Recensione Preta: Vendetta Rising
di: Simone CantiniSe si esclude l’incursione di Skyrim, il panorama ruolistico in ambito VR non può di certo considerarsi floridissimo, probabilmente vista la complessità insita in simili produzioni. A cercare di ribaltare una convinzione tristemente radicata, però, ci hanno pensato i ragazzi di Illion per mezzo del loro Preta: Vendetta Rising, corposissima produzione che, non disdegnando un approccio decisamente più action rispetto al titolo Bethesda, si candida a divenire uno dei più intriganti esponenti virtuali dei software a base di equipaggiamenti e statistiche.
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A caccia di mostri
Cupo come non mai e permeato di un alone di decadenza che richiama in maniera prepotente le atmosfere degli ultimi lavori di Miyazaki-san, il mondo di Preta: Vendetta Rising ci presenta una landa tenuta sotto scacco da alcune mostruose creature (i Preta del titolo), una specie di demoni ostili che sta mettendo in serio pericolo la sopravvivenza umana. Noi, una volta scelto uno dei tre personaggi giocabili, rivestiremo il ruolo di un mercenari dall’oscuro passato, che dovrà farsi strada all’interno di un corposo numero di missioni prima di venire a capo della vicenda, oltre che per riuscire a fare luce sulla propria identità. Niente che non si sia già visto e giocato, in definitiva, ma non è certo sul versante narrativo che Preta: Vendetta Rising ha deciso di puntare le sue carte migliori. A dispetto di una longevità stimata dal team attorno alle 50 ore (nel momento in cui scrivo sono circa a metà di questo lungo cammino), non saranno certo i risvolti letterari a far rimanere il PlayStation VR ben saldo sopra le vostre teste. A fare la voce grossa, difatti, sarà il gameplay, invero alquanto stratificato e complesso anche se traslato al di fuori del comparto virtuale. Pur scegliendo, come già scritto, un approccio decisamente più action rispetto al citato Skyrim, ibridando meccaniche care a Diablo e ad un qualsiasi musou, il core gameplay Preta: Vendetta Rising si è rivelato frenetico quanto basta, ottimamente coadiuvato da un sistema di crescita e potenziamento del personaggio in linea con le produzioni ruolistiche più pure.
Non ci eravamo già visti?
Partendo dall’avamposto che funge da hub, avremo man mano accesso a tutti i vari NPC presenti nell’area, che saranno ovviamente sbloccati inanellando successi nel corso di una serie di missioni con difficoltà crescente. Queste saranno ambientate all’interno di stage simili a lunghi corridoi, in cui dovremo di volta in volta falciare i Preta che proveranno ad ostacolarci. Per farlo potremo contare, oltre che sull’attacco base (relegato al tasto X del pad), anche su tre abilità speciali (la cui ricarica è regolata da un periodo di cooldown) attivate per mezzo degli altri pulsanti frontali, oltre che su di una parata ed una fondamentale schivata. A queste si andrà ad aggiungere la classica modalità furia, attivabile dopo un certo numero di uccisioni, che ci renderà estremamente più agili e potenti. Come già detto tutto funziona in maniera molto rapida e snella, ma sarà comunque necessario impratichirsi bene per evitare di soccombere anzitempo. Oltre ad un obiettivo principale, ciascuna quest potrà contare su di un set di obiettivi bonus che, se soddisfatti, ci permetteranno di aumentare in maniera sensibile le ricompense ottenute. Cercare di portare a casa il bottino migliore non sarà, però, meramente accessorio, dato che i materiali ottenuti costituiscono l’unica fonte di upgrade di Preta: Vendetta Rising. Uccidere, difatti, non ci regalerà alcun punto esperienza, pertanto l’unico modo che avremo per aumentare i nostri parametri sarà quello di forgiare equipaggiamenti sempre più performanti, in una maniera che ricorda molto Monster Hunter. Scelta decisamente particolare e coraggiosa, che però è impossibile scindere dall’estremo grinding richiesto da un simile sistema: ripetere più e più volte alcune missioni, nel tentativo di raccogliere gli oggetti richiesti per forgiare l’armatura desiderata, potrebbe risultare tedioso ai più, ma bisogna comunque riconoscere come la ripetitività necessaria al level up sia prassi comune in gran parte degli RPG. Superando le quest chiave, inoltre, potremo ottenere punti abilità da spendere per potenziare e variare le nostre skill offensive, che saranno peculiari (così come gli attacchi) per ciascuno dei tre personaggi giocabili. Questi potranno essere switchati a piacimento in ogni momento dell’avventura, bisogna però tenere presente come i progressi di crescita non siano condivisi. Andando avanti nel gioco si sbloccheranno anche ulteriori feature, come il negozio in cui acquistare skill ed oggetti, oppure il venditore di uova, tramite le quali si può dare vita ad un famiglio in grado di aiutarci automaticamente in battaglia. Chiude il cerchio delle opzioni la possibilità di affrontare alcuni boss extra in co-op, anche se il team ha promesso che per mezzo dei prossimi aggiornamenti estenderà il gioco cooperativo anche alle missioni standard. Preta: Vendetta Rising, difatti, pur essendo un titolo fatto e finito a tutti gli effetti, è ancora oggetto di perfezionamento e potenziamento da parte dei ragazzi di Illion, pertanto non sono da escludere nuove (gratuite) sorprese nell’immediato futuro.
Senti chi parla
Anche sul versante tecnico sono davvero pochi gli appunti che è possibile muovere a Preta: Vendetta Rising, prevalentemente in virtù di un comparto grafico di tutto rispetto, che ha nella modellazione dei personaggi principali i suoi maggiori punti di forza. Buono anche il design delle creature, così come l’effettistica generale (le scintille che si agitano nell’aria all’interno dell’hub principale sono davvero suggestive), mentre sono risultati qualitativamente un po’ sotto tono i vari stage. Nulla da dire in merito alla fluidità generale, che presta il fianco a qualche rarissimo calo solo in occasione delle finisher di alcuni Preta. Da rivedere, invece, la traduzione in inglese, non priva di qualche errore, così come è da dimenticare la recitazione digitale: non è piacevole vedere un NPC che parla tenendo rigorosamente la bocca chiusa.
Magari non potrà godere del gigantesco mondo di Skyrim, ma è innegabile come a fronte della cifra richiesta ci sia poco da criticare all’offerta proposta da Preta: Vendetta Rising. La produzione Illion, difatti, pur ponendo un’eccessiva enfasi sul grinding, presenta un’esperienza longeva ed avvincente, corroborata da un gameplay divertente e ben congeniato, oltre che da una componente ruolistica di tutto rispetto. E considerando come, nonostante la già ottima confezione, lo sviluppo di nuove feature sia ancora in programma, scegliere di non lanciarsi nel massacro indiscriminato di Preta sarebbe quanto mai imperdonabile.