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Recensione Recensione di NatGeo Quiz! Wild Life

Recensione di NatGeo Quiz! Wild Life di Console Tribe

di: Mariano "TylerDurden" Adamo
S’i fosse fuoco, arderei ‘l mondo;
s’i fosse vento, lo tempestarei;
s’i fosse acqua, i’ l’annegherei;

La natura ha sempre affascinato l’uomo. Così selvaggia, così viva, riesce sempre a catturare l’attenzione dell’animo umano. Facile perdersi dinnanzi a cotanta maestosità, rimanere affascinati davanti ad un paesaggio incantevole. Purtroppo il dualismo uomo/natura, si sa, ha prodotto solo distruzione e desolazione, schiavizzando e deturpando il mondo che ci circonda nel nome di una divinità chiamata progresso. Per fortuna Gaia vive ancora, c’è ancora tanto da esplorare, da vedere, e di certo noi non siamo qui per aprire un dibattito sulla salvaguardia delle biodiversità del nostro pianeta. Il nostro compito è solamente quello di illustrarvi un prodotto che fa dell’amore per la natura e la cultura ad essa associata gli aspetti fondamentali. Vi stiamo parlando di NatGeo Quiz! Wild Life. Immergiamoci in questo quiz che vi riporterà ad essere bambini…

Il pianeta azzurro

Prima di procedere con la recensione vorremmo fare un piccola premessa. Il titolo analisi è ovviamente un videogame: disco, copertina, manuale, si infila nella console; non ci sono dubbi, è proprio un videogame eppure, allo stesso tempo, è qualcosa di diverso. Consideratelo come un gioco da tavolo videoludico, come un’occasione per stare in famiglia. Più che un gioco, NatGeo è un’esperienza. Per tutte queste ragioni, in questo articolo, i termini come gameplay, meccaniche di gioco, aspetto tecnico sono da intendere diversamente e vanno ovviamente rapportate al tipo di prodotto in analisi. Terminata questa manfrina non ci resta altro da fare che parlarvi del gioco.

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Il menu si presenta su un fondale bianco, il look generale è decisamente minimalista ma allo stesso tempo ben curato ed intuitivo. Le modalità di gioco sono varie: Quiz, Missione, Stak Attax, Puzzle e in più le varie impostazioni su progressi e gli extra. Qualunque sia la modalità scelta troveremo quattro area tematiche: Pianeta Meraviglioso, Incontri Pericolosi, Vita Oceanica e Predatori contro Prede. Nella prima area troveremo domande decisamente variegate che, passando dagli eventi climatici alla geologia, offrono una sfida di cultura generale sul nostro pianeta decisamente interessante. Incontri Pericolosi e Predatori contro Prede, invece, pongono l’accento sul regno animale, spesso con domande specifiche e particolari. Vita Oceanica, come il nome suggerisce, è l’area dedicata alla vita marina in tutte le sue forme. La scelta di dividere in categorie ci è apparsa sensata e permette al giocatore di cimentarsi sul mondo che ci circonda e gli aspetti che ritiene più interessanti.
Per quanto riguarda le modalità in sé, le più interessanti sono Quiz e Missione. La prima, ovviamente, propone le domande più disparate; da provare quasi esclusivamente in multiplayer, per un massimo di quattro giocatori, perché in singolo risulta decisamente meno appagante e divertente delle altre. Il quiz è piuttosto semplice, i quesiti ci vengono posti dopo aver visto delle foto o dei filmati. In alternativa sullo schermo appariranno immagini seminascoste o che si renderanno visibili solo dopo un po’ di tempo: al giocatore è richiesto essenzialmente di indovinare la figura raffigurata. I quiz, per lo più a risposta multipla, prevedono essenzialmente due tipologie di punteggio: in una prima fase i punti vengono assegnati in base alla velocità di risposta; in una seconda tranche di domande si può scommettere una certa quantità di punti che verranno sottratti o aggiunti se la risposta è esatta o meno.
I quiz scorrono via piacevolmente ma purtroppo, anche se divertenti, si sente la mancanza di una tipologia di gioco più dinamica: l’incedere di domande di velocità e sulle scommesse dopo un po’ di tempo risulta monotono. Buona invece la possibilità di regolare difficoltà e numero di domande proposte.
La modalità Missione è una sorta di carriera in cui per sbloccare le aree tematiche dovremo prima completare l’area precedente. La mappa di gioco è rappresentata da un mappamondo sul quale vengono segnati, in stile gioco dell’oca, determinati punti. Ogni casella ci mette davanti dieci quesiti, un po’ come visto nei quiz, unica differenza è che per completare un’area dovremo necessariamente rispondere, in maniera corretta, ad un determinato numero di domande. Sparsi per il globo ci sono anche una serie di puzzle di vario genere. Oltre al classico puzzle a tasselli ci sono anche quelli a scorrimento e quelli in cui bisogna ruotare i tasselli nel verso giusto. Ovviamente la quantità di rompicapo a disposizione aumenta al crescere delle domande; inoltre, di tanto in tanto vi vengono forniti degli indizi su come sbloccare altri puzzle o quesiti. Risolti i misteri, infatti, basta semplicemente spostare il cursore sul punto prefissato della mappa per attivare queste nuove caselle. La modalità Missione è sicuramente ben strutturata e divertente, con una buona dose di difficoltà e, considerando le aree tematiche, è anche piuttosto longeva.
La modalità Puzzle ricalca fedelmente quanto visto in Missione, infatti non è altro che una replica dei rompicapo già sbloccati.
Stak Attax è un gioco di carte per due giocatori; ogni carta ha un determinato punteggio suddiviso in diverse categorie quali pericolosità e meravigliosità; scelto il valore si potrà attaccare. Se il valore della stessa categoria della carta avversaria è più basso, il giocatore attaccante ottiene la carta avversaria. Finiti i turni vince il giocatore con un maggior numero di carte. A dire il vero quest’ultima modalità ci è sembrata quasi una aggiunta forzata, decisamente sottotono rispetto le altre è francamente evitabile dalla maggior parte dei giocatori.

