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Recensione EA Sports WRC

di: Luca Saati

Per chi, come me, ha vissuto gli anni della prima Playstation difficilmente avrà dimenticato Colin McRae. Il nome del leggendario pilota non solo resterà per sempre nella memoria dei fan del rally, ma anche dei videogiocatori che hanno vissuto la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000 e passato decine e decine di ore a bordo di una Subaru Impreza o una Toyota Corolla nei videogiochi della serie Colin McRae Rally. I ragazzi di Codemasters col rally hanno sempre avuto un legame speciale che nel corso degli anni si è evoluto con l’apprezzata serie DiRT e adesso con la licenza ufficiale del World Rally Championship tra le proprie mani ritorna un po’ alle origini ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro grazie a una Electronic Arts ormai onnipresente quando si parla di videogiochi sportivi. EA Sports WRC è solo il primo passo di una serie di videogiochi che, insieme a Formula 1, rappresenterà il futuro dei racing in casa Electronic Arts e Codemasters.

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DiRT Rally 3.0

Chi ha giocato a DiRT Rally 2.0 si sentirà sicuramente a casa con questo EA Sports WRC. L’ottenimento della licenza ufficiale del campionato del mondo di rally potrà anche aver portato alla morte della serie DiRT, ma non a quello che ha rappresentato per i ragazzi di Codemasters. EA Sports WRC si può tranquillamente definire un erede spirituale di quella serie, un DiRT Rally 3.0 a tutti gli effetti.

Il gameplay in pista è quello simcade tipico a cui ci ha abituato Codemasters sia che si usi un controller che un volante. Come da tradizione il team di sviluppo ha optato per un mix di accessibilità e realismo in grado di soddisfare un po’ tutti i palati in base agli aiuti selezionati. Il feeling è realistico, ma senza mai oltrepassare quella sottile linea che porta verso quel realismo estremo che non sempre si addice per questo tipo di produzioni.

 EA Sports WRC è, a mani bassi, alla guida il miglior gioco di rally disponibile sul mercato. Non che ci voglia molto, direte voi, considerando la mancanza di concorrenza, ma lo standard settato dai ragazzi di Codemasters è molto alto e difficile da superare per tutti coloro che vorranno provare a competere in futuro. Si avvertono in modo sostanziale le differenze tra i vari terreni e passare dunque dalla neve allo sterrato non è esattamente la stessa cosa. Sensazioni diverse a favore della varietà e di un’esperienza di guida sempre fresca e stuzzicante. Il merito è di un modello fisico davvero eccellente che trasmette il giusto peso della vettura in ogni circostanza così come riesce a differenziare le auto a trazione posteriore da quelle a trazione integrale.

A voler trovare il pelo nell’uovo forse si ha la sensazione di un’eccessiva scivolosità sul ghiaccio o di comportamenti eccessivi in caso di collisione con gli oggetti presenti a bordopista col rischio di provocare danni all’auto in grado di compromettere le prestazioni e quindi la gara. Una situazione che potrebbe generare un po’ di frustrazione se consideriamo che Codemasters ha eliminato i rewind e adesso è possibile, in caso di curva sbagliata, rimettere l’auto su pista solo al costo di una sostanziosa penalità in secondi, oppure riavviare l’intera tappa. Il numero di riavii è limitato con l’opzione di default, ma è possibile renderli illimitati o eliminarli del tutto a seconda del livello di sfida selezionato.

Stella del rally

Per iniziare non c’è niente di meglio che affidarsi alla Scuola Guida che offre tutti gli strumenti utili per imparare i fondamentali di questa disciplina tramite una serie di lezioni sui vari terreni. Uno strumento utile sia per i neofiti che per coloro che si sono un po’ arrugginiti. Superata questa parte, completamente opzionale, è arrivato il momento di dedicarci alla Carriera, il fiore all’occhiello di tutta l’esperienza di gioco.

Una modalità, la Carriera, interamente basata sulle scelte del giocatore a partire dalla categoria di partenza (JWRC, WRC 2, o WRC), alla creazione del team con la possibilità di scegliere elementi basilari come il nome e lo stemma. C’è poi la scelta più importante di tutte, quella relativa alla vettura di partenza. Si può prendere un’auto già pronta o costruirne una nuova di zecca con un editor che consente di crearne una personale da zero scegliendo il tipo di trazione, il motore, la carrozzeria, gli interni, l’estetica e così via. All’inizio il sistema risulta un po’ limitato, e forse conviene più optare per un’auto già pronta, ma avanzando si possono accedere a nuove componenti che possono fare la differenza in pista e dare così una maggiore importanza al sistema di creazione.

