Recensione Genesis Alpha One
di: Donato MarchisielloLe tematiche post-apocalittiche sono andate nel tempo via via perfezionandosi in ambito video-ludico, non solo a livello strutturale ma anche in questioni più squisitamente tecniche. Se nei primissimi titoli, vuoi anche per limitazioni di natura computazionale, la fine del mondo era semplicemente una “giustificazione” per presentare all’utente tutta una serie di cliché canonici del concept, da anni a questa parte post-apocalittico nei videogiochi è diventato sempre più sinonimo di survival e di sopravvivenza in condizioni estreme. E survival significa, paradossalmente, meno cervelli zombieschi spiaccicati e più gestione del necessaire per campare un altro giorno. Genesis Alpha One, un’interessante miscela di più generi ludici, si pone ambiziosamente in una via di mezzo, offrendo al giocatore elementi survival, gestionali ma anche classici degli sparatutto.
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HUMANITY IS LOST
Le premesse narrative del titolo sviluppato da Radiation Blue, ci parlano di un mondo sull’orlo del collasso a causa di rovinose guerre, capitalismo sfrenato e regimi corrotti, il cui cumulo ha portato ben presto le risorse naturali al completo esaurimento e l’inquinamento al trasformare il globo terracqueo in una sorta di malsana palude. Come estremo tentativo di salvezza, una collaborazione fra i rimanenti governi ed alcune potentissime corporazioni ha avviato un progetto, chiamato appunto “Genesis”, con cui cercare una nuova casa nello spazio. In questa “sporca” faccenda noi rivestiremo il ruolo di Capitano del vascello spaziale destinato alla missione, con il compito di gestire e difendere la nostra nave in tutti gli aspetti. Nonostante le premesse non particolarmente originali, Genesis Alpha One mette sul piatto un’offerta ludica almeno formalmente ambiziosa: infatti, se volessimo fornire una descrizione di base del ludo, potremmo definirlo come uno shooter roguelike con elementi survival e di base building.
Nonostante l’offerta ibrida proposta, la componente gestionale in Genesis Alpha One sarà quantitativamente preponderante e molto più profonda, in quanto dovremo assolvere a tutta una serie di compiti tipici dei titoli strategico-manageriali. Ad esempio, la nostra nave spaziale potrà essere espansa e per farlo dovremo oculatamente investire le risorse in nostro possesso. Avremo ovviamente facoltà di allargare la base a piacimento, attraverso un “building mode” che ci consentirà di ottenere una visione d’insieme della navicella, anche se la costruzione di edifici “avanzati” richiederà l’utilizzo di risorse speciali e più rare. Al contempo, dovremo gestire i i membri del nostro equipaggio, i quali svolgeranno una serie di funzioni fondamentali e potranno essere assegnati a più mansioni, dall’esplorazione di pianeti alla ricerca di risorse a compiti che riguardano più da vicino la diretta gestione del nostro vascello spaziale.
SOPRAVVIVERE NEL VUOTO
Se sceglieremo di viaggiare assieme al nostro equipaggio ed affrontare missioni di esplorazione alla ricerca di risorse, le quali saranno generate in modo procedurale, Genesis Alpha One si tramuterà magicamente in uno shooter in prima persona, in cui ci troveremo a respingere ondate di mostruosità di vario tipo e grado le quali, tra le altre cose, potranno anche introdursi furtivamente nella nostra base e causare scompiglio. I pianeti saranno rappresentati da minuscole mappe esplorabili, le quali si estenderanno per pochi metri al di fuori della nostra navicella spaziale, colme di minerali e risorse ma, al contempo, anche di alieni aggressivi la cui uccisione ci farà ottenere del materiale genetico da poter utilizzare nella clonazione dei nostri alleati.
Il gioco offrirà una campagna in singolo piuttosto lunga, data l’alta componente procedurale e casuale del gioco, sorretta da una storia non particolarmente originale ma ben strutturata e piuttosto atmosferica. Infatti, nel mentre porteremo innanzi la nostra missione d’esplorazione, assisteremo impotenti alle vicende che nel frattempo accadono sul nostro pianeta, ogni giorno più vicino al collasso. Al momento della redazione, Genesis Alpha One non è dotato di una modalità cooperativa che, viste le premesse del gioco, sarebbe stata da considerare una presenza “naturale” e che purtroppo si rivela solamente una “bruciante” mancanza.
