Come sarebbe facile la vita degli investigatori se potessero leggere senza problemi la mente dei sospettati. Pensateci anche solo per un istante: in un lampo si potrebbero risolvere i casi più intricati, semplicemente con uno schiocco di dita, così da assicurare alla giustizia i malfattori. Un’ipotesi interessante, che poi è
Ok, lo abbiamo capito che Horizon è ormai un brand importante in casa PlayStation, al punto da lasciar cadere nel dimenticatoio una serie che, confesso, mi piacerebbe molto rivedere come Killzone. Ecco, nonostante questo appeal interno (ma anche esterno, diciamolo) vedere due produzioni legati alla saga di Aloy debuttare a
Nuova proprietà, vecchie abitudini. Con l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft nulla è cambiato (ad eccezione del Game Pass) per la serie Call of Duty con 15 studi impegnati e nuovi titoli che usciranno a cadenza annuale. Dopo due capitoli di seguito appartenenti alla sotto-serie Modern Warfare, sviluppati rispettivamente da Infinity
Sentirsi sporchi e stanchi, ricoperti di sangue e polvere, mentre il respiro affannoso va piano piano regolarizzandosi, non appena si inizia a respirare aria pura. Gli occhi fanno fatica ad abituarsi nuovamente alla luce del sole, costretti come sono stati a scrutare una perenne penombra, rischiarata di tanto in tanto
Andando in vacanza in Giappone, è davvero impossibile resistere al fascino delle sale giochi locali, vere e proprie trappole per appassionati, capaci di fagocitar in un lampo migliaia e migliaia di Yen. Tra i cabinati più inclini alla rapina, svetta da anni quello caratterizzato da una coppia di tamburi tipici
Per gli amanti dell’horror, Clock Tower è da tempo un simbolo del genere, mai uscito ufficialmente fuori dal Giappone fino ad oggi. Clock Tower: Rewind è finalmente qui grazie alla cura di WayForward, che non solo ha riportato in vita il classico survival horror del 1995 ma lo ha arricchito
L’ambientazione cyberpunk conserva sempre il suo fascino a prescindere dalle modalità in cui viene proposta e SlavicPunk: Oldtimer ha attirato la mia attenzione per più di un motivo: l’essere ispirato al romanzo di Michał Gołkowski, lo stile di gameplay da twin stick shooter che ho sempre apprezzato e il suo team di sviluppo, Red Square
È passato molto tempo dall’ultima volta che abbiamo potuto indossare i nostri guantoni virtuali in un buon videogioco di boxe: l’ultimo che, probabilmente, verrà in mente in mente alla stragrande maggioranza dei player è Fight Night Champion, rilasciato nel 2011. E neanche la saga di UFC, che comunque ha sfornato
Ne ho spesi tanti, tanti, tanti di denari nei cabinati di Metal Slug, per non parlare delle versioni emulate disponibili sugli hardware casalinghi. In fondo la serie SNK è riuscita a farsi volere bene da subito, complice il suo stile grafico azzeccatissimo (che tra l’altro pare non invecchiare mai) ed
Hitman è, senza ombra di dubbio, una delle mie saghe videoludiche preferite. Una relazione quella con l’Agente 47 che va avanti sin dai tempi del primo capitolo uscito nel 2000 e che si è rinnovata regolarmente all’uscita di nuovi capitoli fino al più recente capolavoro della trilogia World of Assassination.
