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Recensione Earth Defense Force 2025

Probabilmente Earth Defense Force 2025 dirà poco e nulla ai più: sesto capitolo di una serie nata in Giappone nell’ormai lontano 2003 che via via ha saputo attirare quel minimo di successo per uscire dall’asiatico. Giunto ora in occidente, l'ultimo capitolo si presenta su PS3 e Xbox360 a fine gen inoltrata. Quali saranno i risultati? Continuate a leggere.

di: Chris "matetrial" Calviello

Probabilmente Earth Defense Force 2025 dirà poco e nulla ai più: sesto capitolo di una serie nata in Giappone nell’ormai lontano 2003 che via via ha saputo attirare quel minimo di successo per uscire dall’asiatico. Giunto ora in occidente, l’ultimo capitolo si presenta su PS3 e Xbox360 a fine gen inoltrata. Quali saranno i risultati? Continuate a leggere.

Diverte, ma…

Con i vari capitoli usciti, Earth Defence Force non ha mai saputo fare un netto salto di qualità. Siamo sempre stati abituati a leggere correzioni che non hanno mai rivoluzionato una struttura di gioco ormai collaudata. E quindi ci ritroveremo di nuovo sul campo, con lo stesso feeling di sempre, a combattere contro orde di insetti di ogni dimensione nella nuova invasione aliena. Non c’è una grande trama che sorregge le ben 85 missioni che compongono la campagna. Tuttavia, in un titolo di questo genere, la cosa fondamentale risiede nel gameplay: semplice, immediato e frenetico. Basta neanche un minuto per entrare nelle meccaniche di gioco, infatti non è previsto un tasto per correre, un sistema di coperture e nemmeno accovacciarvi o sdraiarvi. Il sistema di controllo si riduce all’uso delle armi e a qualche abilità peculiare delle classi. Prima di impugnare i ferri dovremo infatti selezionare una delle quattro classi di soldato. Abbiamo a disposizione il classico soldato, in grado di portare con sé due armi e una corazza media; la Wing Raider, personaggio femminile in possesso di un jetpack che le consente di volare per poter attaccare i nemici dall’alto; un Air Raider, con la capacità di richiamare veicoli e supporti aerei; un Fencer, con la classica mansione di corazzatissimo ma lentissimo alleato. Per quanto si possano diversificare le varie classi, alla fin fine ci ritroveremo ad utilizzare una delle due prime classi, un po’ perché il primo è adatto per tutte le missioni e un po’ perché il secondo è il più divertente da utilizzare. 
Scesi in campo l’unico nostro obiettivo sarà quello di eliminare orde di insetti giganti per poi spostarsi allo stage successivo e ripetere l’operazione. Non ci saranno mai compiti diversi da questo e quella ripetitività in cui presto ci imbatteremo (i fan della serie l’assaporeranno sin da subito) viene in qualche modo rattoppata da un vasto arsenale e dallo stile tipicamente mediocre della produzione. Earth Defense Force 2025 fa infatti della mediocrità il suo asso nella manica. Per quanto il gameplay possa essere ripetitivo, con un level design tra l’altro poco ispirioso, il titolo diverte perché riesce a dare quella frenesia in grado di accontentare in qualche modo i fan della serie ed anche coloro che si avvicinano per la prima volta ad un titolo Earth Defense Force in cerca di divertimento immediato.

Tecnicamente orribile

Nel precedente paragrafo abbiamo detto che la cosa importante in un titolo del genere è il gameplay. Questo perché siamo di fronte ad una produzione arcade, in cui ciò che conta è divertirsi (dovrebbe esserlo in teoria per tutti i tipi di videogiochi, ma vabbe’) e sfracellare a suon di proiettili i vari insettoni giganti. E la trama? Lascia il tempo che trova. E la grafica? Lo stesso. Per non parlare del sonoro! Earth Defense Force 2025 non è certamente un titolo da fine generazione (inoltrata) e si può benissimo paragonarlo ad un videogioco da fascia PS2/Xbox. Texture al limite del monocolore, rallentamenti in una qualità ridicola e tempi di caricamento eterni. Sorvolando sull’anonima colonna sonora e da un doppiaggio in inglese che rappresenta il punto più basso del comparto sonoro, il sesto capitolo della serie Sandlot è in poche parole un titolo longevo, rigiocabilissimo e divertente ma che appare come un pugno in un occhio.

In definitiva

Earth Defense Force 2025 ha poco da dire in più rispetto ai predecessori. Coloro che ne hanno già apprezzato la frenesia e la quantità di nemici da affrontare troveranno il solito gameplay ripetitivo con un livello di sfida non troppo impegnativo, avendo già assimilato le meccaniche. Gli altri avranno invece per le mani un titolo semplice, da puro arcade, con il quale passare del tempo a maciullare insettoni ripetendo “ok, ancora un’altra missione e basta”. Tuttavia, per poter godere del divertimento che può sar dare il titolo, bisogna scendere ad alcuni compromessi. Il gameplay è quello che è, semplicissimo e poco profondo, con un’IA alquanto stupida ma capace di mettere a disposizione ben 85 missioni giocabili anche in compagnia (online fino a 4 giocatori, in locale fino a 2). Per non parlare della grafica, a cui bisogna chiudere un’occhio, e del comparto sonoro, a cui bisogna chiudere un orecchio.