Da Fireproof Games, giunge finalmente l’atteso titolo esclusivo per la realtà virtuale, e sì, sarà ancora un puzzle adventure per giocatore singolo, intenso ed atmosferico. Li avrete sicuramente conosciuti grazie alla serie mobile The Room, nonché il validissimo The Room VR, in quanto giochi che da sempre sono stati un
Vi siete mai soffermati a chiedervi quale possa essere il successo del retrogame e dell’emulazione in generale? Talvolta capita di pensarci e le risposte più comuni che potrebbero venirci in mente sono diverse; partendo dal senso di nostalgia e legame emotivo che riscoprire titoli legati alla nostra infanzia o adolescenza
Di questi tempi capita raramente che un trailer riesca a farmi venir voglia di tirare i soldi allo schermo. Fino a poco tempo fa attribuivo la colpa all’età che, dall’alto dei miei 32 anni, ha un po’ smorzato quell’entusiasmo tipico della gioventù. E all’esperienza: in sedici anni di onorata carriera
Steel Seed, l’ultima fatica del team italiano Storm in a Teacup, è un action-adventure in terza persona ambientato in un futuro oscuro dove l’umanità è sull’orlo dell’estinzione. Rivisto e supervisionato dallo scrittore vincitore del BAFTA Martin Korda, il gioco unisce esplorazione, combattimenti e narrazione in un mix ambizioso. Ma sarà
Nell’esistenza di ognuno di noi c’è sempre stata (o forse ci sarà) un’estate indimenticabile, una di quelle in grado di segnare per sempre, in maniera indelebile, la vita di coloro che avranno avuto la fortuna (o la sfiga, a seconda dei casi) di sperimentarla in prima persona. Un luogo neppure
In Forever Skies la Terra non è più il nostro pianeta: è un luogo tossico, decadente, invaso da una nebbia mortale che ha costretto l’umanità a rifugiarsi nello spazio. Nei panni di un ricercatore solitario, torni tra le rovine del mondo per cercare una cura capace di salvare la colonia
Il percorso di Croteam è sicuramente particolare, visto le tappe che ne hanno caratterizzato la crescita nel settore videoludico. Il primo ricordo non può che andare a quel Football Glory che, ai tempi dell’Amiga 500, fu l’origine di numerose polemiche, a causa di una smaccata somiglianza con un calcistico più
Ok, lo confesso, giocare a Wanderer: The Fragments of Fate mi ha fatto veramente arrabbiare. Anzi, maledettamente arrabbiare. D’altro canto, capita rimanere delusi da un gioco rotto, al punto tale da essere così totalmente ingiocabile da risultare pessimo sotto tutti i punti di vista. Ed in parte, questo è un
Il genere metroidvania sta vivendo una seconda giovinezza, con decine di titoli che ogni anno cercano di lasciare il segno tra mappe interconnesse, backtracking e abilità da sbloccare. In un panorama così affollato, distinguersi non è semplice — ma ULTROS ci riesce con una forza visiva e concettuale che lo
Coniglietti morbidi e tenerissimi, dalla coda a batuffolo e desiderosi di coccole, vere calamite per carezze e moine. Ecco, non è certo questo il caso di Rusty Rabbit, che pur avendo un leporide per protagonista, ha in Stamp quanto di più lontano ci possa essere da un clichè tanto comune
L’ultima volta che Bleach approdava con un suo titolo su console fissa era nell’ormai lontano 2011 con Soul Resurrecion, un’esclusiva PlayStation stile Hack and slash e con la sola modalità single player. Sebbene non fu accolto benissimo dalla critica videoludica, il gioco riuscì a conquistare uno spazio nel cuore dei
Lo scorso anno, WWE 2K24 ha rappresentato un importante passo in avanti per la serie sviluppata da Visual Concepts e pubblicata da 2K Games, offrendo un prodotto completo sotto ogni punto di vista e capace di saziare la fame di pro wrestling per mesi. Io stesso ci ho giocato fino
