the golden gun



Come ricordato in precedenza, uno degli aspetti che più avevano
contribuito al successo di Goldeneye era stato proprio il multiplayer e
i fan della serie si sono più volte chiesti come mai questa modalità
fosse stata così trascurata nei capitoli seguenti.

Per fortuna in Quantum Of Solace il comparto multigiocatore é stato
realizzato con molta cura e soprattutto con moltissime modalità:
affiancati ai classici Deathmatch e Territories, ormai immancabili in
qualsiasi gioco, sono presenti anche delle nuove interessantissime
novità. La migliore é senz’altro la modalità “Golden Gun”, in cui tutti
i giocatori si sfideranno per il controllo della pistola d’oro, un’arma
in grado di uccidere con un solo colpo. Inoltre le uccisioni portate a
segno con questa pistola garantiranno più punti e di conseguenza sarà
assolutamente necessario entrarne in possesso per vincere la partita.
La vera particolarità di questa modalità é data dalle alleanze
temporanee che si formeranno fra i giocatori per conquistare l’arma:
quando sarete in possesso della Golden Gun diverrete il bersaglio
preferito (e spesso unico) di tutti i giocatori nella mappa, che invece
di spararsi a vicenda si concentreranno tutti su di voi, per poi
cominciare a uccidersi appena voi morirete e lascerete l’arma per terra.

Un’altra novità degna di nota é la modalità “Evasione” in cui
impersonerete James Bond e dovrete venir scortati da degli altri
giocatori attraverso mappe piene di insidie.

Infine la modalità “Bond Versus” metterà uno dei giocatori nei panni
dell’agente segreto e tutti gli altri avranno come solo scopo quello di
eliminarlo il prima possibile. Ovviamente Bond sarà più forte degli
avversari e avrà a disposizione armi e gadget speciali. Per esempio
sarà in grado di vedere i nemici sulla mappa e avrà la possibilità di
morire 2 volte, mentre gli altri giocatori verranno eliminati già alla
prima uccisione.

Come ormai di consuetudine per questo genere di giochi dopo ogni round
vi verranno assegnati dei crediti a seconda delle vostre prestazioni
che potranno venire spesi per l’acquisto di armi e accessori come ad
esempio mirini più potenti, caricatori in grado di portare più
munizione e addirittura versioni dorate delle classiche armi.





Agitato, non mescolato



Il sonoro farà la felicità di tutti gli appassionati dei film
dell’agente segreto britannico. Le classiche musiche della serie come
ad esempio quella del filmato in cui bond spara all’obbiettivo della
macchina da presa sono tutte presenti e ricreate alla perfezione. Molte
delle canzoni presenti in Casinò Royale e in Quantum Of Solace sono
state inserite all’interno del gioco e sicuramente chi ha visto i film
non farà fatica ad accorgersene.

Il doppiaggio é di ottimo livello essendo stato fatto dagli stessi
doppiatori che si sono occupati del film (o addirittura dagli attori se
deciderete di giocare in inglese) anche se ogni tanto c’é qualche
problema di sincronizzazione delle labbra. I suoni delle armi e delle
esplosioni sono molto convincenti e la chat durante il multiplayer é
priva di particolari problemi rendendo l’esperienza molto piacevole.





The World Is Not Enough



Come scritto in precedenza, purtroppo la storia é terribilmente corta e
anche a causa della trama spezzettata da flashback difficilmente avrete
voglia di rigiocarci una seconda volta. Per fortuna anche nella
versione per Playstation 3 sono disponibili i trofei, per la maggior
parte sbloccabili semplicemente portando a termine i vari livelli ma
con alcuni che richiedono di portare a termine il gioco alla difficoltà
più elevata e altri sbloccabili solo con il multiplayer.

Quest’ultimo, specialmente grazie alla modalità Golden Gun, alle armi
sbloccabili e alla quasi totale assenza di lag contribusce a rendere
più longevo il titolo, anche se il multiplayer non dovrebbe mai essere
una scusa per le software house che dedicano sempre meno tempo allo
sviluppo di una storia convincente.





Goldeneye?



Seppur non ancora all’altezza del titolo della Rare, questo Quantum Of
Solace é comunque un enorme passo avanti per la serie. Affidare lo
sviluppo a una software house di alto livello come la Treyarch ha
sicuramente contribuito a rendere il titolo quasi impeccabile
quantomeno sotto l’aspetto tecnico, mentre riguardo alla storia si
sarebbe decisamente potuto fare di più: gli intrecci della trama tra i
due film rendono il tutto decisamente troppo confusionario,
specialmente per chi non ha avuto l’occasione di vedere entrambi i film
a cui il gioco é ispirato. Inoltre il fatto che la campagna sia così
corta di certo non aiuta quei giocatori che non apprezzano il
multiplayer e che rimarranno a bocca asciutta decisamente troppo presto.

Quest’ultima modalità é invece la vera “gemma” del titolo: seppur non
all’altezza di titoli più blasonati come Call Of Duty, Halo o Gears of
War vale decisamente la pena di spenderci diverse ore, soprattutto se
avrete la rara fortuna di avere qualche amico che possiede il gioco
come voi. Infatti nonostante sia comunque abbastanza facile trovare
gente con cui giocare, gli italiani sono veramente pochi, e vista la
natura del titolo (non certo una Killer Application) é alquanto
difficile che fra qualche mese ci sia ancora tanta gente a giocarci
online.

Insomma, tirando le conclusioni, Quantum Of Solace é un ottimo titolo
sia per i fan dell’agente segreto più famoso del mondo sia per chi ha
voglia di passare molte ore di divertimento con delle modalità
multiplayer non convenzionali e che non troverete in nessun altro
gioco. Se rientrate in una di queste categorie e siete tra quelli che
ancora sentono la mancanza di Goldeneye allora non perdete l’occasione
e ricordatevi che si vive solo due volte.


PRO

  • Sistema di copertura ottimo;
  • personaggi uguali alle controparti reali;
  • impersonate James Bond!
  • multiplayer.

CONTRO

  • Esplosioni;
  • longevità ai minimi storici;
  • IA scarsa.