UN PERICOLO UNIVERSO
Esplorando i pianeti, entreremo anche in possesso di preziosi filamenti di DNA alieno, i quali potranno essere combinati con quelli in nostro possesso per creare nuovi componenti per il nostro equipaggio. Ogni “bagaglio genetico”, ci consentirà di creare compagni di viaggio diversi nell’estetica e nelle abilità. Genesis Alpha One è un gioco piuttosto difficile e, come già preannunciato, giocare in modo sprovveduto ci porterà al fallimento. Nel caso in cui dovessimo perire durante le nostre missioni, un componente sopravvissuto della nostra crew prenderà il nostro posto nella direzione del programma spaziale.
In questa breve descrizione giace sostanzialmente l’animo ludico del titolo Radiation Blue il quale, a conti fatti, risulterà impostato più come un manageriale con una “piccola finestra” aperta sul mondo shooting. La domanda che a questo punto dovremmo porci è la seguente: l’ibridizzazione funziona? La risposta è “ni”, per tanti motivi. Il primo, senza dubbio, riguarda proprio la suddetta sezione sparatutto la quale, oltre ad essere piuttosto limitata sia a livello meccanico che a livello contenutistico, sarà con la giusta gestione anche per certi versi trascurabile. Infatti, amministrando oculatamente le risorse ed armando i nostri compagni-cloni al meglio, una buona fetta delle missioni d’esplorazione di livello medio-basso saranno tranquillamente gestite dall’IA del gioco, senza necessità di un nostro diretto intervento.
Al contempo, la sezione dedicata al managing delle risorse sarà profonda e piuttosto difficile, rivelando ben presto il suo ruolo di “sfida autentica” nel gioco: Genesis Alpha One, infatti, sarà paradossalmente più adatto a chi ha masticato già il genere degli strategici roguelike in stile Faster Than Light, piuttosto che ad un campione di Call of Duty. Nella stra-grande maggioranza dei casi, il fallimento della nostra campagna avverrà per una mal gestione/allocazione delle risorse, piuttosto che per una sezione shooting piuttosto ostica. In tal senso, soprattutto nelle battute iniziali, il gioco risulterà complicato nella comprensione e spesso falliremo (persino nel tutorial!) senza averne ben compreso il motivo. In linea generale, un appassionato di strategia troverà sufficiente stimolo per affrontare la sezione shooting grazie ad un comparto gestionale curato e valido, ma con ottima probabilità un appassionato di sparatutto potrebbe non apprezzare gli evidenti limiti della sezione sparatutto, peraltro filtrarta attraverso “lente” e piuttosto laboriose sessioni di gestione strategica.
HAVE YOU EVER SEEN THE SPACE?
Tecnicamente parlando, Genesis Alpha One si attesta su livelli intermedi, garantendo un dettaglio più che sufficiente degli ambienti di gioco (in modo particolare per quanto concerne la nostra stazione spaziale), che va scemando però sia per i modelli relativi ai membri della nostra crew e a quelli dei nostri nemici alieni, sia per quanto concerne la qualità dei pianeti. Graficamente parlando infatti, la qualità generale va leggermente in affanno una volta che metteremo piede su uno d’essi, soprattutto a livello di design e di diversità estetica. I pianeti infatti, saranno tutti abbastanza simili e stracolmi di texture di bassa lega e modelli poligonali di piante tutti abbastanza simili, riducendo al lumicino la varietà visiva. La problematica, in se relativamente incisiva, va ad appesantire ulteriormente l’idea che la sezione shooting sia stata un’aggiunta un po’ trascurata e superficiale.
Una piccola nota dolente in un comparto altresì valido è rappresentata dalle animazioni, tendenti quasi tutte ad una certa legnosità e rigidità. La versione Xbox One del gioco, testata con una fiammante Xbox One X, non ha presentato bug di grande impatto se non piccoli glitch e quant’altro, risolvibili probabilmente nel giro di un paio di patch. Molto buono anche il comparto sonoro, curato sufficientemente e che garantirà un certo livello di immersività grazie a track ambient ed elettroniche piuttosto valide.
TIRANDO LE SOMME…
Genesis Alpha One è un gioco ambizioso, abbastanza innovativo (soprattutto in ambito console) e d’impatto. Seppur offra visibilmente un pacchetto sia manageriale sia action, la struttura basica del gioco tende visibilmente sul lato gestionale, diventando probabilmente un po’ “indigesto” per coloro che sono a digiuno nel settore. Sicuramente, con del lavoro aggiuntivo ed un’espansione dei contenuti (magari con l’aggiunta dell’apprezzatissimo multiplayer), potrebbe essere l’inizio di una saga di successo.