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Recensione Ark Survival Evolved

di: Ulell

No, non ci siamo. Un gioco, per essere bello e avvincente, deve essere si difficoltoso, ma mai frustrante. Deve far crescere pian piano le abilità del giocatore, non buttarlo nella mischia alla “diotisalvi”. Ecco perché questo Ark Survival Evolved per Playstation 4…..

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Bear Grylls mi accompagna

Ark Survival Evolved è un gioco di tipologia survival. Il tutto comincia scegliendo dalla schermata la tipologia di gameplay che vogliamo sperimentare, online o offline. Una volta scelta la modalità (nel caso dell’online sceglieremo il server dove collegarci) comparirà un editor (molto scarno in realtà) che ci permetterà di personalizzare il nostro personaggio, assegnargli il sesso ed il nome e scegliere il punto della mappa dove apparire. Una volta completate le operazioni, verremo catapultati all’interno del gioco. Lo scopo sarà raccogliere più materiale possibile (prendendo a pugni gli alberi, ad esempio, ci riforniremo di legna o paglia) e utilizzarlo per costruire utensili o armi che ci permetteranno di sopravvivere nella giungla. All’inizio saremo dotati di pochissimi progetti, ma via via che cammineremo nella mappa (sopravvivendo ai tanti pericoli che la permeano) il nostro personaggio crescerà, permettendoci di sbloccare altri progetti (chiamati engrammi) più complessi. Ma il tutto è più facile a dirsi che a farsi. Il nostro personaggio infatti dovrà nutrirsi, scaldarsi e rinfrescarsi a seconda del meteo. Inoltre saremo in principio debolissimi sia rispetto agli attacchi dei vari animali (Dinosauri di ogni dimensione e natura) che popolano la giungla o peggio ancora, se scegliamo la modalità online, degli altri umani che ci attaccheranno e ci faranno fuori per recuperare materiale o solo per il gusto sadico di farlo. Nelle fasi notturne del gioco vedremo comparire dei contenitori (sbloccabili dal livello 15 in poi) che avranno al loro interno oggetti utili per la nostra sopravvivenza.

Altalena

Tutto questo sarebbe molto bello se il framerate del gioco non fosse molto, molto ballerino. Infatti appena entreremo nella Giungla avremo degli imbarazzanti cali di frame rate. Inoltre, non so per problemi della mia tv/console o per difetti nativi del gioco, le scritte poste in alto a sinistra del gioco risultano fuori schermo, e per poter godere di tutta l’interfaccia del gioco ho dovuto stringere di molto l’inquadratura della telecamera. Aggiungo che nonostante il gioco sia ben fatto, alcuni bug, compenetrazioni poligonali e l’IA ballonzolante ne minano il gusto, oltre ad una difficoltà che risulta, al mio parere, davvero estrema, dato che ad ogni partita il rischio di morire subito è molto, molto presente, il che rende l’esperienza frustrante e da “buttoiljoypadelaps4dalbalcone”. Inoltre per poter godere a pieno l’esperienza del gioco, è praticamente obbligatorio avere o crearsi rapidamente una gilda con altri amici, perché la sopravvivenza da soli è molto più complicata e gli altri player avranno vita facile contro di voi

In the end

Nella mia premessa in realtà ho scritto anche quelle che sarebbero diventate le mie conclusioni. Questo gioco, forse per la sua natura, è fin troppo “estremo” e richiede una pazienza e una dedizione incredibili. Sicuramente giocandoci a lungo si scoprono sempre nuove cose e diventa più divertente, ma fino al 10 livello il rischio di spaccare tutto per la frustrazione è alto.