Recensione Recensione di Galaga Legions DX
Recensione di Galaga Legions DX di Console Tribe
di: king_lizardOggigiorno il miracolo di Lazzaro non è nuovo a nessuno, ma badate bene che ci sono resurrezioni e resurrezioni! Il fortunato miracolato in questione è il trentenne Galaga della Namco Bandai, la quale non si è limitata a riportare in vita una vecchia gloria, ma le ha dato una ruvida spolverata ed un bel vestito da indossare. A qualcuno di voi riporterà in mente il nome del sottomarino di Lost, i più grandi ricorderanno di averlo intravisto in Karate Kid, ma il motivo del suo successo va ben oltre. Galaga è stato il primo gioco ad aver introdotto il concetto di Bonus Stage, ovvero un livello che ha il solo scopo di premiare l’abilità del player e permettergli di far schizzare il proprio score. La stessa spolverata ha funzionato egregiamente con Pac Man più di quanto abbia fatto in passato una qualsiasi compilation che, al di là di una copertina più o meno accattivante, proponeva il gioco senza alcuna miglioria. La vecchia scuola non è poi tanto vecchia se si sanno sfruttare i lifting di cui sono capaci le moderne console! A volte è molto meglio farsi una sana partitella ad un classico titolo arcade piuttosto che ritrovarsi con un pacco clamoroso ed un migliaio di Microsoft Points in meno. Sapendo ciò che si aspetta il rischio di restare delusi è molto basso, per questo i vecchi detti non sbagliano mai: chi lascia la via vecchia per la nuova sa quello che lascia, ma non quello che trova!
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Se non hai l’insetticida, comincia a sparare!
Il titolo originale era uno scrolling shooter ad orientamento verticale, anche se i movimenti delle navicelle suggerivano tutt’altro. Ieri come oggi, il gioco ci vede impegnati nel combattere delle navicelle “insettoidi”, ma senza accennare nulla sulla natura del conflitto (ed aggiungo: molto meglio così! Ndr). Eccetto questa analogia di fondo, il gameplay è stato profondamente rinnovato sulla scia di Pac Man Championship Edition DX. Anche in questo caso avremo più di una modalità di gioco: potremo decidere di affrontare una delle nove aree a disposizione, impegnarci in sfide a tempo o intraprendere il campionato. La nostra navicella non sarà più limitata al movimento in linea orizzontale, ma potremo spaziare sullo schermo nella sua totalità e far fuoco in due modalità differenti sfruttando l’angolazione dei satelliti che affiancano il velivolo. Gli stessi potranno essere reindirizzati a nostro piacimento con l’analogico destro e ciò ci consentirà di difenderci da eventuali attacchi alle spalle. Nel caso vi doveste sentire troppo soli, nell’ultimo livello di ciascuna area vi sarà data la possibilità di impossessarvi di un tot numero di navicelle nemiche per una potenza di fuoco devastante! Ma il nostro bolide non è l’unico ad esserne uscito potenziato, vi ritroverete ad affrontare orde di insetti che nemmeno avessimo suscitato l’ira di Belzebù! Se da un lato la quantità di nemici è aumentata in modo esponenziale, la potenza d’attacco delle navicelle è stata ridotta alla stregua di una Drosophila Melanogaster, meglio noto come moscerino della frutta, ed il loro ruolo si limita alla protezione delle navi più grandi. Molte volte risulterà impossibile farvi breccia nello sciame, o quantomeno dispendioso in termini di tempo, per questo dovrete fare un uso sapiente delle bombe Galaga che spesso e volentieri si accompagnano ai nemici. Se siete fortunati, potreste riuscire ad abbattere un’intera flotta in pochi colpi dal momento che l’esplosione di una nave madre innesca una reazione a catena su tutte le altre. Le navicelle spunteranno da ogni direzione, ma niente paura! Una sorta di tom-tom a scie luminose non solo ci indicherà la direzione d’arrivo un attimo prima, ma anche i movimenti previsti dalla flotta. Questo è un elemento che penalizza fortemente la difficoltà del gioco, ma non è detto che riuscirete nell’intento di abbatterli pur conoscendone i movimenti. Il tutto risulta comunque mal calibrato, tant’è che le prime cinque aree se ne andranno via col minimo sforzo. Magari finirete col pensare alla rata dell’auto, alle bollette non pagate, alla ragazza che rompe, prima di affrontare un’area con un livello di difficoltà decente e realizzare che vi trovate con un gamepad in mano! In ciascuna di esse, soprattutto nelle prime, i movimenti delle navicelle tendono ad essere ripetitivi per cui sarà una bazzecola applicare la giusta strategia. I 12 obiettivi da sbloccare, infine, non prevedono alcuna abilità particolare, ma soltanto il completamento del gioco. In realtà il discorso sulla difficoltà è abbastanza relativo, in quanto il vostro scopo non sarebbe quello di portare a termine la missione, ma di totalizzare il maggior numero di punti possibili. Se guardate Galaga in quest’ottica, allora i più smanettoni avranno pane per i loro denti!
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Questa navicella mi ingrassa, quest’altra è troppo corta, l’altra ancora è fuori moda…
Essenzialmente il gioco si basa su pochissime unità, ma è possibile condirle in sei salse differenti. Dal moderno al retrò, infatti, potrete scegliere lo stile che più vi aggrada per le vostre navi spaziali e ciascuno di essi si sposa alla perfezione con i colori sgargianti dei layout. Nonostante il gioco si sviluppi in una sola schermata, il tutto è molto lontano dal concetto di staticità! Anche lo sfondo resta al passo con le dinamiche cambiando animazioni per ogni singola situazione, da un campo di meteoriti ad una pioggia di lapilli. Trattandosi di uno scrolling shooter, la questione del sonoro è sempre una spina nel fianco poiché non riuscirete ad ascoltare altro che i vostri spari, al di là dell’ennesimo remix del tema originario che accompagna le schermate dei menù. E’ la stessa minestra che avete assaggiato per l’edizione di Pac Man, l’unica cosa che fa prudere le mani è la trasposizione della ripetitività e della prevedibilità che già penalizzarono il titolo precedente. Tuttavia le novità sul piano del gioco sono innegabili, per cui gli 800 Microsoft Points richiesti andranno via in modo indolore ( e tra l’altro mi sembra quasi regalato vista la qualità del prodotto ndr). Le varie modalità richiedono poche ore per essere portate al termine, ma sarà necessaria più di una ripassata se vorrete rifinire il vostro punteggio e renderlo competitivo nelle classifiche Xbox Live. Che siate degli smanettoni del High Score o semplici turisti del mondo Arcade, questo titolo batte il prezzo e merita di essere giocato.