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Recensione La tela del ragno avvolge l’intera Manhattan in The Amazing Spiderman

L'ultima creazione Beenox risulta piuttosto divertente e piacevole. Non è esente da difetti, questo è certo, ma The Amazing Spiderman si rivela un tie-in riuscito, seppur non troppo originale. Se siete amanti dell'universo dell'Uomo Ragno, aggiungete pure un mezzo punto al voto finale e concedetegli una chance.

di: Giorgio "Nadim" Catania

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Il nostro amichevole Spiderman di quartiere conosce bene questa verità. E, a quanto pare, la conoscono anche i ragazzi di Beenox, software house che da anni si occupa della produzione dei videogiochi dedicati a lui. Sfornando prima il meritevole e alternativo Shattered Dimensions, poi l’anonimo e monotono Edge of Time, ed ora l’immancabile tie-in dedicato alla pellicola hollywoodiana uscita a inizio mese nelle sale, The Amazing Spiderman.
Molti sentendo il termine tie-in si saranno immediatamente spaventati, consci che questo genere di titoli si rivela spesso scadente. Specialmente quando per protagonisti vi sono i supereroi, poco importa da che universo provengano, se quello Marvel o quello DC Comics. Batman, con Arkham Asylum e Arkham City è riuscito a spezzare questo sortilegio, ricevendo il plauso di critica e pubblico e settando nuovi standard per il genere.
E a Spiderman che sorte è toccata? È riuscito a volare in alto con le sue ragnatele, spiccando sulla massa, o è precipitato verso il limbo delle produzioni mediocri, com’è tipico di molti tie-in?

Nessuna tregua per gli eroi

Senza fare alcuna fastidiosa rivelazione, vi basti sapere che gli eventi del videogioco sono successivi a quelli narrati nel film. Con un Peter Parker che, anziché doversela vedere con i cambiamenti genetici del proprio corpo e un nemico troppo viscido, avrà a che fare con numerosi avversari, che spaziano tra soldati, mutanti e robot. In un ampio scenario newyorkese inizialmente radioso, ma che ben presto avrà più le sembianze di un devastato campo di battaglia. Una trama nel complesso articolata ma interessante, dalle atmosfere leggere in alcuni momenti, cupe in tanti altri, capace di regalare qualche bel colpo di scena, specialmente nelle fasi finali. Sebbene alcune trovate possano risultare un po’ esagerate, specialmente con la comparsa degli immensi ma spettacolari boss – capaci di distruggere interi quartieri in pochi istanti. La cosa che però dà fastidio in tutto ciò è il doppiaggio. Nonostante sia totalmente in italiano e la qualità non sia cattiva, può risultare irritante dover sentire le voci dei protagonisti totalmente differenti da quelle udite al cinema. Nulla di drammatico, visto che dopo un po’ ci si fa l’abitudine, ma sarebbe stato meglio mantenere i doppiatori originali – e rendere l’Uomo Ragno meno chiacchierone.Immagine di gioco
Ad ogni modo lo stile che permea l’intera produzione ricorda un po’ quella di un altro titolo, il già citato Batman: Arkham City – di cui oltretutto c’è un simpatico richiamo a inizio gioco. Non solo per l’ambientazione, la storia e la caratterizzazione dei personaggi, ma anche per il puro gameplay. The Amazing Spiderman infatti è caratterizzato da due stili di gioco: quello esplorativo, in cui l’Uomo Ragno si dondola tra i grattacieli alla ricerca delle missioni principali, di quelle secondarie e dei numerosi collezionabili, e quello dedicato al combattimento, in cui si alternano fasi puramente action ad altre prettamente stealth.
E proprio durante tali momenti le similitudini con il titolo targato Rocksteady Studios vengono prepotentemente a galla. Fintanto che il nostro supereroe è circondato dai nemici, infatti, non solo dovrà preoccuparsi di attaccarli tutti ad uno ad uno, ma allo stesso tempo dovrà evitare gli attacchi sferrati dagli stessi, contrattaccando con il giusto tempismo o lanciandogli contro salvifiche ragnatele. Il giocatore potrà fare tutto ciò premendo al momento opportuno i vari pulsanti del controller, dalla mappatura davvero simile a quella apprezzata in Arkham City, per un risultato generale che risulta sì buono e divertente, ma non particolarmente originale e – almeno nelle primissime fasi – non troppo semplice da gestire. Stessa cosa dicasi per i momenti stealth: l’Uomo Ragno può arrampicarsi silenziosamente sulle pareti per muoversi indisturbato, senza farsi scoprire, e poi stendere gli avversari nelle vicinanze con semplici e rapide mosse, facendo attenzione a non essere individuato. Proprio come nelle fasi predatorie già vissute con Batman.
Con il passare del tempo si potranno inoltre acquisire, con l’esperienza ottenuta e punti speciali guadagnati, numerose nuove mosse e abilità, passive o attive, che andranno a potenziare il protagonista. Come avviene in molti giochi di ruolo e, ovviamente, in Batman: Arkham City.

Una città piena di vita… e mostri!

Girando per la città il giocatore si imbatterà in numerosi incarichi secondari. Appartenenti a categorie differenti: ce ne sono alcune legate a semplici sfide da superare, altre in cui bisogna aiutare i poliziotti a fermare i criminali, altre in cui il compito sarà fare scatti fotografici in particolari aree… nulla di eclatante, alcune spesso si ripeteranno fino alla nausea, ma comunque la loro quantità è grande e si potrà scegliere sempre con totale libertà cosa fare e in che ordine. Immagine di giocoA tutto questo si aggiungono alcune missioni extra ben più articolate, capaci di regalare ore di gioco aggiuntive, qualche brivido in più e maggior spessore ad alcuni antagonisti storici dell’Uomo Ragno.
In altre parole il risultato finale è molto buono, anche se la monotonia alla lunga potrebbe comunque farsi viva. Ma a scacciarla potrebbero pensarci le centinaia di collezionabili presenti nella mappa, fumetti che una volta raccolti in quantità industriali sbloccheranno delle versioni digitali dei primi numeri di Spiderman, sfortunatamente presenti solo in lingua originale.
Il titolo grazie a tali trovate diventa molto più longevo, permettendo di divertirsi e volteggiare tra i grattacieli per ore e ore.

Tra ragnatele e mutanti

The Amazing Spiderman si rivela un gioco divertente. Supportato da un comparto grafico di qualità, seppur non eccezionale: ai piacevoli ambienti all’aperto si alternano quelli interni un po’ più spogli; ai personaggi principali dai modelli poligonali ricchi e dettagliati, i modelli di quelli secondari meno precisi; alle ottime animazioni del protagonista, quelle di nemici talvolta ingessati. Ad ogni caso il colpo d’occhio rimane piuttosto buono, dimostrando una certa capacità da parte degli sviluppatori di Beenox. Ragazzi che, dopo il passo falso di Edge of Time, si sono ottimamente ripresi, proponendo un tie-in di spessore. Non perfetto, ma di certo divertente.
Una cosa rara di questi tempi, che riesce una volta ogni tanto. Ma che è riuscita con Batman e ora, appunto, con Spiderman. Che la maledizione che alleggiava sui videogiochi dei supereroi stia lentamente scomparendo? Qui a Console-Tribe pensiamo di sì, e speriamo di aver conferme anche in futuro.
Intanto vi suggeriamo di dare una chance a The Amazing Spiderman, specialmente se vi piace il protagonista e avete apprezzato l’ultimo film. Potreste rimanerne piacevolmente sorpresi.