Recensione Funamboli della palla con FIFA Street
Dopo alcuni anni, la serie FIFA Street torna su console e lo fa abbandonando quello stile atipico che aveva contraddistinto la terza edizione con tutti quegli eccessi particolarmente arcade come il Gamebreaker. Inoltre, l'assenza di un numero nel titolo di copertina e la distanza di ben quattro anni rispetto all'ultima uscita, ribadiscono la sua pura essenza di reboot della serie.
Dopo l'esperimento pienamente riuscito col recente SSX, EA Sports ci riprova stavolta con un metodo più delicato. Vediamo quali sono le novità che ci attendono in questo nuovo FIFA Street.
di: Chris "matetrial" Calviello
Dopo alcuni anni, la serie FIFA Street torna su console e lo fa abbandonando quello stile atipico che aveva contraddistinto la terza edizione con tutti quegli eccessi particolarmente arcade come il Gamebreaker. Inoltre, l’assenza di un numero nel titolo di copertina e la distanza di ben quattro anni rispetto all’ultima uscita, ribadiscono la sua pura essenza di reboot della serie.
Dopo l’esperimento pienamente riuscito col recente SSX, EA Sports ci riprova stavolta con un metodo più delicato. Vediamo quali sono le novità che ci attendono in questo nuovo FIFA Street.
Giro del mondo
Il calcio, ma soprattutto il calcetto, è uno sport che cambia volto di paese in paese, dagli approcci più spettacolari in America o in Asia, a quelli più fisici caratteristici del vecchio continente. Per questa sua varietà, troviamo all’interno del gioco alcune modalità che vanno ben oltre la classica partita 5 vs 5, perchè si sa, in FIFA Street non conta fare goal, è più importante come farlo.
Tutte le varianti di gioco vengono inglobate all’interno della modalità Tour Mondiale, il fulcro centrale dell’esperienza. Partendo da una squadra costruita da zero, con la possibilità di importare il proprio giocatore virtuale da FIFA 12 o creandolo grazie al completo editor, daremo il via alla nostra carriera da giocatore di strada partecipando alle competizioni regionali per arrivare infine all’acclamato livello mondiale. Una strada che ci porterà a calcare ogni angolo del globo, calpestando l’erba sintetica dei campetti, il parquet delle palestre, il cemento di un’arena di periferia o di un parcheggio pubblico. Partecipando ad una serie di eventi, sarà possibile ottenere punti esperienza che faranno crescere i nostri giocatori proprio come nel più classico dei giochi di ruolo. Ad ogni nuovo livello starà a noi decidere in che modo distribuire i bonus ottenuti, se potenziare il giocatore nelle sue abilità tecniche e atletiche, piuttosto che sbloccare nuovi trick. Avanzando nel Tour potremo dunque modellare la squadra nel modo che più ci aggrada, arruolando anche giocatori dello street football realmente esistente o campioni più o meno conosciuti del calcio a 11. Sono presenti, infatti, un gran numero di compagini ufficiali, con licenze ufficiali della Serie A, Premier League, Liga, Ligue 1, Bundesliga e MLS, ai quali si affiancano team speciali formati dai migliori esponenti delle nazionali e una serie di All-Star team.
Per quanto la componente ruolistica possa risultare interessante, anche per via dei molti oggetti sbloccabili, quali campetti e vestiario, vi è una certa ripetitività che mina l’esperienza di gioco. Giocare in solitario infatti non dà grandi soddisfazioni e la poca varietà delle sfide non permette di godere del titolo per lunghe sessioni. Tutti problemi che si risolvono giocando in compagnia di amici, a patto però di trovarsi tutti nella stessa stanza. Il comparto multiplayer online presenta infatti delle scelte alquanto discutibili, come l’assenza delle divertenti modalità Re Del Tunnel o Ultimo Uomo, che lasciano a disposizione una rigida rosa di sfide da cui, tra l’altro, non è nemmeno possibile utilizzare squadre con licenza. Tuttavia segnaliamo la presenza delle Stagioni Online, già introdotte da FIFA 12, che perlomeno risollevano il morale dei giocatori.