Il tutto è legato al sistema economico determinato da un budget settimanale, determinato a sua volta dai risultati in pista e dagli eventi di sponsorizzazione. Il calendario è suddiviso in settimane e in ognuna di essere è possibile trovare diverse attività a cui partecipare. C’è ovviamente il campionato, il cui numero di tappe varia dalle impostazioni scelte a inizio Carriera, ma anche una serie di eventi dedicati ad esempio agli sponsor che miglioreranno il morale del nostro benefattore e quindi il budget settimanale, così come altri eventi in cui sbloccare le componenti per l’editor dell’auto. Questi eventi si rivelano utili soprattutto in termini di varietà dell’esperienza.

C’è poi la gestione del team con la possibilità di assumere nuovi tecnici. ognuno con le proprie competenze, o di migliorare le capacità dell’ingegnere capo. È importante anche lo stato di forma dei componenti del team e ogni tanto converrà concedere loro un po’ di riposo per averli sempre pronti e assicurarsi tutti i bonus passivi, come le riparazioni o le sostituzioni dei pezzi più veloci. Come accade nella realtà gestire il tempo per le riparazioni tra una tappa e l’altra è fondamentale, ed è per questo che conviene avere dei meccanici sempre in forma. In casi più estremi si deve scegliere se dare priorità a un pezzo piuttosto che a un altro, e anche per questo motivo converrà mantenere sempre uno stile di guida pulito e attento.

Oltre alla Carriera, EA Sports WRC offre una serie di modalità tra il Campionato, Club (che ritorna da DiRT Rally 2.0) sfide di vario tipo e il comparto multiplayer. Di particolare rilievo è Momenti include una serie di tappe iconiche a bordo delle auto che hanno fatto la storia di questo sport. Una modalità apprezzabile specialmente dai fan del rally con ogni Momento che li mette a bordo di un’auto specifica in un momento memorabile della storia del rally con obiettivi e traguardi da raggiungere con i risultati che possono essere condivisi nelle leaderboard online. Momenti viene aggiornato costantemente con nuovi eventi gratuiti, mentre altri purtroppo saranno un’esclusiva per gli abonati a EA Play. Scelta quest’ultima poco apprezzabile dato che i giocatori spendono 80 euro al lancio e non hanno la possibilità di accedere a tutti i contenuti. Un conto è includere qualche elemento estetico agli abbonati, un altro è includere eventi e sequenze giocabili.

Da Ego a Unreal

EA Sports WRC segna un importante punto di svolta per Codemasters che dopo anni ha deciso di mandare in pensione il suo storico motore grafico, l’Ego Engine, in favore del versatilissimo Unreal Engine 4.

Un passaggio tutt’altro che indolore con il gioco che non è al passo coi tempi col panorama attuale dei racing, specie se si fa un confronto con il recente Forza Motorsport. Ci si può ritenere soddisfatti della modellazione poligonale delle auto, ma non allo stesso modo degli scenari. Quest’ultimi, nonostante siano riprodotti con fedeltà, presentano una scarsa cura in tutti gli elementi di contorno così come gli effetti particellari e dell’acqua lasciano molto a desiderare. Manca del tutto il ray-tracing, ma almeno sul fronte frame rate ci si può ritenere soddisfatti con i 60 fps al secondo.

Decisamente meglio il comparto sonoro con il rombo delle auto e lo scoppiettio della marmitta riprodotti fedelmente. Buone le musiche e il doppiaggio in italiano con il co-pilota sempre preciso e puntuale nell’elencare le curve, sebbene gli manchi qualsiasi tipo di emozione.

Commento finale

EA Sports WRC è un titolo solido che pone delle ottime basi per il futuro dei videogiochi con la licenza ufficiale del campionato del mondo di rally ereditando il meglio che la serie DiRT Rally ha offerto negli anni. C’è qualche piccola sbavatura e il comparto grafico non è proprio al passo coi tempi, ma sono limiti che si possono sorvolare tranquillamente dinanzi a un gameplay così divertente e appagante e una carriere ben costruita.