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Recensione Recensione di Guitar Hero II

Recensione di Guitar Hero II di Console Tribe

di: Redazione

I Rhytm Games sono da sempre stati dei giochi un po’ atipici, della
serie “O li odi o li ami”; pochi compromessi, poche case di sviluppo
che se ne occupassero.

Definirli giochi di nicchia è forse esagerato, anche a fronte di
alcuni enormi successi commerciali che hanno di fatto conoscere il
genere anche a chi non ne aveva mai sentito parlare prima o,
diffidente, non aveva mai voluto avvicinarsi a tale concetto di gioco,
etichettandolo come “banale ed infantile”, “da femminuccia”; sparare ad
orde di Covenant, certamente, giustifica in misura maggiore la presenza
di testosterone nelle loro vene.

Credo che il primo Rhytm Game (anche se ancora non era un videogame ma
una scatola nera con 4 pulsanti colorati) che io abbia mai visto sia
stato il mitico Simon; la semplicità è da sempre il loro punto di
forza.

Da lì strada ne è stata fatta, e parecchia…Parappa the Rapper,
Space Channel #5, DDR, Uendan…tutti titoloni, pluriosannati da
critica e pubblico…tutti titoli sviluppati da 4/5 softwarehouses che
da sole stanno portando avanti il genere: non a caso la maggior parte
di esse sono giapponesi (NanaOn-Sha, Bemani, United Game Artists),
poichè la filosofia del videogiocare giapponese è concentrata più sul
gioco (e sul giocare) che sul suo mero aspetto grafico.

Riconoscere a Konami un ruolo fondamentale nella storia e nel successo
dei Rhytm Games è doveroso: da sola (sviluppando o pubblicizzando) è
riuscita a creare moltissima variazioni sul tema…da sola è riuscita a
farsi carico, anche grazie al suo popolarissimo Brand, di numerosissimi
titoli di successo.

E’ proprio ad un titolo distribuito da Konami e sviluppato da
Bemani, Guitar Freaks, che Guitar Hero (sia il primo che il secondo
capitolo sviluppato dall’americana Harmonix) deve sia la sua struttura
che il suo meritato successo, anche se concettualmente del tutto
differente: Guitar Freaks infatti usava una chitarra per creare effetti
musicali, Guitar Hero usa la chitarra per suonare note ed accordi…un
vero e proprio simulatore di chitarra!

Riff Raff

La meccanica di gioco è piuttosto semplice e per descriverla parto da una parte fondamentale del gioco, il controller.

Premesso che il gioco è perfettamente compatibile con il pad
classico, uno degli aspetti più intriganti dello stesso è proprio il
suo particolare controller, sviluppato da RedOctane, che replica in
tutto e per tutto una chitarra elettrica: manico, controller dove
effettuare le “pennate” e un Floyd dove poter distorcere il suono delle
note lunghe.

In questa nuova incarnazione per Xbox360, la chitarra ha la forma
della Gibson (Explorer) X-Plorer, chitarra dal design futuristico
introdotta dalla Gibson alla fine degli anni 50. Nel manico troviamo
ben 5 tasti colorati di Verde, Rosso, Giallo, Blu ed Arancione
(dall’alto verso il basso). Al posto delle corde da suonare c’è invece
un controller piramidale al quale dare la pennata (con le dita in
questo caso, invece che con il plettro) e far quindi suonare il tasto o
i tasti (già, oltre le note ci sono pure gli accordi!) proprio come si
farebbe con una chitarra vera.

A corredo di tutto c’è un bel Floyd Rose, il cui scopo lo descriverò successivamente.

La meccanica del gioco è forse più semplice da capire provando il
titolo stesso che descrivendola a parole, ma comunque proverò a farlo:
eseguendo un brano qualsiasi vi apparirà sullo schermo una sorta di
Tapis Roulant che trascinerà verso il basso quelle che a me sono
sembrate delle piccole mine pronte ad esplodere, ognuna del colore e
nella posizione corrispondente ad un tasto presente nel manico della
chitarra. Sarà compito vostro quello di riuscire a premere il tasto e
ad effettuare la pennata nel tempo utile a farla esplodere. Inutile
evidenziale come all’inizio queste mine/note saranno poche e
temporalmente distaccate l’una dalle altre ma che, con il proseguo del
gioco, esse diverranno parecchie e faranno la comparsa i primi accordi,
rappresentati da 2 o più tasti da premere in contemporanea.
Fortunatamente per le note ravvicinate sarà possibile eseguire tecniche
del tutto simili a quelle utilizzate nelle chitarre “reali”, come il
Pull Off e l’Hammer On: queste tecniche, spiegate brevemente,
permettono di suonare più note effettuando una sola pennata, sfruttando
la vibrazione indotta alla prima nota e propagata alle note “legate” e
consecutive. Anche in questo caso è più semplice capire il concetto
provandolo direttamente.

