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Recensione NBA 2K Playgrounds 2

di: Ulell

Chi è nato negli anni 80 come il sottoscritto, ricorderà benissimo quelle sale giochi tutto fumo di sigaretta e suoni elettronici che tanto attiravano l’attenzione di noi bambini che giocavamo in piedi su sgabellini per vedere il display. E chi ha frequentato quei luoghi, a volte nascondigli di ben altri tipi di giochi, avrà vivi nella memoria i primi cabinati dedicati ai giochi di pallacanestro: ricordo benissimo che uno su tutti spopolava sugli altri NBA JamNBA 2K Playgrounds 2 cerca di riportare ai fasti le giocate fuori dalla realtà, in pieno stile arcade.

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Slam Dunk!

La schermata d’intro al gioco e’ semplice ed essenziale: dei semplici quadrati con all’interno immagini statiche ci porteranno a scegliere fra le modalità di gioco presenti: Esibizione, Campionato NB2K, Gara da 3 punti, Tutorial ed infine il marketplace dove acquistare le card dei giocatori. Il gioco consiste in un 2vs2 cestistico potenziato però da tiri speciali, alley-ooop spettacolari e bonus e malus che guadagneremo o subiremo giocando gli incontri.

Prima di cominciare la nostra prima partita ci verranno consegnate delle “bustine di figurine” virtuali che serviranno per sbloccare i nostri primi giocatori. Ognuno di questi giocatori partirà dal livello bronzo e, via via che ci giocheremo, aumenterà il suo potenziale. Per poter sbloccare gli altri giocatori del roster dovremo vincere le partite e guadagnare moneta del gioco con la quale comprare altre bustine dei giocatori o ancora di vestiti per personalizzarli o palloni speciali e così via. Ben 10 nuovi campi ben caratterizzati e ambientati nei luoghi più disparati del globo saranno messi a disposizione dei giocatori per sfidarsi nelle varie modalità.

Nell’esibizione faremo dei semplici match 2vs2 (con il nostro compagno che potrà essere un bot o un’altro amico online), mentre il cuore pulsante del gioco è sicuramente il campionato mondiale, dove sfideremo altri player sparsi nei 4 angoli terrestri per guadagnare denaro e soprattutto far crescere il nostro livello e quello dei nostri cestisti. Il tutorial è, purtroppo, una serie di schede fisse con illustrazioni minimal che ci mostreranno come effettuare i tiri semplici o le mosse più spettacolari.

3 Point!

Dal punto di vista del gameplay, le dinamiche seguiranno una sequela di “picchia l’avversario per recuperare la palla” per poi passare al “fai un passaggio all’altro compagno” e finire con un tiro o con una schiacciata o un alley-oop. Per tirare dovremo guardare una barra di caricamento che comparirà al momento della pressione del tasto dedicato: per far entrare il nostro tiro dovremo centrare la barra verde con la linea in movimento. Ovviamente più i nostri giocatori saranno capaci più sarà facile fare canestro.

Ad aggiungere pepe al gioco ci sono sicuramente i bonus e malus che sbloccheremo casualmente caricando una barra preposta grazie alle azioni e ai tiri spettacolari. Tra questi la maledizione sul tiro che impedirà ai nostri avversari di far canestro, ghiaccio sul cerchio o superforza che ci renderà immuni a qualsiasi contrasto. Il gameplay all’apparenza è semplice ma alla fine diventa quasi confusionario, ma farsi un auto passaggio dal tabellone per poi schiacciare come se non ci fosse un domani dà una strana sensazione di gioia.

Vincere le competizioni è importante perché solo grazie al denaro guadagnato sbloccheremo le bustine dei migliori player della NBA attuale e le leggende del passato. Per poter procurare queste ultime, inoltre, dovremo passare ore e ore su di un gioco alla lunga ripetitivo e sempre uguale, oppure buttare fuori i dindini e comprare subito tutte le bustine disponibili.

Grafica

Il gioco è colorato e vivace ed i personaggi superdeformed sono molto simpatici e vicini allo stile arcade di NBA 2K Playgrounds 2. Purtroppo i movimenti dei giocatori sono legnosi e a volte sembrano pattinare sul campo da gioco più che correrci sopra. I campi dei match sono disegnati molto bene e ben animati, anche se i personaggi alle spalle continueranno a fare quello che fanno anche se le vostre schiacciate faranno tremare la terra. La barra del tiro è molto grande ma a volte sarà difficile concentrarsi su di essa quando si sta cercando di far arrivare un alley-oop a degna conclusione.  Per fortuna non ci saranno mai tentennamenti o perdite di framerate, tearing o altro durante le pur concitate partite.

Conclusione

NBA 2K Playgrounds 2 mi lascia con sentimenti contrastanti. Da un lato i match sono frenetici e divertenti, con continui cambi di fronte e tiri spettacolari che fanno tanto anni 80, dall’altro, data la rapidità delle partite e il sistema pay to win per avere le carte migliori, questo gioco mi ricorda più tanto quelli per smartphone, luogo che forse era il suo miglior canale di approdo.