Recensione L’allegra combriccola di Madagascar torna su console
Il terzo capitolo della serie è già stato accolto positivamente dalla critica cinematografica e ora approda su console. L'allegra combriccola ed i pinguini hanno ancora simpatia da vendere, non c'è bisogno di scomodare il WWF, anche la DreamWorks sa bene che le proprie creature sono in grado di guardarsi le spalle da sole e, paradossalmente, a volte si ha l'impressione che siano loro a mandare avanti la baracca. Dunque sorge spontaneo chiedersi: “saranno riusciti a farsi onore anche sulla nostra console?”
di: king_lizardBene, dando per scontato che voi abbiate dei figli, oppure dei nipoti in procinto di compiere gli anni o che siate inspiegabilmente in trip da ingestione di peyote, parliamo dell’ultima trasposizione videoludica dell’ormai celebre brand di Madagascar. Il terzo capitolo della serie è già stato accolto positivamente dalla critica cinematografica, pur riconoscendo qualche piccola falla nella sceneggiatura ed una resa grafica non proprio ottimale. Se da un lato il comparto 3D, o più in generale l’animazione, richiede qualcosina in più, dall’altro bisogna riconoscere che l’allegra combriccola ed i pinguini hanno ancora simpatia da vendere. Non c’è bisogno di scomodare il WWF, anche la DreamWorks sa bene che le proprie creature sono in grado di guardarsi le spalle da sole e, paradossalmente, a volte si ha l’impressione che siano loro a mandare avanti la baracca. Dunque sorge spontaneo chiedersi: “saranno riusciti a farsi onore anche sulla nostra console?”
Sulla scia di Moira Orfei
Il gioco riprende fedelmente la storia del film e probabilmente i vostri bambini sapranno esporla meglio di me. Dopo le peripezie in Africa, Alex, Marty, Gloria e Melman decidono di far ritorno a New York per raggiungere il loro amato zoo, ma anche stavolta il viaggio non va come previsto. Una volta sbarcati a Montecarlo, scopriranno di essere i più ricercati d’Europa e di avere alle calcagna la terribile Dubois, un capitano della polizia decisa a catturarli, ma riusciranno a trovare riparo su un treno di animali circensi. Da semplici animali da esposizione a star del circo, il gruppo attraverserà le capitali d’Europa nella speranza di farsi strada verso casa e sarà compito dei nostri figli portare a termine quest’avventura. Sfruttando questo canovaccio, il titolo presenta tre modalità principali e la classica sezione Extra in cui è possibile visualizzare contenuti sbloccabili. Sta a noi decidere se cimentarci nella storia, svolgere semplicemente piccole missioni o divertirsi con una serie di mini-giochi da circo. Nella campagna principale, l’impatto visivo con i personaggi, le ambientazioni e tutto ciò di cui si compone il comparto grafico sarà brutale, al punto che desidererete cavarvi gli occhi dalle orbita. È chiaro che un gioco ispirato ad un film d’animazione debba rispecchiare lo spirito dell’opera cinematografica, per cui è inutile fare sfoggio di chi sa quale capolavoro, ma non stiamo forse esagerando? Gli scenari sono completamente aridi e carenti di dettagli ed il massimo a cui potrete aspirare sarà osservare i bordi delle tegole che compongono i tetti delle abitazioni, mentre i sapiens che popolano le strade ricordano in tutto e per tutto gli avatar della Wii. Per i personaggi principali della storia è stato fatto poco meglio, infatti ad un aspetto appena sufficiente si contrappongono delle animazioni aberranti, tali da rendere gli animali a quattro zampe agili come dei cavallucci di legno. Ovviamente il tutto si traduce sul piano della giocabilità in movimenti lenti e frustranti che aumentano di pari passo con la mole dell’animale interpretato, dunque vi lascio immaginare il piacere di pilotare Melman! L’impatto ambientale delle bestiole è pressoché pari a zero, infatti non potrete interagire con l’ambiente, tanto meno importunare fisicamente i sapiens, ad eccezione dei punti indicati dal gioco. Insomma, guardare Gloria saltellare con tutta la sua “leggerezza” su sedie, tavolini e bancarelle senza che queste accusino il minimo contraccolpo è irreale e inaccettabile.
Raccolta differenziata
Durante l’avventura avrete modo di saggiare le abilità di ciascun componente, anche perchè tutte le missioni vedono impegnati due dei quattro animali che potrete pilotare individualmente a fasi alterne o con l’aiuto di un altro giocatore. L’esperienza condivisa, purtroppo, non migliora il divertimento visto che l’intera campagna consiste nel collezionare decine e decine di oggetti identici sparsi in scenari poco convincenti, evitando gli accalappia animali e mimetizzandosi tra gli umani con un semplice paio di occhiali da sole. Se i nostri bambini devono raccogliere cose messe in disordine, tanto vale fargli mettere a posto la cameretta unendo l’utile al “dilettevole”. Tra una raccolta differenziata e l’altra, ci sarà un mini gioco, non necessariamente più divertente del resto, in cui i due personaggi potranno sfidarsi amichevolmente nel totalizzare più punti, ma anche in questo caso finirete col fare sempre la stessa cosa. Se avete intenzione di cambiare aria, tanto vale dedicarsi alla sezione del circo dove potrete sfidarvi in giochini meno frustranti, la cui difficoltà andrà ad aumentare di tappa in tappa. Tutto sommato è ben riuscita e colorata sebbene sia abbastanza semplice per un pubblico adulto, ma bastava un’applicazione per cellulari e tablet anziché corredarla di una campagna inutilmente lunga e noiosa. Nemmeno le simpatiche battute dei nostri beniamini riusciranno a risollevarci il morale, zavorrate da una musica di sottofondo completamente anonima e da quelle quattro frasi in loop urlate dagli umani ogniqualvolta gli passate di fianco. Terribile.
Altro che “Most Wanted”!
I veri ricercati dalla polizia dovrebbero essere coloro che distribuiscono e vendono questo gioco come un titolo per le nuove piattaforme, quando in realtà siamo agli albori della programmazione tridimensionale. Pare quasi che abbiano rimediato all’ultimo minuto, lanciando sul mercato un prodotto che probabilmente anche loro reputano scadente. Madagascar 3: Europe’s Most Wanted prende i difetti evidenziati nel film d’animazione ed è capace di fare di peggio, tanto che rigiocherei volentieri al Re Leone su Sega Mega Drive anziché affrontare anche solo un livello di questo gioco. Se state pensando ad un regalo, cambiate rotta. Poveri animaletti, che destino infausto…