Recensione Dreams
di: Simone CantiniIl mio rapporto con PS3 nacque all’insegna del dubbio, complice un lancio non certo memorabile, a cui si univa una presenza sul mercato ben più brillante come quella di Xbox 360. Un giorno, però, in televisione apparve uno spot in grado di rompere tutte le mie titubanze, capace come fu di dare finalmente una forma animata alle decine di anteprime che avevo letto per il web: si trattava della réclame di Little Big Planet, il titolo firmato Media Molecule che tanto mi aveva affascinato con le sue premesse creative. E nonostante un terzo capitolo non certo irresistibile, intervallato da quel gioiellino chiamato Tearaway, il focus della creatura dello studio di Guildford ha continuato, negli anni, ad esercitare un fascino suadente. Vi lascio quindi solo immaginare con quanta trepidazione ho atteso il lancio definitivo di Dreams, l’ultimo lavoro del team che, almeno nelle sue premesse, promette di rappresentare davvero la summa di questo particolare modo che i ragazzi inglesi hanno di rapportarsi con l’utenza. Ma togliamo pure quell’almeno…
https://youtu.be/Btj6Ziu_QpU
Note sognanti
Sono passati anni, forse un po’ troppi, da quando Dreams fece capolino durante il reveal di PS4. Tra l’altro senza far intendere alcunché di quella che sarebbe stata la sua essenza. Con il passare dei mesi, troppi anche essi, le notizie in merito iniziarono a farsi più precise, lasciando finalmente intravedere cosa si celasse dietro a questo nome così vago, fintanto che non fu chiaro cosa i ragazzi di Media Molecule avessero escogitato: il più versatile e potente editor di videogames (ma non solo) che si fosse mai visto su console. E per dare un’idea di questo infinito potenziale, ora che il tutto è disponibile nella sua forma definitiva, il codice è accompagnato da una campagna, chiamata Il Sogno di Art e che, sebbene non raggiunga la corposità di quanto visto in Little Big Planet, offre una panoramica assai variegata di quello che è possibile creare con questo tool. Non disdegnando di animare il tutto all’interno di una cornice narrativa introspettiva di ottima fattura. Le circa due ore che passeremo in compagnia del nostro dinoccolato contrabbassista, mettono sul piatto un insieme di gameplay alquanto differenti tra loro, capaci di muoversi agilmente dall’avventura grafica al platform, passando per lo shoot’em up, il rhythm game ed il puzzle game. Ma dato che Dreams è una produzione che strizza l’occhio anche ai creativi a 360°, ecco che il racconto permette anche di farci comprendere cosa è possibile creare a livello puramente visivo, stupendoci con giochi di regia e montaggio degni di questo nome. Si tratta, però, solo di un breve (per quanto valido) showcase, la succulenta punta di un iceberg che si innalzerà rapidamente sotto ai nostri occhi, non appena sceglieremo di scorgere sotto questa iniziale superficie.
Uno strumento per tutti
Il cuore pulsante di Dreams, come oramai sappiamo già da tempo, è rappresentato dal suo editor di Sogni, così sono chiamate le creazioni che realizzeremo (o sfrutteremo). Si tratta di un vero e proprio ambiente di creativo, al cui interno è possibile modellare e curare ogni singolo aspetto di un gioco, o di un semplice video. A dispetto di un ventaglio di possibilità decisamente corposo, quello che stupisce sin dalle prime battute è l’estrema scalabilità di questo tool creativo, capace di adattare il proprio potenziale a ciascuno di noi, il tutto in nome dell’immediatezza. Se avrete la pazienza di cimentarvi anche soltanto nei primissimi tutorial che il titolo propone, ci si renderà ben presto conto di come sia davvero semplice creare da zero ogni singolo elemento, che potremo poi perfezionare a seconda del nostro grado di pazienza. Un esempio molto esplicativo può essere incarnato da una banale piattaforma semovente, di cui potremo registrare in maniera molto immediata il movimento semplicemente spostandola con il pad, ovviamente dopo aver inserito sulla scena con un click il gadget apposito. In una manciata di secondi avremo, quindi, il nostro ponte mobile, magari dal flow un po’ sbilenco, ma senza dubbio funzionante e vivo. Potremo quindi scegliere di accontentarci e lasciare tutto così, dedicandoci ad altro, ma se decidessimo di limarne le imperfezioni ecco che si aprirà un nuovo mondo, un ulteriore livello di regolazioni e strumenti in grado di soddisfare davvero il creativo che è in noi. E tutto questo ragionamento può tranquillamente venire applicato agli altri aspetti, siano essi quelli audio, pittorici o registici, con solo la logica che regola i comportamenti automatici delle varie interazioni a richiedere qualche sforzo in più. La grande forza di Dreams, però, è che non saremo mai abbandonati a noi stessi, dato che un puntuale e ricco sistema di tutorial, sia interattivi che puramente visivi, saprà sempre prenderci per mano, così da guidarci passo passo alla scoperta dei vari strumenti. La volontà di aprire questo potenziale sconfinato a chiunque, è evidenziato anche dalla peculiare natura dell’universo sociale al cui interno è possibile caricare le nostre creazioni, così da condividerle e farle sperimentare ad altri sognatori: ogni elemento inserito all’interno del Sogniverso, difatti, potrà in qualunque momento essere preso in prestito, così da sfruttarlo al volo all’interno dei propri progetti, oppure modificarlo per adattarlo alla nostra visione, non dovendo partire gioco forza da zero. Ecco, quindi, che ci troveremo protagonisti di un enorme studio di progettazione, quasi una sorta di team creativo virtuale, del quale ciascuno di noi può essere parte integrante ed attiva. E poco importa se saremo semplici fruitori, visto che potremo comunque lasciare il nostro feedback, magari per migliorare qualche aspetto del Sogno in questione che fosse sfuggito al proprio creatore.
