Recensione Corse mozzafiato con Test Drive: Ferrari Racing Legends
A tutti gli uomini piacciono le belle macchine. Specialmente quelle sportive, il cui rombo del motore attira l’attenzione di tutte le persone vicine, le cui forme e colori fanno provare immensa invidia agli altri guidatori, la cui velocità spesso non ha pari. Veicoli eleganti, nobili, delicati, ma che nascondono al loro interno una grande potenza e una grinta eccezionale. E quale nome può rappresentare meglio di tutti gli altri tale categoria, tanto unica quanto amata dagli appassionati di motori, se non la Ferrari?
di: Giorgio "Nadim" CataniaA tutti gli uomini piacciono le belle macchine. Specialmente quelle sportive, il cui rombo del motore attira l’attenzione di tutte le persone vicine, le cui forme e colori fanno provare immensa invidia agli altri guidatori, la cui velocità spesso non ha pari. Veicoli eleganti, nobili, delicati, ma che nascondono al loro interno una grande potenza e una grinta eccezionale. E quale nome può rappresentare meglio di tutti gli altri tale categoria, tanto unica quanto amata dagli appassionati di motori, se non la Ferrari?
Ecco quindi che i ragazzi di Slightly Mad Studios – che alle spalle hanno i due Need for Speed: Shift, non propriamente videogiochi da quattro soldi quindi – si sono rimboccati le maniche e hanno sfornato, per le console casalinghe, un nuovo capitolo della saga di Test Drive. Tutto incentrato sul marchio del cavallino rampante. Un titolo che ripercorre la storia della casa automobilistica nell’arco di vari decenni e che permette al giocatore di guidare i bolidi che hanno fatto la storia della scuderia.
Un incipit interessante per questo Test Drive: Ferrari Racing Legends, capace di attirare tutti gli amanti delle auto da corsa.
Un po’ di storia e tante sfide
Iniziando il titolo, il giocatore può scegliere di affrontare la classica modalità campagna, quella più corposa e un più curata. Cominciando l’avventura nei panni di collaudatore, deve affrontare una moltitudine di eventi per salire la piramide della fama, divenendo così dapprima semplice pilota, per poi aspirare a imporsi come campione. Tre sono le differenti epoche che caratterizzano la modalità, ognuna forte di specifici veicoli e differenti sfide. Gli obiettivi sono molti: vincere le gare, stabilire tempi record, battere determinati avversari e così via. Nulla di particolarmente originale, ma tale varietà di certo non fa male, anche se sul lungo periodo la monotonia rischia di divenire protagonista lo stesso. Peccato inoltre che la presentazione di ogni evento sia troppo semplice, troppo minimalista, con una schermate nera e alcune righe di descrizione per far capire al giocatore cosa avviene a livello cronologico – per quanto riguarda la semplice trama – e segnalare ciò che bisogna fare in pista per vincere. Nessun filmato, nessuna immagine, niente di appena un po’ più artistico, insomma.
Ma i difetti, purtroppo, non si limitano solo a questi. Se inizialmente il livello di sfida si rivela abbastanza basso, permettendo di superare sia gli obiettivi principali che quelli secondari con grande facilità, sale poi senza preavviso. Il titolo così, dopo aver proposto gare talvolta al limite del ridicolo, obbliga il giocatore a provare più e più volte gli eventi, costringendolo a impegnarsi parecchio per proseguire. La frustrazione così aumenta, andando a intaccare la qualità generale di Test Drive: Ferrari Racing Legends.
Qualità scalfita anche dal gameplay stesso, che vuole porsi come via di mezzo tra la simulazione e l’arcade. Sfortunatamente il risultato finale risulta troppo contraddittorio: chi cerca un titolo simulativo, noterà senz’altro uno stile di gioco troppo poco realistico, con vetture che derapano facilmente e collisioni a volte assurde; chi cerca un titolo più spensierato e immediato, invece, dovrà fare i conti con un modello di guida poco permissivo, in cui un solo errore può compromettere talvolta l’esito di una intera partita. A tal proposito ci si può avvalere dei vari aiuti di guida, che aumentano in maniera inversamente proporzionale con il livello di difficoltà, ma a conti fatti le variazioni non sono profonde.
Ad una carriera lunga ma un po’ anonima, che comunque difficilmente si ha la voglia di portare a termine, si affiancano altre modalità di gioco singleplayer, che permettono di guidare le macchine preferite nei vari circuiti presenti, in cui battere i tempi record o semplicemente rilassarsi un po’. Un ottimo modo, in altre parole, per poter testare tutte le Ferrari presenti nel gioco. Peccato che per far ciò bisogna prima sbloccare sia i veicoli che i tracciati nella campagna principale, affrontando un buon numero di eventi. Altrimenti ci si deve accontentare di una libertà di scelta davvero limitata, cosa che di fatto infastidisce non poco, andando a sminuire la qualità delle modalità stesse. Perfino quella online subisce la stessa sorte, con l’ulteriore handicap della difficoltà nel trovare altri giocatori da sfidare in rete.
Belle macchine e poco altro…
Dal punto di vista grafico il gioco soffre di troppe pecche. I tracciati infatti non sono curati quanto dovrebbero, alternando modelli poligonali semplici a texture poco dettagliate. Alberi e spettatori sono un ottimo esempio su quanto di peggio si possa osservare in Test Drive: Ferrari Racing Legends, facendo sembrare il titolo più adatto alle console di scorsa generazione che a quelle attuali. Un peccato, visto che le vetture sono state riprodotte davvero bene: tanto dalla visuale esterna che da quella interna si può notare un livello per i particolari alto, con ogni macchina fedele alla suo controparte reale, sia che si parli dei modelli recenti che di quelli del passato. A tal proposito fa storcere però la gestione delle collisioni, che permette solo di scalfire superficialmente le carrozzerie, anche a seguito di incidenti gravi. Perfino il comparto audio alterna effetti sonori realistici – con i rombi dei motori propri di ogni mezzo – a musiche piuttosto anonime.
Questi due comparti rappresentano alla perfezione Test Drive: Ferrari Racing Legends. Gioco che su carta poteva essere interessante, ma che a conti fatti si rivela molto più carente di quanto ci si aspettasse da un titolo firmato Slightly Mad Studios.
Un vero peccato, visto che nelle redazione di Console-Tribe tutti adoriamo le Ferrari.