Recensione Big Helmet Heroes
di: Donato MarchisielloSpesso, una formula semplice è quello che serve per raggiungere il vero scopo di ogni videoludo, ovvero intrattenere. Ed è probabilmente questo lo scopo prefissatosi di base da Big Helmet Heroes, titolo “senza pensieri” creato da Exalted Studio e Dear Villagers. Un prodotto che è impossibile non avvicinare, per concetti e finalità, all’indimenticato (e indimenticabile) Castle Crasher, una vera perla dei titoli arcade del decennio scorso. Dunque, siamo al cospetto di un vero erede spirituale? Oppure è un diretto pretendente al trono? Bando alle ciance, ecco a voi la review di Big Helmet Heroes nella sua versione PlayStation 5.
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Big Helmet Heroes è un gioco d’azione a scorrimento con grafica in tre dimensioni. Il prodotto di Exalted Studios rientra a pieno merito nel settore dei “beat ‘em up”, uno dei più “antichi” dello specifico ambito videoludico. Sia che si giochi da soli o in coppia con un amico in cooperativa, questo gioco offre un’esperienza leggera ma coinvolgente, che si concentra sul puro intrattenimento rissaiolo piuttosto che su meccaniche complesse o trame profonde. E proprio a proposito di quest’ultimo aspetto, Big Helmet Heroes ha una storyline piuttosto basica. La premessa è salvare una principessa rapita da dei cattivissimi orchetti: ma anche i nostri compagni d’arme, nostro malgrado, sono stati imprigionati. Il nostro obiettivo? Ma naturalmente salvare capra e cavoli e abbattere la “terribile” minaccia orchesca.
Una trama semplicissima, arricciata attorno a 20 livelli in totale dalla difficoltà generale selezionabile, presentata con cutscene animate e senza dialoghi. Parlando degli stage, essi andranno dagli interni di un castello ad un vero e proprio parco acquatico. La varietà dei luoghi, così come la loro complessiva realizzazione, è di ottima fattura, seppur non ci sia un vero legame tra un livello e l’altro, inducendo un senso generale di “collage forzato” nel complessivo fluire dei livelli. Il design degli stessi, seppur tendenzialmente lineare, in realtà offre piccoli antri “nascosti” dove sarà possibile scovare e raccogliere utili oggetti, inducendo quindi ad un pizzico di esplorazione nella frenesia rissaiola tipica del genere.
Come detto, Big Helmet Heroes è un picchiaduro a scorrimento in cui ci si fa strada attraverso vari stage, sconfiggendo ondate di nemici prima di affrontare l’occasionale boss (davvero ben realizzati), tra squittii vari, pecore “innamorate” ed improbabili armi da combattimento. Parlando proprio di quest’ultimo, il fighting system nel suo complesso è fluido e reattivo, con un mix di attacchi leggeri e pesanti che possono essere combinati in combo piuttosto divertenti da scatenare. Avremo anche la possibilità di saltare e di schivare gli attacchi nemici, oltre che di utilizzare attacchi speciali in grado di provocare ingenti danni ai nemici.
Avremo la facoltà, via via, di sbloccare diverse classi, ognuna con uno stile di gioco differente. Il gioco, all’inizio, ci metterà nei panni di un classico cavaliere armato di spada e scudo, ma man mano che si procederà innanzi, avremo accesso ad un vasto assortimento di classi, armi “usa e getta” sparse nei livelli e potenziamenti stravaganti. Ogni cavaliere ha anche un’abilità speciale unica che può essere attivata quando è completamente carica. Queste abilità aggiungono un ulteriore livello di strategia al gioco. Un cavaliere può crescere, ad esempio, fino a diventare enorme e calpestare i nemici, un altro può evocare cloni per sopraffare i nemici ecc.
Uno dei maggiori punti di forza di Big Helmet Heroes è la sua totale accessibilità. A differenza di molti picchiaduro moderni, spesso inestricabilmente legati a componenti ruolistiche più o meno ramificate, non c’è un sistema di esperienza o di unlock di perk e abilità. I nostri impavidi eroi sono già “al massimo della forma” fin dall’inizio. Invece di dover macinare ore di gioco per ottenere potenziamenti, l’attenzione si concentra esclusivamente sul gioco e sul divertimento. Che siate giocatori esperti o semplicemente alla ricerca di qualcosa di casual da giocare con gli amici, Big Helmet Heroes offre un’esperienza priva di stress e deliziosamente “casinista”.
Detto ciò, il suo animo visibilmente leggero potrebbe, al contrario, non attrarre quei giocatori che, comunque, sentono la necessità in ogni contesto di un profondo sistema di progressione e personalizzazione del proprio “viaggio ludico”. A questo, naturalmente, si aggiunga il fatto che il prodotto di Exalted Studios offre sostanzialmente un’unica modalità di gioco, senza grandi variazioni sul tema (se non le citate boss fight, sicuramente il punto più alto, meccanicamente parlando, della produzione).
Da un punto di vista squisitamente tecnico, il lavoro profuso dagli sviluppatori è sicuramente di buona qualità: a livello visivo, Big Helmet Heroes è colorato e morbido. I modelli dei personaggi in 3D sono ben animati e le ambientazioni sono variegate e dettagliate. Nonostante l’ambientazione fantasy ed i temi “maturi”, il gioco punta molto sull’umorismo, con animazioni esagerate, improbabili ambientazioni e disegni comicamente sproporzionati, che mantengono l’atmosfera leggera e adatta a tutte le età. A livello squisitamente prestazionale, la creatura di Exalted Studios si è comportata piuttosto bene: l’azione di gioco è fluida e costante, così come è sostanzialmente pulita l’esperienza di gioco (fatta eccezione per la telecamera, alle volte “bloccata” dietro elementi dello scenario come alberi o costruzioni). La colonna sonora è più che adeguata, proponend temi epici che, correlati all’esilarante comicità generale del gioco, contribuisce all’atmosfera senza stonare mai.
Big Helmet Heroes è un’esperienza leggera e divertente, dall’inizio alla fine. Sia che si giochi da soli o con un amico in cooperativa, il divertimento è assicurato senza che il gioco risulti mai eccessivamente complicato. Proprio per queste ragioni e per un’esperienza “unidirezionale”, non si tratta probabilmente di un gioco che rimarrà troppo a lungo sulle nostre console. La profondità, così come la generale longevità e varietà meccanica, non sono tali da indurre lunghissime esperienze di gioco. La diversificazione degli stage è notevole, ma i combattimenti potrebbero essere non particolarmente avvincenti per più esperti, ne’ è presente un sistema di progressione e personalizzazione particolarmente profondo. Per i più giovani o per chi è alla ricerca di una esperienza veloce e fugace, invece, questo gioco è un acquisto quasi obbligato ad un prezzo contenuto.