La performance di un brano verrà calcolata tramite un punteggio ed
una percentuale di note suonate: il punteggio è conseguenza naturale
delle note suonate correttamente ma esso è soggetto ad altre due
variabili.

Eseguendo 10 o più note giuste consecutive si andrà a modificare
quello che è il moltiplicatore…in questo modo, al suo variare (2x, 3x
e 4x), è come se suonaste contemporaneamente da 2 fino a 4 note giuste
contemporaneamente andando ad incrementare il vostro punteggio di
conseguenza. Un ulteriore incremento è dato dalla barra dello Star
Power, incrementata da alcune “Note Stella”, solitamente poste in zone
“critiche” della canzone che una volta completate correttamente
andranno ad alimentare la barra in questione. Una volta che la barra
raggiunge la metà della sua lunghezza totale è possibile, posizionando
la chitarra in verticale, entrare in modalità Star Power e quindi
raddoppiare il valore attuale del moltiplicatore (se era a 2x andrà a
4x etc) per alcuni secondi. Logico capire che sarà utile utilizzarlo in
zone particolarmente “ricche” di note e magari unito ad un
moltiplicatore già settato a 4x per accrescere al massimo il punteggio.
Altrettando logico è capire che appena sbaglierete una nota il
moltiplicatore scenderà a 1x e dovrete reiniziare tutto daccapo.

Il Floyd Rose vi tornerà utile, oltre che per gasarvi a manetta
mentre eseguite note lunghe, sopratutto per accrescere la barra dello
Star Power: durante le “Note Stella” lunghe, sarà infatti possibile con
il Tremolo accrescere ulteriormente la barra.


It’s A Long Way To The Top (If You Wanna Rock ‘n’ Roll)

Guitar Hero, come già descritto, è un vero e proprio simulatore di
chitarra! Scopo del gioco sarà quello di diventare un chitarrista
affermato e parte di una band da guidare al successo mondiale mediante
prestazioni esagerate durante i numerosissimi concerti live. Le
prestazioni verranno a livello Facile premiate solamente con un
giudizio espresso in stelle (da 1 a 5), ma dal medio in poi mediante
premi in denaro e sponsor da usare nell’emporio, luogo in cui potete
trovare personaggi, canzoni, chitarre e molto altro.

Partirete quindi con una serie di personaggi standard tra i quali
scegliere il vostro alter ego virtuale, chitarre standard (tutte
rigorosamente Gibson) e pezzi stardard…con il proseguo del gioco e
mediante grandi prestazioni live, vedrete accrescere il vostro budget e
sopratutto la scaletta dei brani…ma non sarà per nulla facile!

Per riuscire a sbloccare nuovi locali e nuovi brani della scaletta
dovete riuscire a completare tutti i brani (o almeno 4 su 5 per ogni
locale); riuscire a completarli vuol dire cercare di sbagliare meno
note possibili. A certificare la bontà della vostra prestazione sarà il
Rock o Meter che tenderà a scendere dal Verde (prestazione OK!) al
rosso (Pessima!) ad ogni vostro errore. Quando sarà nella zona rossa
per più di 10 secondi la vostra esecuzione sarà sospesa ed il brano
fallito. Sarete quindi costretti a ripeterlo!

I brani presenti nella scaletta sono numerosi e si ampliano con
l’aumentare della difficoltà del gioco: oltre a quelli acquistabile
dall’emporio, sarà poi possibile sbloccarne di nuovi eseguendo i Bis,
quando richiesti. Non credo che i Bis siano richiesti dal pubblico dopo
una prestazione esagerata ma bensì quando si sono finiti i brani a
disposizione per quel particolare locale.