All’annuncio dell’ennesimo remastered, devo ammettere che io stesso alzai un sopracciglio. Che motivo c’è – mi chiedevo – di rimasterizzare un gioco PS4, quando di suo riesce già a garantire un dettaglio grafico eccellente ed un gameplay di primordine, ed essendo i titoli PS4 compatibili per girare su PS5? Specie
L’asia ha una tradizione horror fortissima, figlia di un folklore assolutamente affascinante che è stato capace di scardinare con successo i propri confini, finendo con il contaminare con successo anche gli incubi occidentali. Un plauso dimostrato anche dalle numerose pellicole, originali e remake, che nel tempo hanno finito per invadere
Quando si parla di zombie mi vengono in mentre tre grandi categorie, almeno a livello puramente cinematografico: il primo ricordo è legato alle pellicole di Romero, in cui i morti viventi erano utilizzati come specchio per criticare la società; ci sono poi declinazioni più caciarone, buone ad intrattenere a base
Rogue Flight di Truant Pixel è uno shooter su binari che porta i giocatori nello spazio per scontri adrenalici all’ultimo respiro in una miscela che combina il fascino visivo degli anime anni ’80 e ’90 di fantascienza (Patlabor e Neon Genesis Evangelion su tutti) con l’esperienza action che un Afterburner sotto
C’è vita oltre Nintendo quando si parla di platform, come dimostra il successo sottotraccia fatto registrare dall’ottimo Astro Bot, che è riuscito a mettere in luce ancor di più la passione che creativi ed utenza hanno nei confronti di questo genere. Un amore che, soprattutto relativamente alla scena indipendente, pare
Jackbox ci ha ormai abituato alle sue collezioni di giochi interattivi con uscite sempre più frequenti e, negli ultimi anni, con supporto a diverse lingue tra cui l’italiano. Vediamo insieme The Jackbox Survey Scramble, ultimo arrivato nella serie, che ci offre 4 giochi che si basano sui sondaggi. L’introduzione
Che qualcosa sia andato storto con lo sviluppo di Unknown 9: Awakening lo si intuisce andando un po’ a ritroso con le news sull’opera prima di Reflector Entertainment. Annunciato alla Gamescom del 2020, Unknown 9: Awakening doveva rappresentare il primo tassello di un progetto transmediale che si espandeva con un romanzo, un fumetto e addirittura un podcast. Scopri l’universo in
Esistono opere d’ingegno umane che, per quanto tacciate di mediocrità (concetto su cui, lungamente, si potrebbe discutere), riescono nel tempo a ritagliarsi uno zoccolo duro d’appassionati e fan sfegatati. Starship Troopers, film del 1997 diretto da Paul Verhoeven e liberamente tratto dal romanzo del 1959 Fanteria dello spazio di Robert
La Cina dei Tre Regni e Omega Force sono legati indissolubilmente da svariati anni. Come si può non pensare alla serie Dynasty Warriors quando si leggono questi due nomi affiancati, assieme a tutto il caos a base di button mashing e centinaia di nemici pronti ad essere falciati? C’è però
Tra Stellar Blade, Astral Chain e Phantom Blade confesso di essermi avvicinato ad Awaken: Astral Blade con davvero tanta confusione in testa, nonostante avessi già visto qualche video in rete. Il nuovo progetto figlio del China Hero Project promosso da Sony, difatti, non ha certo un nome che sprizza originalità
Con Shinnosuke Nohara ci conosciamo oramai da una ventina abbondante di anni, da quando ancora ero convinto di poter imparare il giapponese ed il mio vecchio insegnate (pace all’anima sua) usava i suoi manga per insegnarci a leggere l’hiragana. Un rapporto odio/amore, più per motivi di pura frustrazione linguistica che
Se siete ancora in dubbio sul prendere il nuovissimo Super Mario Party Jamboree, questa recensione vi chiarirà ogni dubbio. Di tutto di più Mario Party, non ho ragione? Sicuro non c’è bisogno di presentazioni, visto che la celebre saga, da più di 20 anni, garantisce divertimento ad un pubblico
Il concetto di videogame, da decadi, è semplicemente la trasposizione “elettronica” dell’idea di gioco: un’attività ricreativa con degli schemi logico-interattivi dalle meccaniche specifiche e dalle finalità altrettanto chiare. E, al contempo, il gioco può esser anche arte, in diversi modi e forme. Ma il concetto di gioco come forma d’arte
Casualità, fato oppure semplice fortuna, scegliete voi il termine che più preferite. Fatto sta che, a prescindere da come la si possa pensare, il successo riscosso da A Quiet Place era davvero difficile da pronosticare. In fondo, la pellicola scritta e diretta da John Krasinski (che, non me ne voglia,