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Recensione Just Dance 2018

di: Federico Lelli

La tenacia paga. Lo sa benissimo Ubisoft che ha continuato a spingere il suo titolo di ballo Just Dance e a consolidare la fanbase per diversi anni tanto da farlo diventare un prodotto con uscita annuale, oggi parliamo dell’ultimo uscito: Just Dance 2018.

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Basta ballare

Arrivati al nono capitolo della serie sembra quasi superfluo spiegare cos’è Just Dance 2018 al grande pubblico che ormai è abituato a vedere i suoi colorati video dovunque. Il gioco è infatti una collezione di video musicali ipersaturi dove uno o più ballerini ci illustrano una coreografia da seguire a specchio; il metodo di controllo può cambiare in base alla console e va dall’applicazione sul telefono (che sfrutta i sensori di movimento del nostro smartphone), ai mote di Nintendo da tenere rigorosamente sul braccio destro, fino alla PS camera e al Kinect per Playstation 4 e Xbox One che rilevano invece l’intero corpo automaticamente.

Qualunque sia il modo che abbiamo scelto per interagire con la macchina, la serie di Just Dance non è mai stata famosa per la rigidità (o per la risposta accurata) degli input, anzi ha sempre voluto premiare l’immediatezza e il coinvolgimento di tutti i partecipanti, con l’unico obiettivo di muoversi e divertirsi grazie alle musiche e ai balli scatenati.

Just Dance 2018 come i predecessori da questo punto di vista di certo non delude: party game nell’anima, mette subito di buon umore tutti i partecipanti e li invoglia a muoversi, grazie ad un menù semplice, colorato e pieno di musica. Evase le pratiche della selezione del brano, che possono anche essere evitate usando una delle tante playlist o la selezione casuale, e della scelta del ballerino da seguire non dobbiamo aspettare molto per metterci in gioco e sudare.

L’interfaccia che troviamo durante la canzone ha tutto quello che ci serve (in certi casi anche troppo, ma possiamo scegliere nelle opzioni cosa nascondere) per capire cosa stiamo facendo e cosa dobbiamo fare con la lista dei prossimi passi in arrivo, le coreografie sono sempre molto curate e divertenti anche solo da guardare, almeno le prime volte.

Una playlist speciale chiamata Kids raccoglie tutte le canzoni dedicate ai bambini, con annessa una modalità che va avanti all’infinito che farà probabilmente la gioia di molti genitori; per i più grandi invece oltre alla selezione locale c’è il World Dance Floor che ci offre la possibilità di ballare online insieme a tanti altri giocatori, la selezione qui è spesso limitata ad una votazione tra due brani ma l’idea di mettersi in gioco a livello mondiale è interessante e le informazioni che compaiono sugli altri giocatori insieme alle classifiche sono presentate in maniera molto interessante aumentando il coinvolgimento.

Vera chicca del gioco è però il Just Dance Unlimited, introdotto ormai nella versione di due anni fa e in continua crescita: si tratta di un servizio a pagamento (in prova gratuita per i primi 3 mesi con l’acquisto del gioco) che contiene al suo interno molte tracce storiche dei vecchi episodi e diversi brani esclusivi da recuperare comodamente in streaming.
Grazie a Just Dance Unlimited la playlist già imponente e molto variegata di 41 brani supera ampiamente le 300 canzoni rendendo il titolo un must-have per ogni party danzante che si rispetti.

Muoviti, muoviti

Just Dance 2018 è un capitolo di mantenimento che non ha niente di nuovo (anzi, perde ufficialmente i mashup tra le altre cose) ma che lavora più sui contenuti e sul prodotto in generale per offrire un pacchetto ottimo per una serata di svago con gli amici. Gli unici che forse potrebbero avere qualche dubbio sull’acquisto sono i possessori di una versione precedente (2016 o 2017), visto che anche loro hanno la possibilità di rinnovare Just Dance Unlimited, vedranno probabilmente molte delle coreografie del 2018 all’interno del servizio nel corso dei prossimi mesi.