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Recensione Recensione di Colin McRae: DIRT 2

Recensione di Colin McRae: DIRT 2 di Console Tribe

di: Redazione

Dalle gare su strada a quelle off road, Codemasters negli anni ha
assunto un ruolo principe nella creazione di racing game. Mescolando
sapientemente l’approccio ragionato dei titoli simulativi al
divertimento di quelli arcade è riuscita ad affermare i suoi franchise
guadagnando, soprattutto in questa generazione, numerosi fans. Dirt è
difatti  l’evoluzione naturale della serie intitolata a Colin McRae
così come sul fronte dell’asfalto GRID ha raccolto l’eredità di TOCA
Race Driver
. Questo secondo capitolo si pone l’obiettivo di colmare le
lacune del primo Dirt principalmente sul fronte del gioco online dando
al contempo un boost di varietà al gioco offline. Il fango e la polvere
sono lì ad attenderci per cui lanciamoci a tutta velocità e scopriamo
insieme Dirt 2.

Noob a chi?

In Dirt 2 impersonificherete il ruolo di un guidatore alle prime armi che si affaccia pian piano sui circuiti Rally di tutto il mondo entrando fin da subito in competizione con professionisti del calibro di Ken Block e Travis Pastrana nonchè di Dave Mirra, direttamente approdato dal mondo delle BMX. Non fatevi intimidire da questi nomi altisonanti però! In Dirt 2 potrete divertirvi un sacco e completare gli innumerevoli tracciati anche non essendo dei campioni navigati. Questo non vuol dire che i vostri avversari staranno lì a guardare, anzi vi daranno battaglia dall’inizio alla fine, però grazie al ben calibrato sistema di selezione della difficoltà potrete trovare il livello di competizione giusto per voi e aumentarlo man mano che diverrete più esperti. Se amate uno stile di guida più arcade potrete scegliere di rendere i danni ininfluenti sulle prestazioni dell’auto pur continuando a goderne visivamente; il livello di difficoltà  può essere cambiato prima di ogni singolo evento della vostra carriera e influirà non solo sulla qualità degli avversari ma anche sul numero di flashback a disposizione. Il meccanismo dei flashback permette, in caso di errore, di visualizzare il replay di alcuni secondi di gara immediatamente trascorsi e il reset del veicolo in un punto a vostra scelta evitando la frustrazione del dover ricominciare sin dall’inizio. Tutto questo permette di personalizzare l’approccio al gioco rendendolo accessibile ai novizi e godibile ai più esperti ma, nonostante tutto, anche al livello più duro il titolo non può definirsi strettamente simulativo.

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La passione per lo sterrato

All’inizio della carriera avrete a disposizione una sola auto, ma che auto! La Subaru Impreza appartenuta al leggenderio Colin McRae, ispiratore del franchise rally di Codemasters e tragicamente deceduto in un incidente d’elicottero due anni fa.
Man mano che le vittorie porteranno soldi in cassa potrete ampliare il vostro parco macchine scegliendo tra più di 35 vetture in base a tre parametri: velocità, accelerazione e guidabilità. Tuttavia il modo migliore per scegliere l’auto adatta al vostro stile di guida è provarla su pista. Nel corso del Tour Dirt dovrete investire su degli upgrade kit per le vostre auto per migliorarne le prestazioni e permettere l’accesso a determinati eventi. Sulla customizzazione di questi upgrade non c’è molto margine di intervento, questa impostazione agevola chi non ama spremersi le meningi con il
tuning ed è solito affidarsi alle impostazioni consigliate ma potrebbe
infastidire i rallisti più incalliti, desiderosi di “mettere mano” su
ogni singolo componente della vettura. Prima di qualsiasi gara potrete adoperarvi nel setup dell’auto sulla base di solo sette variabili, perfettamente descritte, ognuna con 5 livelli di personalizzazione. Non è quindi un tuning estremo ma sicuramente più abbordabile per tutti e, una volta alla guida, sarà immediato apprezzare i risultati dei propri interventi.

