Recensione Metroid Prime: Federation Force
di: Marco LicandroMetroid Prime: Federation Force è il titolo dello spin-off annunciato all’E3 dell’altr’anno, che vedrà il giocatore impersonarsi in un marine della Federazione Galattica durante le varie missioni contro i Pirati Spaziali. Basterà il nome della celebre saga Nintendo a rendere lo spin-off un successo?
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Un Metroid che non è un Metroid
Diciamocelo subito. I fan della serie si sono indignati, per usare una parola cordiale, quando hanno saputo di questo spin-off. Non è la prima volta che Nintendo sforna degli spin-off che offrano un gameplay diverso dall’originale, sfruttando l’allaccio con una serie più grande ed amata. In questo caso il gameplay è più che diverso, e le somiglianze con la serie principale sembrano forzate, vuoi per non utilizzare l’eroina Samus, vuoi per lo stile sparatutto in prima persona, vuoi per lo stile deformed dei personaggi, i collegamenti a Metroid sono principalmente dovuti all’universo in cui è ambientato, ai nemici ed alla federazione, ma se questo sarà sufficiente dovrete deciderlo voi.
Dentro al mech
Da Marine della Federazione, dovremo quindi viaggiare per diversi pianeti: Excelion, Bion e Talvania, ognuno di essi caratterizzato da un’ambientazione differente, quali paesaggi innevati, desertici e gassosi, che ci terranno impegnati ed offriranno varietà grazie alle trenta missioni di cui è composta la campagna. Le missioni consisteranno sostanzialmente nell’esplorare l’area assegnataci completando l’obiettivo, solitamente un recupero o distruzione di oggetti, spazzando via i nemici che troveremo lungo la strada, risolvendo mini puzzle ambientali e combattendo contro uno o più boss.
Le sensazioni provate all’interno dei Mech ricordano le meccaniche di Titanfall e, grazie al 3D, la sensazione data dalla realtà virtuale, grazie ad una grafica curata sia come modelli poligonali che come effetto tridimensionale che ci faranno sentire protetti dentro le fredde pareti del nostro robottone d’acciaio.
Aprite il fuoco
Muoversi sarà possibile grazie all’analogico sinistro, ma sono le dinamiche di attacco che fanno sorgere qualche dubbio. Sarà possibile lockare un nemico tenendo premuto il tasto L, azione che farà in modo che il nostro mech si muova attorno all’obiettivo, ma nel momento dell’aprire il fuoco, un semplice lock sul nemico non basta. È per questo che il tasto R ci servirà per muovere la visuale, sia quella libera che la visuale lockata (utile per sparare con precisione). A questo proposito il titolo ci propone due varianti, una utilizzando il giroscopio, a mio parere la più efficace e precisa, ed una utilizzando il c-stick, che rappresenta l’unica variante al dover mirare muovendo le mani. Il dubbio sorge nel momento in cui i proprietari di un Nintendo 3DS non-New si ritroveranno a mancare l’indispensabile 3D super stabile, tecnologia installata nell’ultima versione della portatile Nintendo che traccerà i movimenti del volto così da mantenere l’effetto tridimensionale senza sbalzi, e che quindi potrebbe danneggiare l’esperienza in maniera abbastanza significativa, salvo disattivare il 3D, e saremmo quindi punto e da capo.
Multi si, solo meh.
Particolarità del titolo è quella di sfruttare una connessione locale o internet per giocare con amici e sconosciuti online, fino a quattro giocatori per missione, caratteristica che rende le missioni divertenti e sempre nuove, anche se ripetute all’infinito (Destiny vi dice niente?). Giocare in multi regala quindi quella marcia in più al titolo, che altrimenti risulterebbe particolarmente vuoto e privo di mordente, nonché più difficile per via delle missioni e dei boss appositamente studiate per essere giocate in quattro giocatori. Purtroppo, dai test effettuati, le connessioni non sono sempre le migliori, e le partite non sembrano sprecarsi, riducendo così il numero dei giocatori per missione e assistendo a svariate disconnessioni per partita. Altra modalità di nota è la Blast Ball, sostanzialmente un clone (fatto male, aggiungerei) di Rocket League con i Mech, dove neanche a dirlo dovremo sparare ad una palla per farla giungere nella rete avversaria,. Questo interamente in un campo minuscolo, una rete che attrae la palla non appena vi si avvicina, ed il tutto adornato dalla continua necessità di cambiare visuale, che utilizzando la modalità giroscopio vi farà solo venire le convulsioni.
Conclusione
Metroid Prime: Federation Force è uno spin-off che ha poco della serie di Metroid, ma che tuttavia si ritaglia la sua fetta nella categoria multiplayer per Nintendo 3DS. Da giocare in singolo è altamente sconsigliato e noioso, perdendo completamente del fascino che offre giocato in multi. La possibilità di giocare in locale tramite la funzionalità Download 3DS permette poi di condividere il divertimento anche con gli amici che non hanno comprato la cartuccia, perciò non avrete scuse. Si poteva fare a meno della modalità Blast Ball, ma essendo comunque un di più, a caval donato non si guarda in bocca. Consigliato, ma non aspettatevi un capolavoro.