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Vi starete chiedendo, ok tutte queste modalità, ma questo NatGeo è divertente? Fermo restando che vale il discorso fatto prima, NatGeo offre un’esperienza decisamente interessante. Di solito lo stupore e l’interesse verso la natura sparisce con il passare degli anni, gli animali smettono di essere “magici”, la natura diventa solo quella materia chiamata Biologia e tutto il resto del mondo che ci circonda è semplicemente il mondo che ci circonda, senza stupore o incanto infantile. NatGeo ha la capacità di risvegliare un interesse sopito, di farci riscoprire la passione per il nostro pianeta, di portare di nuovo a galla nozioni dimenticate ormai da anni. Allo stesso modo offre tante ore di gioco insieme a famiglia e amici ed è quindi una piacevole pausa tra videogiochi decisamente più “impegnativi”

Non c’è amore nel cuore della metropoli [Cit.]

In conclusione, per diritto di informazione, è opportuno spendere due parole sulla grafica e sull’audio del gioco. Trattandosi di un quiz game non c’è da aspettarsi una grafica pompata e seguendo questo ragionamento gli sviluppatori hanno creato un comparto tecnico dalle tinte semplici e da una palette di colori abbastanza vivace e piacevole. Buono il design di icone, che appaiono adeguate al tipo di produzione. Ottime le immagini ed i video dimostrativi in alta definizione. Per quanto riguarda l’audio, la voce di Claudio Bisio che accompagna i quiz non è troppo invasiva e ben si sposa con il titolo, peccato purtroppo che sia oltremodo ripetitiva. E come non menzionare la mancanza di una modalità multiplayer? Potrete sfruttare l’online unicamente per consultare le classifiche.

In sintesi, NatGeo è un prodotto adatto a chi vuole giocare in famiglia, in tranquillità, senza troppe emozioni o particolari sessioni impegnative. Decisamente sconsigliato a chi è abituato a titoli di genere totalmente diverso. I fan dei quiz game possono rimanere soddisfatti per le idee proposte e per gli argomenti trattati ma forse si poteva osare di più con modalità più dinamiche ed avvincenti. In ogni caso è da tenere in considerazione almeno per la componente “educativa” che il titolo porta con sé.
Praticamente un SuperQuark interattivo.