Recensione Recensione di A World of Keflings
Recensione di A World of Keflings di Console Tribe
di: Bahamut ZeroOrmai è passato un bel po’ di tempo, e la New Xbox Experience non può più definirsi troppo “new”: la “nuova” dashboard delle nostre Xbox è stata sostituita da una ancora più recente, e di quei giorni febbrili in cui si attendeva l’agognato rivoluzionario aggiornamento ci rimane il tangibile ricordo di un simpatico Avatar che, con il nostro look e le nostre fattezze, ci saluta ad ogni accesso alla console.
Ecco che da qualche tempo sono arrivati dei videogame Live Arcade che utilizzano proprio i nostri Avatar come personaggi giocanti.
In questo senso, già a fine 2008 gli americani NinjaBee si misero in mostra creando un intero popolo virtuale da aiutare e con cui interagire, i Keflings. Dopo la prima capatina nel loro mondo (A Kingdom for Keflings), oggi torneremo a fargli visita con un nuovo titolo più vasto ed aggiornato: A World of Keflings.
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Cicciput
Il nostro Avatar (il mio si chiama Salvo BZero! E il vostro?) si risveglia senza un perché in una landa ghiacciata. A liberarlo dalla gelida coltre che lo imprigiona sarà un buffo gruppo di indigeni, alti solo pochi centimetri. La scena ricorda da vicino l’incontro di Gulliver con i Lillipuziani! Si tratta dei Keflings, omini dalla battuta sempre pronta a cui farebbe proprio comodo l’aiuto di un gigante come noi. Già, perché il passatempo preferito di questi esserini dovrebbe essere quello di costruire edifici ed abitazioni: peccato che prima del nostro arrivo non abbiano fatto un bel niente, e proprio col nostro aiuto debbano iniziare a costruire un’intera città.
Questo è infatti lo scopo del gioco: aiutare i Keflings a costruire centri di vita sociale e lavorativa sempre più complessi ed articolati.
Il Mondo dei Keflings si articola in tre macro aree: il Regno delle Foreste, quello dei Deserti e quello dei Ghiacci. Pur con delle differenze di secondo piano, per tutti e tre i luoghi valgono le medesime regole generali: in ogni area dovremo assolvere ad una serie di determinati compiti e portare a termine dei progetti di costruzioni sempre più complesse prima di passare alla location successiva.
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Possiamo agilmente richiamare un rapido menù contestuale per scoprire quali “ingredienti” ci occorrano per realizzare il progetto attualmente selezionato. Se ad esempio la nostra intenzione è quella di costruire una casa, scopriremo che dovremo giustapporre sul terreno di gioco una camera da letto, una cucina, un giardino e magari degli elementi bonus che variano a seconda delle situazioni. Per realizzare tutto l’occorrente dovremo però aver preventivamente costruito delle fabbriche, o delle attività specifiche come lo studio di un fabbro o di un falegname, che possano lavorare la pietra o il legno che la natura mette a disposizione del nostro magnanimo Avatar.
Secondo uno stile che – piuttosto alla lontana – ricorda classici del gestionale come Popolous o Black & White, l’idea di fondo è quella delle scatole cinesi, per cui dietro ad ogni impegnativo progetto edilizio finale ci saranno una serie di prerequisiti come l’aver recuperato un particolare attrezzo da lavoro o l’aver messo in piedi la giusta filiera di competenti professionisti. Il ventaglio di possibilità è mediamente ampio: una volta sbloccati i relativi progetti, avremo modo di erigere case private, scuole, fortezze ed una buona gamma di botteghe specializzate in questa o quell’attività di artigianato.
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Alveare o formicaio?
In tutto questo i piccoli Kefling non staranno con le mani in mano: possiamo chiamarli a raccolta e dare loro compiti particolari, istruendoli ad esempio a spalare cristalli o carbone oppure a trasportare il materiale grezzo fino ad una fabbrica. Così le scorte da raffinare saranno sempre abbondanti e noi potremo dedicarci nello stesso tempo ad altre attività.
Altri Kefling servizievoli ci porteranno a domicilio i componenti degli edifici già assemblati evitandoci di percorrere troppe volte uno stesso percorso: anche questo ci farà risparmiare del tempo prezioso, ritardando efficacemente l’insorgere della noia e dell’insofferenza generata dalla presa di coscienza che oltre a questo menage organizzativo, il gameplay di A World of Kefings non offre poi molto: i diversivi, vedasi la necessità di richiamare nuovi Kefling o magari allontanare un pericoloso drago, sono sporadici e poco ispirati.
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Come già avveniva in A Kingdom for Keflings, possiamo facilmente passare dalla modalità single player a quella multigiocatore senza soluzione di continuità: ospitare un Avatar amico nel mondo che stiamo mettendo in piedi ci permetterà di condividere collezionabili e progetti, di costruire edifici molto più velocemente, e di prorogare la vita stessa del videogame, che in singolo potrebbe prematuramente venirci a noia data la mancanza di veri stimoli a proseguire.
Per quanto riguarda il comparto grafico, siamo di fronte ad un risultato esteticamente piacevole in virtù dell’alta definizione del coloratissimo pacchetto propostoci, che ben si sposa con la visuale isometrica obbligatoriamente richiesta dato il genere di gioco. Non aspettiamoci però effetti particolarmente curati; spiccano tuttavia le più che buone animazioni impresse dal gioco al nostro Avatar.
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Andiamo a lavorar
Alla fin fine, A World of Keflings non è che un piacevole esercizio di stile da parte degli sviluppatori NinjaBee, un divertissement che per un po’ riesce senz’altro ad intrattenere ma resta privo di quella profondità che richiederemmo ad un vero gestionale. Riuscire ad organizzare a dovere i piccoli omini lavoratori riserva qualche soddisfazione per il giocatore, ma si tratta di un impegno fine a se stesso che non regala che un apprezzamento fugace.
Le simpatiche e ben scritte battute del mini popolo difficilmente basteranno a convincervi dell’imprescindibilità dell’acquisto: ad un costo su Xbox Live di 800 Microsoft Points, A World of Keflings ci sembra forse collocato in una fascia di prezzo sproporzionata per quel che offre, cioè un sottile velo da frapporre di tanto in tanto tra un gioco e l’altro. Simpatico, ma non all’altezza di altri titoli di punta di questa stagione invernale quali Ilomilo e Raskulls, ben più meritevoli della vostra attenzione.