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Recensione Invizimals: Gli Invicibili

Giusto un anno fa, recensendo la prima apparizione della saga su PS Vita, davo virtualmente appuntamento al prossimo episodio per vedere se gli spagnoli di Novarama sarebbero stati capaci di limare in maniera percettibile i difetti della loro creatura. E puntuale, quasi come avessero volto accontentare le mie profetiche parole, Invizimals: Gli Invicibili è da poco approdato sulla piccola di casa Sony: ma oltre ad accontentarmi temporalmente, gli sviluppatori iberici saranno riusciti ad assecondarmi anche a livello realizzativo?

di: Simone Cantini

Giusto un anno fa, recensendo la prima apparizione della saga su PS Vita, davo virtualmente appuntamento al prossimo episodio per vedere se gli spagnoli di Novarama sarebbero stati capaci di limare in maniera percettibile i difetti della loro creatura. E puntuale, quasi come avessero volto accontentare le mie profetiche parole, Invizimals: Gli Invicibili è da poco approdato sulla piccola di casa Sony: ma oltre ad accontentarmi temporalmente, gli sviluppatori iberici saranno riusciti ad assecondarmi anche a livello realizzativo?

Alleanza in pericolo

Dato che si tratta di una serie basata su di universo ben definito, non stupisce ritrovare anche in questo inedito capitolo i protagonisti di sempre. Tornano quindi i vari membri dell’Alleanza che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni: KeniJasmineHiro e tutti gli altri ci accoglieranno non appena intrapresa l’immancabile campagna single player, anche stavolta caratterizzata da una realizzazione live action decisamente ben confezionata. Ovviamente, fedele al suo passato, la narrazione non brilla per complessità e colpi di scena, ma grazie ad una messa in scena comunque convincente e ricca di ironia non mancherà di intrattenere per tutta la sua durata. In soldoni dovremo far nuovamente fronte alla minaccia rappresentata da Black e dai suoi Xtractor che, dopo esser stati sconfitti nel precedente capitolo, sono tornati più agguerriti che mai a minacciare l’Alleanza, riuscendo a conquistarne la base e a rapire il buon Kenichi. Toccherà a noi, nei panni di una nuova recluta, riuscire a riportare tutto alla normalità, ovviamente catturando e impiegando in combattimenti gli Invizimals, il cui numero è ovviamente aumentato in questo Gli Invincibili.

Fedeli alla linea

Magari non sarà un franchise plurimilionario, capace di scalfire anche solo minimamente lo strapotere dei mostri tascabili più famosi al mondo, ma non per questo i ragazzi di Novarama hanno evitato di rendere immediatamente riconoscibile la loro creazione, riuscendo a fornire agli Invizimals una propria identità. L’unico punto di contatto con il bestseller di casa Nintendo è dato dalla presenza di bizzarre creature lottatrici, mentre per quanto concerne l’ossatura principale e le meccaniche di gioco, lo studio spagnolo è riuscito a creare un proprio stile ludico che non ha mancato di riproporre anche in Invizimals: Gli Invincibili. Quindi, se avete già giocato al precedente L’Alleanza, vi basteranno pochi minuti per prendere confidenza con i controlli e le varie opzioni di gioco. Per tutti gli altri, visto che sono un inguaribile fannullone, vi rimando alla precedente recensione per i dettagli del caso…
La più importante ed interessante novità inserita in questa nuova iterazione, sia in ottica di portabilità che comodità, è rappresentata dall’abbandono delle carte AR, adesso non più necessarie per partecipare ai minigiochi in realtà aumentata. Basterà una superficie sufficientemente colorata e molto ben illuminata, sia verticale che orizzontale, per calarci virtualmente all’interno del mondo degli Invizimals e prendere parte a numerose attività tutte ben congeniate e divertenti. Sia che si tratti di catturare la creatura di turno, che di rimettere in sesto un Xtractor sconftto, oppure di recuperare risorse all’interno di alcuni labirinti virtuali, Novarama ha dimostrato di avere un più che sufficiente parco di idee da mettere in campo. Fattore più importante e decisamente da non sottovalutare, è costituito dal fatto che il team è riuscito ad evitare una fastidiosa sensazione di déjà vu, proponendo una serie di interazioni inedite che evitano di ricalcare pedissequamente quanto visto in passato. Nessuna novità, invece, ha investito le meccaniche di lotta e potenziamento degli Invizimals, sebbene sia lecito evidenziare un lieve innalzamento della difficoltà complessiva, capace di metterci in difficoltà sin dalle prime battute, a meno di non essersi prima lanciati nel grinding selvaggio. Ovviamente non mancherà tutta una serie di nuovi Vector (i power up utilizzabili in battaglia), oltre all’inserimento di alcune creature inedite, mosse ed evoluzioni. Il tutto, come lecito aspettarsi, potrà essere traslato anche all’interno della canonica funzionalità multiplayer, che permetterà di sfidare amici e perfetti sconosciuti in lotte all’ultimo mostro.

Questione di stile

Ebbene sì, siamo nuovamente a riproporre pari pari le parole spese dodici mesi fa: tecnicamente ci troviamo al cospetto di una realizzazione caratterizzata da alti e bassi. Ok, è vero che i vari Invizimals sono tutti realizzati in maniera più che discreta, ma è il corollario di elementi che li circondano a prestare ancora una volta il fianco alle critiche, a causa di impatto estetico decisamente non all’altezza dell’hardware su cui è chiamato a mostrarsi. Resta sempre in auge, inoltre, la diatriba che vede protagonista la caratterizzazione delle creature: è meglio uno stile minimale e stilizzato, ma fortemente connotato come quello dei Pokémon, oppure è preferibile la resa più particolareggiata e talvolta caotica degli Invizimals? Chiaro che qua si scende nello spinoso territorio dei gusti soggettivi, ma data l’universale riconoscibilità dei mostriciattoli nipponici è, almeno commercialmente parlando, decisamente facile trovare una risposta.

Sempre uguale, questo è indubbio, ma comunque più grande (bestiario in primis) e migliorato nelle meccaniche che sfruttano la realtà aumentata. Bastano davvero queste due piccole aggiunte per rendere Invizimals: Gli Invincibili un titolo perfetto? Ovviamente no, ma sono comunque sufficienti a far compiere alla serie un ulteriore passo in avanti, consentendogli di superare in qualità e realizzazione complessiva il precedente capitolo. Ovvio, manca ancora quella stratificazione capace di rendere gli Invizimals adatti ad un pubblico più eterogeneo, ma sarebbe ingiusto punire il gioco solo per essere rivolto ad un target giovane. Che poi, sommersi come siamo da titoli che ambiscono a proporre esperienze mature, viscerali e iper realistiche, ogni tanto fa bene rilassarsi con un titolo più spensierato ma non per questo privo di spunti divertenti.