Recensione Kingdom Hearts HD II.8: Final Chapter Prologue
di: Luca SaatiFinalmente ci siamo, lo abbiamo aspettato per anni ma finalmente Kingdom Hearts III sarà il prossimo capitolo della saga. Per l’uscita di Kingdom Hearts III ci vorrà ancora un bel po’, ma intanto Square Enix sa come farci ingannare l’attesa con il lancio di un’ultima raccolta contenente gli ultimi tasselli del complesso arco narrativo della serie. Cosi dopo l’uscita su PS3 di Kingdom Hearts HD 1.5 e 2.5 (in arrivo prossimamente anche su PS4 in un unico cofanetto) ecco arrivare nei negozi Kingdom Hearts HD II.8: Final Chapter Prologue. Scopriamo il contenuto di questa raccolta analizzando singolarmente i tre prodotti.
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Kingdom Hearts: Dream Drop Distance
Uscito originariamente su 3DS, Kingdom Hearts: Dream Drop Distance si inserisce nella timeline ufficiale della serie poco prima del terzo capitolo e vede Sora e Riku impegnati nell’apprendistato per diventare Maestri del Keyblade e prepararsi così all’eventuale ritorno di Xehanort. Il loro percorso prevede la chiusura di sette serrature dei mondi dormienti permettendo loro di esplorare mondi inediti e incontrare i personaggi di The Worlds Ends with You, titolo di Square Enix uscito nel 2009 su DS, che prendono il posto di quelli di Final Fantasy.
Piuttosto che un remastered, ci troviamo dinanzi a un vero e proprio remake. Square Enix infatti non si è limitata a prendere il gioco originale e dargli una lucidata al comparto grafico, ma ha anche apportato una serie di migliorie al gameplay del gioco. I modelli poligonali dei personaggi e gli ambienti sono molto dettagliati, i colori e gli effetti particellari rendono l’azione su schermo davvero splendida. Per farla breve da un punto di vista prettamente grafico sembra di non ritrovarsi dinanzi a un gioco uscito originariamente su 3DS.
Grazie alla presenza del secondo stick analogico anche i combattimenti ne traggono giovamento, la telecamera fa ancora le bizze in qualche sporadica occasione, tuttavia i miglioramenti sono evidenti sin da subito. I controlli inoltre sono stati adattati molto bene al pad di PS4 visto che qui è assente il secondo schermo della console portatile di Nintendo sfruttando ad esempio il touch pad per accarezzare gli spiriti.
La dinamica della caduta, una delle caratteristiche che rendevano Kingdom Hearts: Dream Drop Distance un titolo mordi e fuggi adatto alla portabilità, è stata rivista. In pratica nel gioco originale si passava da Sora a Riku, o viceversa, allo scadere di un timer indicato da un’apposita barra che vedeva il personaggio controllato cadere in un profondo sonno così da lasciar spazio all’avventura dell’altro. Nel gioco originale su 3DS la barra si consumava a gran velocità proprio per adattarsi alla tipica fruizione da console portatile che consiste solitamente in sessioni di gioco più brevi, mentre nella versione per PS4 il timer è stato rallentato moltissimo così da adattarsi a sessioni più prolungate perfette su una console casalinga.
Per il resto Kingdom Hearts: Dream Drop Distance è l’ottimo gioco che tutti ricorderanno. Ritorna quindi il fluimoto che rende gli spostamenti e i combattimenti estremamente dinamici, e gli Spiriti, piccole creature che accompagneranno i due protagonisti che potranno essere creati o assoldati durante l’avventura donando al gioco lo stile “Gotta Catch ‘Em All” tipico dei giochi Pokémon.
Kingdom Hearts 0.2 Birth by Sleep -A fragmentary passage-
Kingdom Hearts 0.2 Birth by Sleep -A fragmentary passage- è sicuramente il prodotto più interessante incluso in questa raccolta in quanto possiamo considerarlo una specie di demo tecnica in vista del terzo capitolo. Il gioco sfrutta infatti l’Unreal Engine 4, lo stesso motore di Kingdom Hearts III e alcuni degli elementi che probabilmente troveremo nel gioco come ad esempio la personalizzazione estetica.
La storia riprende il finale di Kingdom Hearts: Birth by Sleep e vede Aqua, maestra del Keyblade, imprigionata nel Regno dell’Oscurità, luogo da cui vuole scappare per poter così ritrovare i suoi amici Terra e Ventus, gli altri due protagonisti del videogioco uscito originariamente su PSP. Nonostante gli eventi prendono luogo appena dopo Birth by Sleep, ben presto vi renderete conto che -A fragmentary passage- è a tutti gli effetti un prologo di Kingdom Hearts III anche dal punto di vista narrativo e non solo da quello del gameplay e del comparto tecnico. Non vogliamo anticiparvi altro sul plot, ci limitiamo a dirvi che vi terrà impegnati per circa 3 ore e che la storia è molto bella e interessante grazie all’introspezione sul personaggio di Aqua.
Il sistema di combattimento è una summa di quanto visto tra capitoli principali e spin-off della saga. Ritorna la barra per lanciare gli incantesimi e il Focus che permette di sparare ai bersagli evidenziati. I due sistemi sono affiancati dai comandi situazionali, fusione tra i comandi di reazione di Kingdom Hearts III e gli stili di comanti di Birth by Sleep, che permettono di sfruttare una serie di attacchi speciali che variano in base al proprio stile di gioco. Il risultato è un combat system dinamico, veloce, frenetico e altamente spettacolare. Se questo è solo un assaggio di quello che Kingdom Hearts III offrirà una volta uscito nei negozi, noi non vediamo l’ora di metterci le mani sopra. Ci auguriamo solo che il team di sviluppo aggiusti la telecamera che talvolta impazzisce.
Anche sul fronte tecnico il gioco ci ha convinto pienamente, grazie all’Unreal Engine 4 i modelli poligonali e i mondi di gioco sono ricchi di dettagli e molto curati vantando inoltre una cura artistica di primo piano. Il numero di nemici su schermo è davvero notevole e gli effetti particellari sono davvero incredibili. L’unico neo di un comparto grafico e tecnico davvero bello riguarda qualche calo di frame rate nelle situazioni più concitate.
Kingdom Hearts X Back Cover
A chiudere troviamo Kingdom Hearts X Back Cover che racchiude in circa un’ora i filmati in computer grafica del browser game poi tramutatosi in un gioco mobile. Il “film” racconta della prima guerra del Keyblade ambientata mille anni prima dell’avventura di Sora e compagni. L’impatto visivo è buono pur non potento competere con le recenti produzioni cinematografiche di Square Enix, la storia e le animazioni sono ben fatte così come la recitazione. Si tratta sicuramente di una piacevole aggiunta che racconta qualcosa che finora abbiamo solo sentito nominare e aiuta a dare un po’ di contesto alla guerra del Keyblade.
Commento finale
Kingdom Hearts HD II.8: Final Chapter Prologue si è rivelata una raccolta necessaria e davvero ben realizzata. Dream Drop Distance, finora confinato solo su 3DS, è disponibile finalmente in italiano (la versione originale era solo in inglese) e si presenta più come un remake vero e proprio piuttosto che come un remastered grazie a numerose migliorie tecniche e di gameplay che hanno reso l’esperienza più adatta a una console casalinga. Back Cover fa luce su avvenimenti finora sentiti solo nominare. -A fragmentary passage- infine è un titolo che, nonostante la sua scarsa longevità, vale da solo il prezzo di biglietto ed è capace di creare ulteriore hype in vista di Kingdom Hearts III.