Recensione Contra: Operation Galuga
di: Donato MarchisielloTempus fugit, recita un famoso brocardo di vita latino. Un concetto che, giorno per giorno, proviamo sulla nostra sempre più consunta pelle così come, al contempo, esso è anche un religioso standard in quasi ogni segmento dell’umano partorire. La tecnologia non sfugge a questo inesorabile legge, così come non sfuggono i videogames. E seppur Contra sia uno dei franchise più venerati del genere degli sparatutto a scorrimento, il nome non è detto che faccia risuonare un potente scampanellio, specialmente se l’orecchio in questione è piuttosto giovane. Nonostante, per i più anzianotti, il nome sia scolpito nella pietra, non è un segreto che il franchise nel corso del tempo abbia avuto i suoi alti e bassi e, addirittura, i suoi invisibili (ossia, è scomparso per lustri e lustri). Contra: Rogue Corps del 2019 non è stato esattamente un successo indimenticabile, per questo il nuovo Contra: Operation Galuga, sviluppato da WayForward e pubblicato da Konami, suona come un ritorno atteso con un, altrettanto previsto, retrogusto di riscatto. Dolce? Amaro?
accettare i cookie con finalità di marketing.
Contra: Operation Galuga è uno sparatutto in due dimensioni e mezzo a scorrimento laterale che, seppur tenti di discostarsi brevemente dalla formula concettuale della serie con delle piccole aggiunte specifiche, resta però saldamente legato al suo antico retaggio e alla sua ormai consolidata tradizione meccanica. Per quei pochi che dovessero ignorare il titolo, in Contra, come da tradizione, vige una sola regola: muoviti e spara! Ed è proprio sul dinamismo, la frenesia ed una certa difficoltà generale che poggia le sue movenze anche il titolo ivi in disamina, non senza qualche piccola novità rispetto all’assodata formula. Nonostante non vi sia quasi mai necessità di una vera e propria trama in titoli del genere, Contra: Operation Galuga porgerà al giocatore una premessa narrativa seppur piuttosto basica. Le vicende del titolo si svolgono nell’arcipelago di Galuga, isole attigue alla Nuova Zelanda, teatro di una misteriosa pioggia di meteoriti che ha obbligato la popolazione all’evacuazione. Questo ha reso l’area il campo da gioco di un gruppo terroristico chiamato Red Falcon, che mesi dopo ha completamente soggiogato Galuga. Per fermare l’ascesa di questi pericolosissimi criminali, la Federazione Terrestre ha inviato in ricognizione l’Esercito GX che, però, dopo poco, è scomparso completamente dai radar. Dunque, la scelta è solo una: inviare la squadra Contra, composta dai soldati d’élite Bill Rizer e Lance Bean.
Premesse narrative minime ed eccoci già in gioco: avviando la campagna e preso il controllo di uno dei due personaggi principali, Bill Rizer e Lance Bean, ben presto ci ritroveremo allegramente a “zompettare” per i livelli, al contempo distribuendo ai nemici confetti di piombo rovente e schivando quintali e quintali di esplosive “schermaglie” provenienti proprio dai nostri agguerriti antagonisti. La campagna, giocabile da soli o in cooperativa a due giocatori, è suddivisa in otto parti ben distinte, in cui lo scenario e i nemici da affrontare cambiano regolarmente. Ad opporsi alle nostre rambate, vi saranno nemici di tutti i tipi, dai soldati semplici agli alieni più grotteschi. I loro pattern di attacco variano e si diversificano in modo più che sufficiente, obbligando il giocatore ad una costante allerta e ad un certo esercizio di memorizzazione obbligato. Naturalmente, bisogna fare attenzione anche ai pericoli ambientali: in Contra: Operation Galuga, infatti, non saremo unicamente chiamati a spruzzare proiettili a più non posso, ma dovremo anche essere dei novelli Super Mario.