Hard as Rock

Se a livello Facile (magari dopo aver preso confidenza con la meccanica
del gioco) le cose potrebbero sembrarvi alquanto semplici è sopratutto
grazie al fatto che vengono impiegati solo i primi tre tasti del
manico, ovvero quello Verde, Rosso e Giallo e gli accordi sono limitati
a 2 tasti, oltre che raramente presenti. Già a livello medio le cose
cambiano…e parecchio! Entra infatti in gioco il quarto tasto che vi
costringe ad usare il dito mignolo e gli accordi diventando frequenti e
leggermente più complicati. A livello difficile le cose si complicano
ulteriormente in quanto il Tapis Roulant diventa incredibilmente più
veloce, entra in gioco il quinto tasto (quello Arancione) e gli accordi
diventando di 3 tasti. A livello esperto, sempre se riuscite ad
arrivarci, le cose diventano praticamente impossibili se non
accompagnate da un esercizio quotidiano.

Per fortuna, oltre che alla modalità carriera, è presente una modalità
definita Esercizio con la quale potrete provare ogni pezzo a vostra
disposizione (nella sua interezza o in alcune singole parti, come
l’assolo), anche a velocità e difficoltà variabili, per impararlo al
meglio senza che il Rock o Meter ponga fine alla vostra performance.
Questa modalità risulta fondamentale per perfezionare la vostra
esecuzione live nelle difficoltà Difficile ed Esperto.

E’ presente anche una modalità Cooperativa che vi permetterà, nella
possibilità, di giocare con un vostro amico: in questo caso uno
eseguirà la parte di Basso o Chitarra Ritmica, mentre l’altro quella di
chitarra solista. Le risate ed il divertimento, anche in questo caso,
sono assicurati.

That’s The Way I Wanna Rock ‘N’ Roll

Analizzando tecnicamente un Rhytm Game si rischia sempre di spostare
l’attenzione verso quello che è assolutamente ininfluente nel gameplay
dello stesso, ovvero la componente grafica: difficilmente durante la
vostra performance vi sarà umanamente possibile guardare a quello che
accade nello sfondo…questo però non serve a giustificare una carenza
in tale comparto ed i ragazzi di Harmonix non si sono fortunatamente a
convertire il titolo PS2 ma l’hanno decisamente migliorato sotto
parecchi punti di vista: la grafica è completamente in alta definizione
e sono presenti anche effetti speciali che vanno solamente ad
arricchire la bontà del gioco. L’audio è assolutamente perfetto anche
se le oltre 70 canzoni presenti (con la promessa di moltissime altre
scaricabili dal MarketPlace) sono tutte Cover di gruppi
famosi…tecnicamente eseguite alla perfezione per quanto riguarda la
parte strumentale, un po’ meno (a seconda dei casi) per quanto riguarda
il cantato. Nel complesso il reparto audio risulta tecnicamente
impeccabile, in Dolby 5.1.

L’unico aspetto deludente è limitato alla parte Online,
assolutamente e colpevolmente assente se non per le classifiche online
(comunque presenti pure nella PS2). Il Team di sviluppo ha voluto
intendere che essa sarà presente in futuro (tramite patch)…certo
avrebbe reso il gioco un titolo praticamente perfetto sotto tutti i
punti di vista!

Let There Be Rock

Tirando le somme, Guitar Hero II appare dal mio punto di vista uno dei
migliori titoli presenti per la Xbox360; è sopratutto IL GIOCO da avere
per uscire dal limbo rappresentato da FPS e titoli sportivi che stanno
monopolizzando il parco titoli…se volete provare qualcosa di nuovo e
siete pronti a mettervi in gioco, è decisamente il titolo che fa per
voi. Il Bundle Gioco+Chitarra potrebbe apparire leggermente costoso
(alcune catene di negozi lo vendono attualmente a circa 80€) ma secondo
me pienamente giustificato sia dalla qualità del controller sia da
quella del gioco stesso.

 

PS: Il voto finale non tiene assolutamente conto del reparto grafico
(che poi male non è… certo che non spreme la console come fa Gears of
War) e potete tranquillamente metterlo a 10/10 se in futuro sarà
presente un supporto Online all’altezza del titolo…