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Recensione F1 2019

di: Donato Marchisiello

Codemaster è da decadi sinonimo di “racing game” per una buona fetta degli appassionati delle quattro ruote. In modo speciale, la software house britannica è quasi direttamente associata alla saga F1, da tempo immemore punto di riferimento degli appassionati del settore. Quest’anno, il titolo è arrivato sugli scaffali due mesi prima rispetto all’uscita del precedente capitolo, portando con se non solo team, piloti, macchine e piste ufficiali del mondiale in corso ma anche alcune  novità. Ma andiamo con ordine!

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F1 2019 è un racing game teso alla simulazione e che abbraccia la seguitissima disciplina sportiva della Formula 1. La saga, da tempo punto di riferimento degli appassionati della competizione, è andata di anno in anno modificandosi, presentando ad ogni nuova iterazione alcune novità. Il primo particolare che è possibile notare avviando F1 2019 la prima volta, è un certo impegno che è stato profuso nell’estetica generale del gioco. A partire dai menù, che hanno compiuto un passo in avanti rispetto al passato e sono un po’ meno “ingarbugliati” rispetto alle precedenti iterazioni. Ma le novità non finiscono qui: avviando la modalità carriera, cuore pulsante del titolo, noteremo subito la prima reale novità a livello contenutistico, ovvero l’introduzione della categoria cadetta F2. La nostra carriera inizierà infatti nella serie “inferiore” e sarà tesa com’è lecito attendersi, alla promozione alla serie successiva.

La novità è sicuramente apprezzata, anche perché nel corso di (purtroppo poche) gare saremo chiamati a prendere decisioni in una simil-storia romanzata che si svolge sulle piste di Formula 1. Infatti, nell’arco di tre o quattro gare, dovremo ad esempio scegliere se far passare il proprio compagno di squadra o affrontare una battaglio al cardiopalma per la prima posizione contro un avversario piuttosto arduo. Le decisioni attiveranno una sorta di sistema “bene/male” che ci porterà a diventar “amici” o “nemici” dei piloti nella stagione, che andrà anche a modificare le attività di contorno al “semplice” gareggiare (come ad esempio le interviste). L’introduzione di una storyline, ovviamente minima e con tutti i limiti dettati dallo sfondo sportivo del titolo, è sicuramente apprezzata. Ed è probabilmente la direzione giusta che dovrebbe prendere il gioco per rinnovarsi e reinventarsi completamente.

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Purtroppo, una volta finita questa sezione introduttiva, l’approdo e la conseguente carriera in Formula 1 procederanno come al solito: armati di guanti e volante, ci imbarcheremo in un lungo viaggio, stagione dopo stagione, alla ricerca della squadra perfetta, che valuterà anche il tipo di comportamento fuori e dentro la pista, e ovviamente della vittoria. La carriera sarà arricchita anche da trasferimenti dei piloti e qualche piccola aggiunta atta a rendere più verosimile l’esperienza, seppur in sostanza sarà molto simile a quella delle passate edizioni e senza nessuna novità davvero sconvolgente. In generale, guardando anche ad altre produzioni sportive che hanno ormai da tempo abbracciato una modalità storia più dettagliata e narrata, F1 2019 sembra ancora un po’ indietro nell’inserimento stabile di una sezione narrativa da contorno alla pura competizione, seppur qualche passo in questo senso sia stato fatto.

Oltre alla modalità carriera, ci saranno le classiche attività extra previste in ogni episodio della saga racing: la modalità Grand Prix ci consentirà di creare le nostre corse in base ai gusti personali, oltre che alla possibilità di affrontare 20 campionati “reali” differenti, tralasciando quindi l’esperienza più articolata della carriera in favore di un approccio più meramente concentrato sulle corse. Presente anche in quest’edizione la modalità Trial dove, semplicemente, selezioneremo una pista e la “domeremo” direttamente, senza fronzoli. Novità dell’edizione di quest’anno, sarà lo “Showroom”, una sorta di enciclopedia dove sarà possibile accedere a tutta una serie di interessanti informazioni sui bolidi che faranno capolino nel gioco, e la modalità “Teatro”, che fungerà da raccoglitore dei nostri migliori highlight e con il quale potremo vedere i nostri replay speciali a iosa. Un mondo a parte sarà invece la modalità online, da sempre uno dei punti di forza della produzione: in F1 2019, oltre ai soliti match ufficiali o meno, ci saranno degli eventi speciali a cui sarà possibile partecipare e addirittura campionati e leghe piuttosto lunghe che faranno la felicità dei giocatori. In aggiunta, sarà anche possibile customizzare la propria vettura e il proprio alter ego virtuale.

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Da un punto di vista più meramente meccanico, F1 2019 è al solito ad uno standard davvero elevato. Con l’aggiustamento di una serie piuttosto vasta di opzioni, sarà possibile trasformare il gioco da pseudo-arcade a simulativo, con punte che potrebbero toccare “l’autolesionismo”. Le auto saranno maneggevoli il giusto e concretamente anche alle condizioni di gara e della pista. E’ da sottolineare anche una intelligenza artificiale notevole e che si adeguerà in modo realistico alla nostra presenza sulla pista, anche se non priva di qualche difetto (capiterà alle volte che i nostri avversari “computerizzati” applichino delle strategie estremamente rischiose pur di superarci, seppur la cosa accada molto meno rispetto al passato.). Nonostante il gioco possa essere naturalmente giocato con un normalissimo pad, l’utilizzo dello sterzo è sicuramente consigliato e consentirà di esperire maggioramente il lavoro certosino fatto da Codemaster per riprodurre le “sensazioni” di guida di un bolide di Formula 1.

In generale, la fisica sarà come standard di elevata qualità e sarà possibile in più di un’occasione saggiare il realismo complessivo della produzione, a partire dal force feedback dosato alla perfezione. F1 2019 ha anche innalzato il livello qualitativo della serie da un punto di vista estetico, grazie ad un “labor limae” notevole, visibile soprattutto nel sistema d’illuminazione (realistico e preciso) ma anche nei dettagli ai bordi dello schermo, che nelle passate edizioni costituivano un fattore di qualità altalenante. Un plauso va fatto anche alle condizioni meteo variabili, non solo per la qualità estetica ma anche per quella più squisitamente meccanica (gareggiare sul bagnato sarà veramente complicato!). Il merito ovviamente va all’EGO Engine, il quale riesce a fornire ottima qualità e prestazioni più che solide testate su di una Xbox One X, dove non è stato riscontrato nessun rallentamento evidente durante il corso del test.

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F1 2019 si conferma un must buy per gli amanti della disciplina. Il nuovo capitolo è riuscito ad anticipare l’uscita classica portando con sè alcune piccole novità che, nonostante non rivoluzionino completamente il gioco, riescono comunque a distinguerlo dall’episodio precedente.