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Recensione Recensione di Fantastici Amici

Recensione di Fantastici Amici di Console Tribe

di: Federico Lelli

La vita nelle mani

Nella seconda metà degli anni ‘90 un nuovo fenomeno di massa parte dal Giappone e conquista il mondo intero: parliamo ovviamente del Tamagotchi, esperimento di vita virtuale affidata alle cure di volenterosi giovani e adulti. La scelta di rendere la piattaforma portatile e indipendente, i non trascurabili problemi di spazio delle famiglie orientali e un sapiente uso del marketing fanno il successo della nuova piattaforma che è subito elevata al livello di un cucciolo di casa.
Passa poco tempo per vedere applicato lo stesso principio prima sulle console portatili, con Nintendogs, e poi sulle console fisse, con EyePet per PS3 e Kinectimals per 360.

Vola mio minipony!

È proprio da questi due titoli che Fantastici Amici trae la maggiore ispirazione visto che unisce le sezioni in realtà aumentata del primo, dove possiamo interagire con il cucciolo, e le sezioni in prima persona del secondo, dove possiamo giocare con il nostro animaletto.
Ma andiamo con ordine, dopo i titoli iniziali ci troviamo a salutare con la mano per farci riconoscere ed essere introdotti in uno strano laboratorio pieno di animali.
L’intelligenza artificiale della casa ci spiega che nostro zio, il dottor Serraglio, è in spedizione e vuole lasciarci un animale da curare; le nostre mani, rappresentate da due pallini fluorescenti, ci guidano quindi nel laboratorio pieno di bestiole tra cui scegliere.

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Fantastici Amici vanta quattro diverse specie: cani, gatti, cavalli e lucertole, che, come scopriamo presto, possono essere modificate in diversi dettagli fino a creare bestie simili a quelle mitologiche o nuove razze che uniscono tra loro proprietà mai viste nel regno animale; possiamo vedere quindi unicorni volanti e piccoli draghi sputafuoco come anche cani rivestiti di metallo o gatti con le corna.
Il lungo tutorial interattivo continua portandoci nella nostra stanza insieme alla piccola bestiola scelta e ci introduce alla modalità di realtà aumentata: la nostra casa viene infatti scansionata dal Kinect che provvede a riconoscere mobili e altri ostacoli, in questo modo il nostro animale sarà libero di scorrazzare in giro come di nascondersi sotto il nostro divano. Il riconoscimento dell’ambiente è abbastanza fedele anche se non manca di piccoli difetti che spesso possono essere risolti da una migliore illuminazione della stanza, il nostro cucciolo invece sembra subito a suo agio nel nuovo ambiente e anche quando ci passa alle spalle non mostra clipping di sorta.
La solita intelligenza artificiale ci spiega che possiamo muoverci per interagire con l’animale che risponderà di conseguenza o imiterà i nostri movimenti: saltare, agitare le mani per farlo volare, indicare il Kinect per vederlo in primo piano nella nostra tv sono solo l’inizio della nostra amicizia con l’animaletto.
Una volta presa confidenza con il nostro nuovo amico possiamo portarlo a svolgere qualche attività in compagnia, anche se in molti casi la sua presenza è quasi inutile: i minigiochi proposti si dividono in quelli che richiedono movimento fisico, con il pieno supporto della realtà aumentata, e in quelli che richiedono di interagire con il cucciolo, dove vediamo l’azione in prima persona. Nella prima serie troviamo attività come lo schivare bolle che circondano lo schermo o imitare sagome con il nostro corpo ma il più interessante è sicuramente il giochino della pignatta dove vediamo un ottimo utilizzo della percezione di profondità del Kinect, che riesce a posizionare i vari ostacoli da abbattere anche dietro il nostro corpo; nella seconda serie ci sono invece tutte le attività di cura dell’animale, come il dargli da mangiare o il lavarlo, e qualche variante del riporto dove in certi casi dobbiamo solo lanciare la palla mentre e in altri c’è da abbattere ostacoli sul campo di gioco, purtroppo il lancio della pallina è tutt’altro che preciso e in certi casi addirittura frustrante.
In aggiunta ai giochini liberamente selezionabili c’è una modalità chiamata Talent Show, disponibile solo una volta al giorno, che ci propone una selezione casuale delle attività già viste e un’esibizione finale sempre uguale dove dobbiamo far correre e saltare il nostro animale il più lontano possibile; la somma dei punteggi finali ci permette di vincere delle gemme che possiamo spendere a nostro piacimento per sbloccare altri minigiochi e nuove caratteristiche per i nostri animali. Il dottor Serraglio è infatti sempre in viaggio e aspetta i nostri input (e le nostre gemme) per visitare inesplorate terre e darci l’opportunità di vedere nuovi fantastici animali o opzioni per personalizzarli in maniera sempre più bizzarra.

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Pelo lucido e scaglie scintillanti

L’interfaccia è semplice e di facile utilizzo: la nostra figura al centro può allungare la mano destra per raggiungere la scatola dei giochi, che contiene tutte le attività ricreative, e la sinistra per il telefono, contenitore di tutte le altre opzioni disponibili come il mappamondo del dr. Serraglio, il Talent Show, la macchina fotografica o la modalità per personalizzare i nostri cuccioli. Lo stesso animale ci offre degli input sotto forma di fumetto che riguardano le sue abitudini e esigenze, ci proporrà quindi di giocare, nutrirlo o lavarlo all’occorrenza.
Pur trattandosi di un titolo senza evidenti problemi di natura tecnica non si può certo dire che Fantastici Amici sia un gioco che si può fare vanto della propria grafica: sicuramente gli ambienti e gli animali pieni di colori sono un grande richiamo per i più piccoli e ovviamente c’è una certa cura rivolta alle texture e alla modellazione delle nostre simpatiche bestiole ma dall’altra parte la stessa scelta della realtà aumentata limita parecchio gli scenari disponibili e tutto il motore grafico non è mai messo particolarmente sotto grande sforzo.
L’ottimo doppiaggio in italiano prevede una lunga serie di frasi pronunciate dalla I.A. che ci accompagna durante tutto il gioco e dal dottor Serraglio che interviene in determinate modalità, non mancano ovviamente delle anonime musichette per fare atmosfera e gli effetti sonori dedicati ai nostri amici a quattro zampe, che comprendono versi, fusa, ruggiti e guaiti di ogni tipo.
Il titolo non supporta il multiplayer online ma prevede l’interazione di due persone in locale nei vari giochini e nella realtà aumentata, niente di esaltante visto che si tratta degli stessi giochini per il singolo ma è sicuramente un buon modo per tenere occupati due bambini contemporaneamente.

Quanto sporca un animale virtuale?

Rivolto ad un pubblico di giovanissimi, Fantastici Amici di Blitz Games Studios Ltd. cerca di offrire un surrogato che possa sostituire la compagnia animale.
Con i suoi colori brillanti e vivaci e la sua ampia scelta di razze e personalizzazioni non mancherà di attrarre sin da subito i più piccoli, ma l’eccessiva ripetitività delle attività e il poco senso di appagamento del titolo lo rendono un prodotto adatto ad essere accantonato e dimenticato nel breve periodo.