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Rally, Rally-Cross, Battistrada, Buggie, Truck, ce n’è per tutti i gusti. La risposta ai comandi è credibile per ogni categoria e ogni auto del vostro garage vi darà un feeling differente ma non al punto da farvi sentire incapaci nel passaggio dall’una all’altra. Vi renderete conto che, anche a parità di categoria, non esiste l’auto migliore in assoluto ma imparerete sapientemente a sceglierla valutando come trarre il massimo da ogni gara in base alle caratteristiche del tracciato. Eccellente il lavoro del copilota che nel rally sarà una fedele guida
puntuale in ogni indicazione a tal punto da rendere quasi inutile l’uso
della minimappa. Come se non bastasse il copilota risponde
dinamicamente alla vostra guida, abbattendosi se andrete a sbattere
contro un muro o rassicurandovi se sfiorerete il pericolo senza danni
tangibili.

Tergicristalli per i vostri occhi

Il motore grafico Ego si comporta in maniera egregia anche a velocità elevate. I veicoli si presentano in maniera eccelsa sia esteriormente sia nell’accuratezza degli interni, la customizzazione estetica è immediata grazie alle diverse livree che andrete a sbloccare ma poco personalizzabile, inoltre potrete anche abbellire l’abitacolo con gadget davvero curiosi e simpatici. Una volta in pista però la vostra carena scintillante cederà il passo a polvere e schizzi di fango e gli incidenti influiranno sull’impatto visivo in modo davvero pregevole. Una ruota vacillante o dei danni al motore avranno il loro peso sulla guidabilità ma in nessun caso saremo obbligati a compiere il giro perfetto per terminare la gara a meno che non andremo a impattare frontalmente ad alta velocità, in quel caso sperate di avere un flashback di scorta altrimenti sarà la fine della vostra gara. Da assaporare la visuale interna, un vero delirio di fango tra i tergicristalli della vostra auto in cui dovrete faticare non poco per scorgere il tracciato che vi si para davanti.

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A livello visivo DiRT 2 è eccezionale sia per la varietà delle ambientazioni inoltre è da sottolineare la stabilità del frame rate che, sia online sia offline, raramente ha dei cali. La sensazione della velocità è grandiosa e la cura del dettaglio di ogni ambientazione straripante. Considerando che la vostra attenzione sarà focalizzata sul tracciato avrete bisogno del replay per apprezzare a pieno le ambientazioni veramente ben realizzate. Niete di meglio che sfrecciare nella giungla malesiana, nel deserto dell Utah o per le strade di Londra per vivere il Rally in tutte le sue sfaccettature.
Notevole la colonna sonora del gioco con pezzi ricercati e di effetto che vi caricheranno a dovere e difficilmente verranno a noia. Allo stesso modo gli effetti audio vi avvolgeranno facendovi “sentire” l’ambiente e il clamore del pubblico al vostro passaggio.


!==PB==!
Plasmato su di voi

I livelli di difficoltà tra cui scegliere sono ben 5, si va dal più facile che mette a disposizione ben 5 flashback al più duro dove non c’è spazio per i rimorsi, per cui prendere troppi rischi per guadagnare pochi centesimi potrebbe compromettere l’intera gara. Usare i flashback è facilissimo, appena avrete realizzato l’errore, premendo back metterete in pausa dando luogo a una modalità replay che ripercorre all’incirca gli ultimi 10 secondi di gara, starà a voi decidere il punto migliore dove ripristinare la corsa. Anche se non si tratta di un sistema del tutto originale è estremamente utile soprattutto nelle gare più lunghe dove evita la frustrazione del dover ricominciare dall’inizio. Inoltre il fatto di essere coscienti di questa ancora di salvezza vi porterà a spingere al massimo, tentando traiettorie estreme e giocando con più scioltezza. Alla fine potrete stupirvi nell’aver realizzato un record senza nemmeno aver avuto bisogno dell’aiuto. Non è mai stato così divertente spingere sull’acceleratore derapando sullo sterrato, saltando le grosse pozze d’acqua e fango, passare dalla ghiaia all’asfalto sobbalzando su due ruote, viaggiare spediti tra le fronde della foresta malesiana.

