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Recensione Distruzione dinamica con Wreckateer

E3 2012, sul palco verde è tempo delle nuove esclusive Xbox Live Arcade e tra i giochi presentati viene dato ampio spazio ad uno in particolare: Wreckateer. Sviluppato da Iron Galaxy Studiosper Microsoft Games questo curioso titolo Kinect prende in prestito il concetto di distruzione totale di Angry Birds e lo trasporta nello scenario del medioevo anglosassone. Vediamo se l’esperimento è riuscito.

di: Federico Lelli

E3 2012, sul palco verde è tempo delle nuove esclusive Xbox Live Arcade e tra i giochi presentati viene dato ampio spazio ad uno in particolare: Wreckateer. Sviluppato da Iron Galaxy Studiosper Microsoft Games questo curioso titolo Kinect prende in prestito il concetto di distruzione totale di Angry Birds e lo trasporta nello scenario del medioevo anglosassone. Vediamo se l’esperimento è riuscito.

Spaccatutto!

Sono tempi duri per i proprietari di castelli: i goblin infestano le loro stanze lasciando al re un’unica possibilità per depurare il suo regno: la distruzione totale. È qui che intervengono iWreckateer, un team chiamato per distruggere le fortezze, l’unico rimedio efficace contro le bestiacce verdi. Prendiamo un pizzico dal famoso gioco arcade di Rovio, una spolverata dei controlli FPS per direzionare i proiettili e condiamo tutto con la periferica di movimento esclusiva di Microsoft, il risultato è questo nuovo titolo XBLAWreckateer.
Partiamo, come sempre, dall’inizio: i livelli introduttivi fanno da tutorial con le voci fuoricampo dei nostri strambi istruttori che ci spiegano come usare al meglio la balista a nostra disposizione, un’incrocio tra una catapulta e una balestra gigante. Per lanciare correttamente i proiettili il movimento da eseguire è quindi il seguente: si va in avanti e si avvicinano le mani al centro del corpo; quindi si fanno due passi indietro per tendere la corda stando attenti a muoverci nella direzione scelta per il lancio e a spostare le mani per l’altezza desiderata; infine si portano le braccia all’esterno per lanciare. I controlli sarebbero finiti qui se non ci fossero delle particolari azioni da svolgere anche dopo il tiro: possiamo infatti influenzare i lanci muovendo le mani intorno alla palla, per spostare la sua traiettoria in volo, o per attivare proiettili speciali capaci di volare con l’imposizione delle braccia o di esplodere. L’obbiettivo finale è quello di radere al suolo ogni singolo torrione, ivi compresi i nuovi verdognoli abitanti che, se colpiti direttamente, ci regalano anche in prezioso tiro aggiuntivo; non mancano inoltre bonus svolazzanti da colpire per incrementare e moltiplicare i nostri punti, rendendo l’ambiente di gioco ricco di elementi e degno di essere affrontato con un piano strategico ben studiato.
Se gli ottimi controlli fanno il loro dovere, rispecchiando con precisione i nostri movimenti, dall’altra parte è l’interfaccia ad aiutarci a mirare facendo lampeggiare il bersaglio puntato. Questo non vuol dire però che sia tutto scritto e già preimpostato: c’è una buona componente di casualità nel gioco oltre ad un elevato livello di difficoltà che si fa sentire già nei primi castelli, che diventa addirittura quasi frustrante andando avanti.
Dove invece si fa fatica ad essere stimolati è nel proseguimento del gioco, che continua a presentare ambienti caratterizzati da un design chiaro ma esteticamente poco vario, mentre dall’altra parte è proprio la distruzione promessa addirittura nel nome stesso del titolo ad essere un punto debole; la fisica che circonda i vari stage è infatti rozza e poco convincente, con intere aree delle fortezze che rimangono in piedi in maniera innaturale proprio perché non coinvolte dall’effetto domino che ogni giocatore si aspetterebbe. Neanche i diversi proiettili introdotti nei livelli più avanzati riescono ad aggiungere sapore ad una formula che si rivela ben presto ripetitiva e frustrante.
La semplicità delle meccaniche del titolo non richiede un reparto tecnico troppo elaborato: per questo motivo Wreckateer non spicca per una grafica particolarmente variegata e non ha bisogno di effetti visivi distintivi; possiamo dire di trovarci in linea con la mediocrità visiva già assaporata nella maggior parte dei titoli Kinect, il tutto scorre ovviamente in maniera fluida e senza particolari problemi. La stessa cosa possiamo dire per l’audio che ha come suo punto più alto il divertente commento dei due istruttori, purtroppo solo in (un dialetto) inglese, supportato dai sottotitoli.

Un disastro?

Wreckateer non è un titolo particolarmente originale o bello da vedere, ma ha dalle sue i pregi di avere dei comandi per Kinect ben calibrati e che preso a piccole dosi può risultare anche abbastanza divertente. Il buon livello di sfida può invogliare i giocatori più accaniti a tentare di approcciare i diversi stage più volte, alla ricerca del punteggio perfetto, ma tutti gli altri si stancheranno, anche fisicamente, alla prima passata.