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Recensione Castle Crashers Remastered

Ormai si sa che quando arriva in redazione un gioco rimasterizzato chiedo il certificato medico al mio psichiatra per non lavorarci ma questa volta ero curioso (ok, è una bugia, mi è stato assegnato coattivamente): che si sono inventati per giustificare una remastered di un gioco come Castel Crashers, soprattutto a causa della sua caratterizzazione grafica? Vediamo un po'.

di: Giovanni Manca

Ormai si sa che quando arriva in redazione un gioco rimasterizzato chiedo il certificato medico al mio psichiatra per non lavorarci ma questa volta ero curioso (ok, è una bugia, mi è stato assegnato coattivamente): che si sono inventati per giustificare una remastered di un gioco come Castel Crashers, soprattutto a causa della sua caratterizzazione grafica? Vediamo un po’.

Ancora principesse?

Devo proprio andare a leggere un po’ di libri di storia perché devo proprio capire dove nasce questa fesseria letteraria dei cavalieri che senza nessuna paura rischiavano la propria vita per salvare principesse rapite. Comunque, se non ve lo ricordate, la trama che fa da canovaccio a Castle Crashers è proprio questa, una serie di missioni in cui dovremmo liberare in epiche battaglie povere principesse rapite da cattivoni. Castle all’epoca della sua uscita, nel lontanissimo 2008 sulla Xbox 360, riscosse notevole successo per la sua struttura di gioco che riusciva a mixare gli schemi classici deibeat’em up a scorrimento laterale con vari elementi tipici dei giochi di ruolo, il tutto valorizzato da ritmi di gioco e situazioni sempre coinvolgenti e una coperativa a quattro giocatori praticamente infinita. Fiore all’occhiello, almeno secondo la nostra opinione, le boss battle: difficili, originali, estremamente divertenti. A parte l’inserimento dei DLC che aggiungono personaggi e vari item, dal punto di vista del gameplay nulla è cambiato in tutti questi anni, Castle diverte sempre ma rimane un gioco di genere e per questo non per tutti.

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Come detto in apertura, ero curioso di vedere in che modo The Behemoth avrebbe messo mano a un gioco di questo tipo in relazione alla sua resa grafica. In effetti, ad una prima occhiata, il suo stile cartoonesco molto pulito non rileva grossi miglioramenti ma un confronto più accurato evidenzia una qualità delle texture superiore; il vero passo in avanti è però dovuto ai sessanta fotogrammi al secondo che rendono molto più giocabili le situazioni di affollamento che in passato generavano parecchia confusione.
Allora, vale la pena giocare a Castle Crashers Remastered? Onestamente, a chi aveva giocato all’originale, consiglierei di guardarsi intorno e dare un’occhiata a qualcosa di nuovo, anche se il prezzo ridotto come vecchio acquirente dell’originale può essere un bello stimolo. A chi non ha mai giocato, o visto di sfuggita, consigliamo invece di provarlo assolutamente.

  • struttura di gioco ancora molto valida

  • stimolante e coinvolgente

  • coop a quattro divertentissima

  • boss battle

  • 60 fps

  • poche novità

  • struttura di gioco non adatta a tutti i palati