Il gioco, infatti, metterà alla prova le abilità di platforming, grazie ad una serie di stage tendenzialmente ben orchestrati e che richiederanno, com’è tradizione del gioco, una buona dose di coordinazione. Sebbene, nella maggior parte delle situazioni, si combatterà per lo più a piedi, evitando il fuoco nemico e rispondendo alle raffiche di proiettili tra un saltello e l’altro, in alcune occasioni vi saranno delle piacevoli variazioni della formula. Ad esempio, in uno stage si dovranno affrontare i nemici dal retro di una moto ad alta velocità: una scelta, seppur classica per chi ha memoria ludica storica, ma utile per mantenere sempre alto il coinvolgimento dall’inizio alla fine. I nostri eroi, dal canto loro, potranno difendersi con un arsenale di tutto rispetto, composto da armi iconiche per la serie e qualche gradita novità. Dai mitra ai laser, potremo conservare due fucili per volta, potenziabili qualora incappassimo in più esemplari della stessa bocca di fuoco, oppure sacrificare il nostro intero arsenale per attivare una modalità speciale, che si tradurrà in un potente attacco casuale in grado di cambiare le sorti di una battaglia.
La campagna del gioco durerà nella migliore delle ipotesi tre o quattro ore, a seconda della difficoltà scelta (ve ne saranno tre fra cui optare) e dalla nostra abilità pad alla mano. Ma la campagna, in realtà, rapppresenta una sorta di lungo tutorial che ci consentirà di accedere alle altre tue modalità di gioco di Contra: Operation Galuga. La prima, la modalità Arcade (sostanzialmente, la campagna scevra dalla trama e più fedele all’esperienza originale), ci consentirà di affrontare gli stage della campagna in cooperativo, con un massimo di quattro giocatori in contemporanea sullo schermo. Completata la campagna, potremo sbloccare un gran numero di personaggi da utilizzare proprio nella modalità Arcade del gioco. Ma Contra: Operation Galuga non è finito qui: il titolo, infatti, offre anche un’altra modalità, chiamata Sfida, in cui i giocatori potranno cimentarsi caratterizzata da una grande quantità di scenari ognuno con delle condizioni di completamento differenti. Una sfida, ad esempio, potrebbe richiedere ai giocatori di completare un livello il più velocemente possibile senza essere colpiti, ad esempio, o di completare una sezione senza attaccare alcun nemico, oppure, ancora, di affrontare ondate e ondate di agguerriti nemici.
In generale, ci sentiamo di affermare come Contra: Operation Galuga sia un buon prodotto rapporto qualità/prezzo, oltre che dotato di un’ottima longevità generale. Probabilmente, si poteva fare qualcosa in più a livello di sperimentazione visto che, a conti fatti, il titolo fa veramente poco per distanziarsi dalla tradizione della saga, ma, comunque vada, si lascia gioare in modo più che gradevole. Da un punto di vista tecnico, Contra: Operation Galuga si rivela essere un buon prodotto, seppur sicuramente non spacca mascelle. Il 2.5D è una scelta tutto sommatto azzeccata e che da un minimo di profondità aggiuntiva ai vari scenari del gioco che, nella loro semplicità, sono tutti piuttosto curati e diversificati. La qualità estetica generale, seppur ordinaria e forse un po’ troppo anonima in certi punti, è comunque più che sufficiente ed incornicia perfettamente la complessiva esperienza. A livello di fluidità e di latenza, Contra: Operation Galuga è un prodotto di alta qualità e che non tradisce la lunga tradizione di forsennati smanettamenti dei passati capitoli. Zero lag di sorta, istantanea risposta dei comandi e, in generale, una scarica action che fluisce senza intoppo alcuno.
Contra: Operation Galuga è una delizia per i fan della serie e degli sparatutto in generale. Grazie al sistema di Perk e ai molteplici livelli di difficoltà e alle tre diverse modalità di gioco, è sicuramente uno dei titoli più accessibili del genere ma, con i dovuti aggiustamenti, anche uno dei più impegnativi. Un’esplosione assoluta dall’inizio alla fine, Contra: Operation Galuga ha una campagna piuttosto breve, ma con le sue modalità aggiuntive e la ricchezza di sbloccabili, offre ore e ore di divertimento arcade. Seppur non faccia gridare al miracolo da un punto di vista tecnico, il gioco è comunque gradevole e sufficientemente pulito e scorrevole: un’esperienza, comunque sia, consigliata e divertente per chiunque!