Controllare i sogni
Una tale abbondanza, però, per essere davvero sfruttata a dovere ha, senza dubbio, bisogno di essere controllata con estrema naturalezza e rapidità. Ed in questo senso sono tangibili gli sforzi profusi da Media Molecule, che è riuscita ad implementare un triplice sistema di controllo, capace di sfruttare ogni pulsante del pad, il giroscopio presente al suo interno, oppure i tanto bistrattati Move, non negando anche la benvenuta possibilità di combinare tra loro queste esperienze: nulla, difatti, ci vieterà di sfruttare il DualShock per imbastire la struttura generale della creazione, per poi passare istantaneamente all’utilizzo del motion controller collegato per rifinire nel dettaglio il tutto. Si tratta di un aspetto che, ad uno sguardo superficiale, potrebbe anche apparire quanto mai marginale, ma è proprio in questa sua invisibile feature che Dreams racchiude uno dei suoi punti di forza più potenti: in fondo lo sappiamo tutti che la potenza è nulla senza controllo.
Rete di contatti
Una volta smessi i panni del creatore e affacciatisi alle soglie del Sogniverso, ecco che si aprirà davanti a noi un universo onirico ricolmo di idee, capaci di stupire sin in questi primi giorni per creatività e cura realizzativa (grazie anche al periodo trascorso in early access): poco importa se si cerchi un puzzle game, un racing o un walking simulator, visto che basterà semplicemente scorrere un poco una lista apparentemente sconfinata per trovare facilmente un qualcosa degno della nostra attenzione, che potremo votare oppure, perché no, rendere ancora più accattivante e personale in fase di remix. Non mancano anche eventi a tempo dedicati a particolari argomenti, durante i quali potremo sottoporre al giudizio di Media Molecule la nostra creazione, magari nella speranza di essere votati come migliori, e vedere il nostro Sogno campeggiare nell’elenco delle esperienze consigliate. È ovvio, alla luce di tutto ciò, come il successo di Dreams sia tutto riposto nelle mani della community, ma l’entusiasmo e la cura che i contenuti hanno già fatto registrare in questi primi giorni ufficiali lasciano ben sperare, anche in virtù del già confermato supporto a lungo termine promesso da Media Molecule, che tra nuove funzionalità (a breve il supporto VR) e contenuti inediti, dovrebbero essere in grado di garantire a Dreams un futuro decisamente roseo.
Dreams è un sogno divenuto realtà, l’incarnazione ultima del desiderio di trasformare veramente i giocatori nei protagonisti a 360° dei propri giochi. Quello che Media Molecule ha realizzato è un potente e versatile mezzo, attraverso il quale chiunque è davvero in grado di rendere tangibili le proprie idee, poco importa se siano ludiche o puramente artistiche. Ed il bello è che non serve essere dei creativi pignoli per avere anche solo un pizzico di soddisfazione, visto il modo altamente scalabile con cui il tool si è dimostrato in grado di adattarsi alle capacità e alla voglia di ciascuno di noi. È ovvio come Dreams non sia un gioco facile, anzi, a dirla tutta questa definizione gli calza anche decisamente strettina, ma se siete di animo curioso, non avete voglia di sporcarvi digitalmente le mani, oppure avete voglia di sperimentare l’estro di altri giocatori come voi, la produzione Media Molecule potrebbe rappresentare davvero un bellissimo, quanto tangibile, sogno.