In un’industria videoludica sempre più complessa e competitiva, è un piacere vedere piccole realtà italiane conquistare la scena. È il caso di Caracal Games, team romano ormai navigato con all’attivo tre titoli e un quarto in arrivo. Parliamo di Star Overdrive, in uscita domani – 10 aprile – su Nintendo
Per un figlio degli anni ’70 come il sottoscritto, cresciuto a pane ed anime robotici della vecchia guardia, sarebbe idiota negare di non aver mai sognato di guidare un gigantesco robottone di metallo, anche solo per gridare a squarciagola Alabarda Spaziale senza timore di essere preso per pazzo. Viene logico,
Sempre di fretta, sempre di corsa, coerentemente in linea con la società attuale, che ci vuole perennemente in movimento, pronti a produrre e produrre ancora ed ancora. Una vita forsennata e scandita da ritmi ed orari precisi, che tendono ad incastrarsi e sovrapporsi come non mai, in un loop infinito
Giunge sempre, per un team di sviluppo, il momento di dimostrare di essere divenuto “grande”, l’occasione per far vedere alla platea videoludica di essere riusciti ad andare oltre i propri limiti, così da abbandonare una volta per tutte l’etichetta di novellini. Giusto per citare qualche nome recente, mi viene in
Dimenticatevi delle grandi epopee narrative: Shadow of the Orient fa quello che tanti platform 2D hanno fatto prima di lui, ovvero usare la trama come scusa per farci saltellare da una piattaforma all’altra. C’è il solito cattivone con i suoi tirapiedi, ci sono dei bambini da salvare e c’è Xiaolang,
L’orrore ha molte forme, capaci di spaziare dal marcatamente manifesto all’evanescente fuggevolezza del sottinteso. E tutto, se ben calibrato, riesce a spaventare, sia che al centro dei sussulti ci sia un oggetto, una persona, un luogo. O anche un regime politico, come la storia ci ha tristemente insegnato durante lo
Nonostante il manierismo la faccia quasi integralmente da padrone, ogni tanto il mondo dello sviluppo indipendente ci propone, tra coraggio e “follia”, prodotti di un indubbio valore sperimentale, concettuale ed anche meccanico. Ed è il caso di 33 Immortals, titolo action che strizza l’occhio agli mmorpg senza esserlo completamente, al
Non è difficile immaginare da dove Hazelight Studios abbia preso spunto per la loro ultima creazione collaborativa. Considerando la situazione odierna dove la IA fa man bassa di contenuto originale e lo rigenera senza il minimo sforzo, è semplice capire come siano arrivati a narrare una storia dove una grande
Quale modo migliore di testare un gioco, per vedere se vale davvero l’esborso richiesto, se non con una bella e succosa demo? Può capitare, però, che la scelta della porzione giocabile di simili prove sia quanto di più sbagliato ci possa essere e che, invece di invogliare all’acquisto compulsivo, possa
Koei Tecmo oramai ci ha davvero preso gusto, e come darle torto visto che in ballo ci sono tanti bei soldini. Già, perché l’essere riusciti ad attirare nuovi giocatori attorno ad alcuni dei suoi storici franchise squisitamente di nicchia, indubbiamente ha fatto molta gola alla casa nipponica. I risultati fatti
Ecco, sono davvero in difficoltà nell’aprire la recensione di Rendering Ranger: R2 [Rewind], perché farlo vuol dire tirare fuori per l’ennesima volta il mio amore e la mia stima incondizionata nei confronti di Manfred Trenz. Ve lo avrò già detto millemila volte come il mio io videoludico sia estremamente legato
“Finalmente!” Una parola che ho ripetuto più volte durante la campagna marketing di Assassin’s Creed Shadows. “Finalmente!” quando Ubisoft ha annunciato un capitolo ambientato in Giappone, all’epoca noto come Codename RED. “Finalmente!” quando il reveal ufficiale ha svelato il titolo definitivo, e “finalmente!” quando, meno di dieci giorni fa, ho