Recensione Ghost Blade HD
di: Marco LicandroGhost Blade HD è una celebrazione del periodo degli shoot-’em-up degli anni ‘90. Sviluppato da HUCAST, il team ripropone la stessa breve ma complessa esperienza del tempo, aggiungendo una componente multiplayer locale per ampliare il divertimento.
Come tutti i giochi di una volta, non c’è bisogno di tutorials o introduzioni di vario tipo, perciò al momento che premeremo il pulsante Start, verremo automaticamente catapultati nel mondo di gioco.
Essendo lo stile a scorrimento verticale, il gioco provvederà delle barre laterali che sarà possibile cambiare a piacimento, e se proprio fossimo dei fan e volessimo avere l’esperienza completa, dalle opzioni sarà persino possibile ruotare la schermata per essere fruita totalmente in verticale. Opzione particolarmente complessa da fare nel caso utilizzaste la vostra console nel salotto di casa, ma utile nel caso giochiate su un monitor da computer, visto che questi ultimi spesso offrono la possibilità di ruotare di 90 gradi ed adattarsi quindi alle esigenze.
Data quindi la proporzione ristretta del campo di gioco, avremo poco spazio nei movimenti laterali, dando più importanza a quelli verticali, cosa che renderà il titolo particolarmente complesso da domare. Per chi non conosca il genere shoot-’em-up degli anni 90, in breve consiste in un mezzo aereo dotato di armi da fuoco e limitata scorta di bombe, in perenne movimento, il quale attraverserà aree di gioco con nemici sia in terra che in aria. Lo scopo è quindi abbattere tutto ciò che si muove, ed accuratamente evitare che gli evidenti colpi dell’avversario non ci colpiscano, pena il perdere una vita. A fine livello vi è solitamente un boss, caratterizzato da una dispersione di proiettili più caotica e spesso anche multiple parti da abbattere, il tutto con una lunga barra della salute che dovremo azzerare.
Nel corso del gioco troveremo anche numerosi power-up che ci garantirà nuove tipologie di armi, le quali cambieranno direzione e danno, abbattendo i nemici da numerose direzioni. A nemico abbattuto, riceveremo punteggio e stelle, le quali anch’esse contribuiscono a ques’ultimo. Particolarità del titolo è l’essere pesantemente caotico, a volte perdendo di vista la propria navicella smarrita tra la moltitudine di oggetti presenti a schermo quali nemici, power-up, stelle, e colpi in arrivo di ogni tipo. Spostarci in ogni direzione non sarà quindi facile, in quanto la collisione ripetuta porterà il nostro mezzo a venire distrutto, e le vite non sono certamente infinite.
Come tradizione, concluse le vite a disposizione avremo un numero limitato di Continue, mostrando un countdown di 9 secondi. Continuare ci permetterà di riprendere dal momento in cui abbiamo interrotto con una nuova scorta di vite, ma attenzione: concludere i Continue a disposizione significherà Game Over puro e semplice, come inteso una volta, proprio ad intendere come il gioco è concluso, e ci toccherà quindi reiniziare da capo.
Un gioco omaggio del periodo estremamente semplice da giocare, ed estremamente difficile da padroneggiare, che senz’altro piacerà ai fanatici del genere ed i nostalgici, ma che comunque non rivoluziona né stupisce per design o gameplay, risultando quindi un piacevole passatempo da giocare soli o in compagnia, ma che senz’altro lascia anch’esso il tempo che trova.