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Sportella che ti passa

I vostri avversari guidano in modo fenomenale e anche in single la sensazione della competizione vi attanaglierà. Tutti vogliono guadagnare il gradino più alto del podio e non sarà raro vedere anche la CPU incappare in errori fatali compromettendo di riflesso anche la vostra gara fin lì perfetta… ecco, direi che il caso di usare un flashback. Ma i vostri avversari non sono anonime figure mascherate da un casco, il circuito rallistico trova la sua linfa vitale nella competizione ma anche nel rispetto. Pian piano vincendo guadagnerete la stima dei più grandi professionisti del settore che si dimostreranno sempre più amichevoli nei vostri confronti fuori dalla gara e sempre più agguerriti in pista. Non saranno rari dei testa a testa conditi da commenti di sfida ma anche da lamentele qualora la vostra guida non si dovesse rivelare del tutto corretta. Il problema qui è che le vostre relazioni con gli altri piloti saranno regolate fondamentalmente dal risultato finale a prescindere da quanto avviene in gara, cosa che sarebbe stata molto più credibile. “Usare” un avversario come sponda su una curva o spingerlo lateralmente fuori dal tracciato dovrebbe essere un buon motivo per creare dell’astio, soprattutto se questo è servito per arrivare primi.

L’intera navigazione dei menu avviene muovendovi con visuale in prima persona tra il vostro camper e l’area sita immediatamente all’esterno. Il sistema, già apprezzato in TOCA, è immediato e immersivo dandovi la sensazione di vivere il tour in ogni istante, anche fuori dalla gara. Sulla vostra scrivania campeggia la mappa con tutte le tappe del Tour, alla vostra destra avrete dei magazine sulle cui copertine potrete leggere di quali imprese siete stati protagonisti e l’uscita con l’accesso al parco vetture, sulla sinistra invece una bacheca vi introdurrà alle modalità online e poco distante ci saranno “le vostre cose” ovvero un menù da cui accedere a statistiche, extra e opzioni.

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Resta dietro e mangia la polvere!


Ogni tipo di auto, pista ed evento presente nel Tour DiRT sarà direttamente selezionabile nella modalità online senza restrizioni. Le gare si alterneranno tra piste punto a punto o a circuito e tra rally con partenze in successione o in gruppo, a seconda dell’evento selezionato. Giocando online tuttavia disporrete di ulteriori opzioni e modalità per rinvigorire ulteriormente la sida. Domination è indubbiamente la modalità più interessante, qui non conta solo arrivare primo al traguardo ma anche quali tempi fisserete nei quattro settori intermedi in cui ogni pista è suddivisa. Per ogni spezzone di pista viene assegnato un punteggio così come per il risultato finale perciò non rammaricatevi se siete stati relegati in ultima posizione a causa di un’infima sportellata perchè fissando i migliori tempi potrete comunque risultare vincitori. La genialità di questa modalità sta proprio nello stimolo che il giocatore ha a spingere al massimo in una situazione che altrimenti lo avrebbe ridotto a semplice comparsa e quindi avere la possibilità di prendersi una rivincita sulla classifica finale. La modalità Last Man Standing è altrettanto divertente seppur meno originale, dopo il primo minuto di gara ogni 20 secondi chi è in ultima posizione viene eliminato e ridotto a semplice spettatore. Una pecca notevol è l’assenza della modalità split screen per cui l’online sarà l’unica via per divertirvi con i vostri amici.


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Conclusioni

DiRT 2 è un gioco di guida superbo ma a renderlo speciale è proprio la meccanica con cui è livellata la difficoltà e il gameplay rendendo il gioco accessibile ai novizi ma anche fornendo un’adeguata sfida ai veterani del genere. La modalità single player vi trasporterà attraverso oltre 100 eventi di ogni genere attraverso ambientazioni variegate in ogni parte del mondo. Il multiplayer infine potrà edliziarvi con le innumereveoli opzioni e modalità così come con le classifiche grazie a cui potrete mettervi a confronto con i migliori del mondo o semplicemente con i vostri amici. Se avete anche un minimo interesse o una semplice curiosità riguardo al mondo offroad non rimpiangerete neanche un secondo speso su Dirt 2.