Recensione Recensione di Commanders: attack of the Genos
Recensione di Commanders: attack of the Genos di Console Tribe
di: Redazione
Nell’appuntamento del mercoledì, come sapranno oramai tutti i membri di
Xbox 360, il Marketplace mette a disposizione il download di un gioco
Live Arcade. Purtroppo, il tipo di fruizione “rapida” del servizio non
ha mai dato occasione di sviluppare dei titoli di grande spessore
ludico. Per carità, noi utenti di Xbox abbiamo potuto godere di piccole
grandi esclusive, tra tutte spiccano l’intramontabile Geometry Wars o il divertente UNO, ma nessuno di questi titoli ha saputo offrire un concept di gioco “davvero” complesso.
Con l’arrivo di Commanders: Attack of the Genos,
il parco giochi Live Arcade tenta di sfatare questo mito, vestendosi di
un genere tattico-strategico tutt’altro che sempliciotto.
Il primo esperimento strategico lo abbiamo potuto assistere con il triste Bands of Bugs, un titolo Live Arcade che tentava di riproporre, senza successo, le forti caratteristiche che hanno reso unico questo genere. Commanders,
invece, si propone al pubblico molto più saggiamente, con basi solide
per quanto riguarda il gameplay e una grafica in HD dai toni fumettosi
e originali.
Il paragone con Advance Wars, un titolo per
Game Boy Advance che ha saputo ottenere ottime critiche e successo, è
molto evidente sin dai primi momenti di azione, tanto che vi sembrerà
di giocare a un vero e proprio spudorato clone, piuttosto che ad un
titolo similare. Anche se può sembrare un aspetto negativo, questa
pesante influenza creativa non può che renderci felici, forse perché
incominciavamo ad accusare la mancanza e il bisogno di possedere,
nell’hard-disk della nostra console, un giochino arcade di tal calibro.
Commanders viene giocato con una visuale dall’alto detta “a volo
d’uccello”, tipica dei giochi strategici, in quanto permette di avere
tutti gli elementi a portata di mano, in cui dovremo far muovere delle
specifiche unità colorate (in blu) all’interno di una griglia di
movimento a mò di scacchiera. Il giocatore prende il controllo di
svariate unità, ognuna con proprie abilità/caratteristiche di attacco,
difesa e spostamento. La fanteria di base, per esempio, può spostarsi
attraverso un numero di caselle davvero esiguo, ma ha la capacità di
convertire o possedere degli edifici che permettono il proliferare
delle risorse o l’arruolamento di nuove truppe. Un carroarmato, invece,
avrà una griglia di movimento molto più alta, oltre ad una potenza di
attacco maggiore, ma può essere facilmente vittima di attacchi o
imboscate da parte di piccole e temibili unità. Il tutto gestito
attraverso un lento ma intelligente sistema a turni, che vi metterà a
dura prova già dalle prime sessioni di gioco. Insomma, una meccanica
molto tradizionale, che prende in prestito il sempre efficace metodo
“sasso-carta-forbice”, ma piazzandolo all’interno di un contesto
futuristico e alieno.
La grafica e il design del gioco richiamano i classici disegni della
fantascienza degli anni ‘50, quindi dallo stile un po’ retrò, con
personaggi, edifici e unità mobili disegnate e colorate in tonalità
sgargianti e molto nitide. Anche l’atmosfera degli ambienti ricalca
questo stile, e nella sua semplicità appare gustosa e funzionale, se
rapportata comunque a un gioco Live Arcade. Un livello qualitativo
piuttosto mediocre lo abbiamo invece riscontrato nella colonna sonora,
che si limita a bombardarvi fino alla nausea con un’unica traccia
audio, anche piuttosto bruttina.
Avremmo preferito una maggiore ricerca per quanto riguarda le
animazioni, o almeno che queste venissero implementate durante le
battaglie anche solo a scopo rappresentativo, poiché avrebbero
contribuito a dare quel piccolo tocco epico che invece manca, ma
comunque niente che possa nuocere al nostro buon senso di
videogiocatori.
La modalità Campagna vi piazzerà nel bel mezzo di una storia non
originalissima, in cui sarete al comando di svariate truppe d’assalto
contro la rivolta di eserciti ribelli conosciuti come “Genos”,
mecca-umanoidi tralaltro uguali alle vostre unità, se non per il colore
che, invece, sarà rosso.
Ma proprio grazie al completamento della campagna in singolo potremo
sbloccare un altro abbondante 50% del piatto che propone il menu di
gioco: la modalità multiplayer. Che sia in Live, in Sistem Link, o
addirittura affrontata sullo stesso monitor, man mano che avanzeremo
nella storia disporremo sempre di maggiori mappe in cui sfidare amici.
Queste stesse mappe, infine, possono essere addirittura giocate contro
l’IA in qualsiasi momento (un po’come la celebre modalità “Schermaglia”
dei più famosi giochi di strategia) permettendovi quindi di allenare il
vostro istinto bellico anche senza disporre di una connessione a banda
larga e di un abbonamento Live Gold.
Commanders: Attack of the Genos è un gioco di strategia a turni
molto divertente. Pecca, in parte, di spessore e profondità inerenti
alla pura azione, oltre ad avere alcuni difettucci relativi ad una
tempistica poco malleabile nei combattimenti, lungi rispetto a quanto
visto nella serie prima citata di Advance Wars.
D’altro canto, grazie a una mole impressionante di modalità on-line e
off-line, una grafica carina, un gameplay niente male e un costo
relativamente basso (800 Microsoft Points, circa 10 euro), Commanders è un titolo che vi consigliamo di acquistare ad occhi chiusi.
A patto che abbiate a disposizione ancora 100 miseri megabytes liberi nell’Hard-Disk della vostra cara Xbox 360.
PRO
- Il primo vero gioco di strategia nel parco giochi Xbox Live Arcade
- Molte modalità offline e online
- Buon rapporto qualità/prezzo (800 MP)
CONTRO
- Colonna sonora da usare come lassativo
- A tratti un po’ flemmatico nelle meccaniche di gioco