Doppio passo, veronica e via
Come abbiamo già detto in apertura, questo reboot di FIFA Street si discosta molto da quanto visto nell’ultima edizione e porta il calcio su strada ad un livello decisamente più realistico. Il gameplay si basa dunque su una versione adattata di FIFA 12, dove i controlli sono marcatamente orientati all’esecuzione di finte, dribbling e trick. Gran parte di questi può essere eseguita utilizzando la sola levetta analogica destra, mentre il trigger sinistro chiama in causa lo Street Ball Control, una nuova feature che conferirà al giocatore il massimo livello di controllo sulla palla. Questa è la base che ci proietterà verso i trick più avanzati che spesso camuffano gli eroi del futsal in veri e proprio maghi.
Ma non c’è da intimorirsi, il sistema di controllo risulta fluido e molto più accessibile di quanto possa sembrare, mentre la grande varietà concede praticamente tutti quei movimenti più o meno complessi previsti da questa fantastica disciplina. Ovviamente per raggiungere i trick più spettacolari, nonché complessi, è richiesta una buona dose di allenamento in quanto viene richiesta perfino la pressione simultanea di quattro tasti.
Il gameplay in sostanza ci ha convinto e divertito molto, nonostante i difetti accennati. A questi si aggiunge inoltre l’I.A., nel complesso poco cattiva in attacco e carente di personalità, in quanto si comporta allo stesso modo dal primo all’ultimo secondo, senza tener conto di importanti variabili come il risultato o lo scadere del tempo. Non convince neanche l’atteggiamento dell’ultimo difensore, che apparentemente sembra estrapolato di sana pianta da FIFA 12: pur occupando una piccola porta da calcetto, la difesa agisce come in uno stadio con 11 giocatori.
Fortuna che, nonostante tutti i difetti citati, si riesca comunque a trasmettere il senso di divertimento e lo stile inconfondibile di FIFA Street.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Dal punto di vista tecnico, FIFA Street somiglia abbastanza a quanto già visto in FIFA 12: troviamo sostanzialmente gli stessi modelli poligonali, per cui i giocatori più famosi godono di un’ottima realizzazione, a scapito di quelli con fama meno internazionale. Ma poco importa visto che stiamo parlando di un titolo arcade il cui scopo è principalmente divertire e non offrire il massimo livello di simulazione.
I suoi punti di forza sono dunque ben altri, ad esempio la realizzazione delle location e le animazioni, queste ultime si presentano con moltissime nuove aggiunte che coprono le varie movenze dei giocatori. Da segnalare, inoltre, la presenza di un Impact Engine ridefinito per gestire collisioni più frequenti e magari tra più di due giocatori ma che non sempre produce risultati soddisfacenti.
Per quanto riguarda il comparto audio, l’assenza delle telecronaca nelle prime partite del Tour Mondiale non si fa per niente sentire. L’eccezionale colonna sonora, le incessanti urla del pubblico e le grida dei calciatori aiutano a ricreare quell’ambiente tipico delle partite urbane. Nel momento in cui si abbandonano i livelli regionali per approdare ad eventi e stadi più importanti, allora subentra il commento della partita. In un rapporto percentuale ci troviamo però circa al 10% delle partite, una scelta sì discutibile, ma azzeccata dati i risultati ottenuti.
Infine, per chiudere in bellezza sul tema telecronaca, c’è una piccola sorpresa per i nostri cari lettori, scopritelo nel box laterale!
Commento finale
Attraverso questo reboot, FIFA Street cambia di nuovo faccia e lo fa abbandonando i funambolismi pirotecnici e lo stile fumettoso per avvicinarsi a qualcosa di maggiormente realistico, pur rimanendo orientato verso una giocabilità immediata. Il gameplay soddisfa e diverte, la ben strutturata modalità Tour Mondiale si rivela, inoltre, il campo ideale per poter affrontare le varie sfide dello street soccerpiù spettacolare. Alcune scelte poco gradite, come le limitazioni al comparto online o l’eliminazione delle scivolate, e qualche difetto nell’intelligenza artificiale, minano un’esperienza di gioco che tuttavia saprà regalare entusiasmanti serate e ore ed ore di divertimento. Ovviamente con l’unica accortezza di ritrovarsi con i propri amici nella stessa stanza!