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Recensione Disney Epic Mickey 2: L’avventura di Topolino e Oswald

Eccoci giunti al consueto appuntamento con i porting per PS Vita, la nostra rubrica dedicata alle produzioni non specificatamente destinate alla piccola di casa Sony. Protagonista dell’appuntamento odierno è la versione portatile di Disney Epic Mickey 2: L’avventura di Topolino e Oswald, seguito ufficiale (già visto e stragiocato oltre 7 mesi fa su home console) della saga iniziata da Warren Spector su Wii. In compagnia del topo più famoso del mondo e del suo più sfortunato parente dalle orecchie rotanti, ci avventureremo per le strade di Rifiutolandia, disegnando e cancellando un mondo nuovamente in pericolo. Ma avremo davvero voglia di riprendere in mano per la terza volta il magico pennello di Yen Sid? E più che altro, a quando un nuovo gioco realizzato in esclusiva per questa macchina?

di: Simone Cantini

Eccoci giunti al consueto appuntamento con i porting per PS Vita, la nostra rubrica dedicata alle produzioni non specificatamente destinate alla piccola di casa Sony. Protagonista dell’appuntamento odierno è la versione portatile di Disney Epic Mickey 2: L’avventura di Topolino e Oswald, seguito ufficiale (già visto e stragiocato oltre 7 mesi fa su home console) della saga iniziata da Warren Spector su Wii. In compagnia del topo più famoso del mondo e del suo più sfortunato parente dalle orecchie rotanti, ci avventureremo per le strade di Rifiutolandia, disegnando e cancellando un mondo nuovamente in pericolo. Ma avremo davvero voglia di riprendere in mano per la terza volta il magico pennello di Yen Sid? E più che altro, a quando un nuovo gioco realizzato in esclusiva per questa macchina?

La terra trema

Sì, lo dicevamo giusto poche parole fa: Rifiutolandia è nuovamente in pericolo, ma non a causa del malvagio Scienziato Pazzo, bensì per colpa di un misterioso terremoto responsabile della distruzione di parte del mondo in cui abitano i cartoni animati dimenticati. Anzi, stavolta è proprio la nemesi dello scorso episodio a cercare di rimettere tutto a posto, magari potendo contare sull’aiuto dell’eroico coniglio Oswald. Ma ci sarà davvero da fidarsi? Beh, per Ortensia e Gus c’è del marcio a Rifiutolandia, pertanto decidono di richiamare alle armi il prode Topolino, capace già in passato di porre fine al caos grazie ai poteri del Pennello Magico. E l’avventura prende così il via, sorretta da questa trama semplice semplice, quasi ridotta all’osso, srotolando sotto le nostre dita una classica esperienza platform 3D, seppur contaminata da sporadiche sezioni in due dimensioni. E questo, in un mondo in cui un simile genere si è sempre ben sposato con le esperienze portatili, potrebbe già essere un punto a favore di questo Disney Epic Mickey 2: L’avventura di Topolino e Oswald. Purtroppo, però, che il nuovo lavoro di Spector e dei suoi Junction Point presenti tutta una serie di sbavature più o meno grandi in grado di affossare senza ritegno le indubbie qualità concettuali del gioco. Si parte subito forte con una storia raccontata in maniera disastrosa, fatto che spinge il giocatore ad andare avanti per inerzia, troppo spesso senza sapere bene il perché, fatto che porterà ad attraversare intere sezioni procedendo a tentativi. Come se non bastasse, a rendere difficoltoso il tutto, ci si mette anche una gestione della telecamera imbarazzante, incapace di inquadrare al meglio l’azione e che riesce a dare il peggio di sé nei momenti in cui la precisione dei salti diventa fondamentale. Purtroppo, quando in un titolo che fa delle tre dimensioni il suo punto cardine sono le sezioni bidimensionali a spiccare per qualità, è sintomo evidente che qualcosa sia andato più che storto. Il colpo di grazia, tanto per gradire, viene brutalmente inferto dall’intelligenza artificiale chiamata a gestire Oswald: il nostro inseparabile compagno di avventure, difatti, sarà fonte di frequenti momenti di stizza, a causa di una reattività praticamente nulla e alla sua inspiegabile capacità di incastrarsi in ogni angolo, rendendo decisamente frustranti i momenti in cui la cooperazione tra lui eTopolino diventa essenziale per il proseguo del gioco. Simili pecche fanno storcere ancor di più il naso se rapportate all’indubbia qualità del level design, sempre molto ispirato e ricco di spunti interessanti, unita alla nutrita abbondanza di side quest di cui Rifiutolandia è letteralmente traboccante. A queste si uniscono tutta una serie quasi sterminata di collezionabili (spille, bozzetti e costumi), il cui reperimento porterà via un cospicuo numero di ore, elevando in maniera consistente la longevità complessiva di questo Disney Epic Mickey 2: L’avventura di Topolino e Oswald. A patto di avere la pazienza sufficiente per farlo…

Quadro sbiadito

Il contrasto tra luci ed ombre che funesta la struttura ludica del gioco si riflette in maniera analoga anche sotto il profilo tecnico. A fronte di una cura ed una pulizia grafica davvero invidiabile, per certi aspetti anche superiore a quanto già sperimentato nella versione in alta definizione, va registrata una non perfetta ottimizzazione dell’engine, incapace di accompagnare in maniera fluida l’azione di gioco: i cali di frame rate, nonostante l’ampiezza non certo elevata dei vari livelli di gioco, sono purtroppo assai frequenti, rendendo talvolta ostica la leggibilità dell’azione. E dopo aver visto in Gravity Rush cosa è in grado di gestire PS Vita a livello di ambientazioni tridimensionali, viene spontaneo chiedersi come il team di sviluppo abbia trascorso i mesi che separano questo porting dalla versione home. Di certo non per implementare al meglio le funzioni tattili della console, qua ridotte veramente all’osso ed introdotte solo per giustificare la presenza dei due touch screen: il dirigere il getto del Pennello Magico, difatti, risulta decisamente più comodo tramite l’impiego degli stick analogici, piuttosto che tramite l’utilizzo delle dita. Questo, purtroppo, è il limite di tutte le produzioni non sviluppate specificatamente attorno alle caratteristiche della console Sony. Risulta inoltre inconcepibile la scelta di limitare le funzionalità cooperative alla sola esperienza ad-hoc, tagliando fuori le potenzialità online della console: giocando assieme ad un amico in carne ed ossa, difatti, la giocabilità subisce un boost non indifferente, permettendo di limitare sensibilmente i danni causati dalla deficienza artificiale di Oswald.

A dispetto del suo essere un mero portingDisney Epic Mickey 2: L’avventura di Topolino e Oswald aveva tutte le carte in regola per riuscire a proporre un’esperienza portatile di tutto rispetto, grazie ad un concept sulla carta molto interessante e ben adatto ad essere fruito anche in mobilità. Proprio per questo motivo il risultato finale non può che lasciare con l’amaro in bocca, a causa di una serie di imperdonabili incertezze a livello realizzativo, inconcepibili se relazionate al generoso tempo di sviluppo di cui ha beneficiato il gioco. E dire che di materiale per divertirsi ce ne sarebbe anche parecchio. Un piccolo consiglio: se avete a portata di mano un amico in possesso di PS Vita e di un’altra copia del gioco, sentitevi pure liberi di aumentare il voto globale di 10 punti. Giocato in compagnia di un intelligenza reale si riesce ad ovviare più facilmente ad alcune delle lacune dell’intera produzione.