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Recensione Recensione di I Pinguini di Madagascar: Il Ritorno del Dottor Blowhole

Recensione di I Pinguini di Madagascar: Il Ritorno del Dottor Blowhole di Console Tribe

di: Federico Lelli

A quanto pare il Kinect è diventato una delle “piattaforme” preferite dagli sviluppatori per creare giochi su licenza, non è infatti la prima volta che ci troviamo a parlare di un prodotto con un brand già affermato destinato alla esclusiva periferica Microsoft.
In questo caso è ancora Griptonite, che abbiamo conosciuto in occasione di Kung Fu Panda 2, a proporci la sua nuova fatica, I Pinguini di Madagascar: Il Ritorno del Dottor Blowhole.

Carini e coccolosi, ragazzi!

Tratto dalla serie animata di Nickelodeon, che a sua volta è uno spin-off del lungometraggio Madagascar, Il titolo focalizza l’attenzione sulla squadra speciale di pinguini che abita lo zoo di New York. Questi simpatici animali, apparentemente dalle parvenze innocue, sono una task-force letale che viene impegnata da re Julien e dagli altri abitanti del parco naturale per gli scopi più svariati. Il titolo, come la serie animata, è strutturato ad episodi, tre in totale, e inizia subito presentandoci al gruppo di uccelli; siamo infatti subito integrati tra le loro fila con il nome in codice di “pesce fresco” e introdotti al sistema di gioco.

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I controlli, semplici ed immediati perché rivolti ad un pubblico di più giovani, prevedono di spostare il busto a destra e a sinistra per muovere il pinguino di turno mentre lo stesso corre automaticamente e raccoglie coni di gelato sparsi lungo la strada. Occasionalmente siamo messi davanti a particolari sfide che ci richiedono di eseguire movimenti particolari come abbassarci, saltare, mantenere l’equilibrio, per oltrepassare gli ostacoli che ci si presentano oppure dobbiamo usare Rico, il pinguino che rigurgita a comando, per puntare e sparare su bersagli mobili o fissi.
Non mancano inoltre gli altri inquilini dello zoo in cui ci imbattiamo di tanto in tanto: ognuno di questi ha un indovinello per noi che può essere un trivia sulla serie, un gioco dove associare tra loro diverse figure e così via.
Interrotti solo dai vari spezzoni in real-time, proseguiamo correndo di pinguino in pinguino e cercando di sventare i piani del Dottor Blowhole, un malefico delfino robot e acerrimo nemico dei Pinguini.
La trama, perfettamente in linea con gli episodi del cartone, offre una lunga serie di intermezzi comici e sfrutta al meglio tutti i personaggi più conosciuti, anche grazie al doppiaggio in italiano che fa di tutto per mantenere le stesse voci sentite in TV.
Dal punto di vista tecnico non si può certo gridare al miracolo ma il character design già pesantemente ottimizzato della serie non risente delle limitazioni imposte presentando personaggi ben riconoscibili nei loro ambienti distintivi.

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I Pinguini di Madagascar è sicuramente un prodotto riservato ai fan e conoscitori della serie ma anche questi potrebbero avere delle notevoli riserve ad abbracciare il titolo in ogni sfumatura.
Il sistema di gioco, basilare e ripetitivo, in aggiunta alle lunghe sessioni di corsa, viene subito alla noia, anche considerando le varie interruzioni dei filmati e dei minigiochi. Dall’altro lato la trama si sviluppa in soli tre episodi che, a voler esagerare, durano un’ora ciascuno, lasciandoci solo con qualche collezionabile da recuperare e con i punteggi di fine livello da migliorare. Non aiutano neanche i minigiochi extra: una modalità danza dove assumere le pose comandate da re Julien con sole tre canzoni; una sezione semaforo dove dobbiamo ballare al verde e fermarci al rosso, pena la detrazione dei punti; in ultimo uno stage dove farci scattare le foto che il solito monarca lemure criticherà in maniera gratuita, ripetendosi quasi fin subito.
Pur rimanendo in linea con personaggi e ambienti della serie, anche questo titolo Kinect delude graficamente presentando poca azione a schermo e riciclando continuamente le aree di gioco.
Lo stesso doppiaggio, di gran lunga la parte migliore di tutto il titolo, vede in diverse occasioni frasi non tradotte e lasciate in inglese che dimostrano la scarsa cura dimostrata nella lavorazione del titolo.

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Stile Pinguino!

I Pinguini di Madagascar: Il Ritorno del Dottor Blowhole è un altro esperimento riuscito solo a metà: se da una parte riesce a restituire il feeling della serie grazie ai dialoghi e alle scene di intermezzo, dall’altra parte offre un’esperienza di gioco brevissima, ripetitiva e sotto gli standard già bassi della categoria.
Rivolto ad un pubblico di giovanissimi, possibilmente fan sfegatati della serie animata, offre intrattenimento valido per un paio di orette oltre le quali vi aspetta solo il nulla. Da dimenticare.