Recensioni

Recensione Among The Sleep

di: Simone Cantini

Forte di un successo ottenuto tramite l’oramai immancabile Kickstarter, Among The Sleep è infine giunto anche su console, a ben due anni dal consueto debutto su PC. I ragazzi di Krillbite sono pronti dunque a far immergere anche i giocatori di PS4 ed Xbox One all’interno di questo curioso esperimento horror, caratterizzato da tematiche ed ambientazioni senza dubbio originali.

Per visualizzare i video di terze parti è necessario
accettare i cookie con finalità di marketing.

Twinkle twnkle little star

Certo che è davvero dura avere due anni. Mangiare, dormire e giocare sono attività che sfiancherebbero chiunque, ma per fortuna avere una mamma premurosa e sempre pronta ad inondarci con il suo amore ad ogni nostra piccola richiesta è, di sicuro, un ausilio da non sottovalutare. Ed è ancora più bello quando questo affetto incondizionato viene condito da un bel regalo, un tenero e coccoloso orsetto di pezza con il quale vivere le avventure più incredibili. La fantasia dei bambini, come sappiamo bene, è difatti in grado di tramutare ogni più piccolo aspetto, anche quello più banale e quotidiano, in un gioco sempre nuovo e divertente, magari proprio in compagnia del nostro nuovo e peloso amico che ha appena preso vita davanti ai nostri occhi. E le cose funzionano a meraviglia fintanto che il sole splende alto nel cielo e gli uccellini cinguettano garruli fuori dalla finestra della nostra rassicurante cameretta. Le cose però cambiano bruscamente non appena cala la notte e le ombre si allungano, facendosi sempre più minacciose e sinistre. Dove è finita la nostra mamma? E che ne è stato del piccolo orsetto? Non è la sua voce quella che sentiamo provenire dalla lavanderia? Basta un po’ di coraggio, o semplicemente un pizzico di incoscienza infantile, per scavalcare la sponda del nostro lettino ed iniziare a gattonare in cerca dei nostri affetti perduti. Among the Sleep non è certo un titolo esente da critiche, ma se c’è un aspetto nei confronti del quale bisogna togliersi il proverbiale cappello è senza dubbio per quanto concerne l’idea di base: modellare una breve avventura horror attorno alle percezioni distorte (ma non troppo) di un bambino di soli due anni è davvero geniale. Osservare una casa addormentata attraverso gli occhi di un personaggio così piccolo, fondendo il tutto con ricordi e ansie da questi sperimentati nella sua breve esistenza, sono in grado di conferire alla produzione Krillbite un aspetto davvero interessante e non del tutto scontato. Così come non troppo rassicurante finirà per divenire l’apparentemente idilliaco quadretto familiare che ci viene presentato durante l’introduzione: l’avventura, come scritto, non è certo lunghissima, ma non per questo non è in grado di fornire uno spunto narrativo privo di un suo fascino e di una propria maturità, che saprà di sicuro colpirvi in concomitanza del suo inquietante finale, in grado di ribaltare completamente le sensazioni vissute nei primi istanti di gioco.

001 among the sleep

Una durata da incubo

Le meccaniche che regolano Among the Sleep sono molto semplici, mutuate dalle più classiche delle avventure in prima persona. In definitiva non dovremo fare altro che esplorare l’ambiente in cerca della strada giusta, risolvendo semplicissimi enigmi e, da un certo punto in poi, cercare di nascondersi dalle grinfie di alcune inquietanti creature. Se il primo elemento, per quanto contenutisticamente blando, funziona nella sua interezza, grazie anche ad un’atmosfera efficace, lo stesso non si può dire del secondo che, pur coerente con lo stato d’animo vissuto dal protagonista, si traduce semplicemente in un poco divertente nascondino. Di sicuro si è trattato di un tentativo volto a spezzare il ritmo del gameplay, ma data l’esigua durata dell’avventura (circa 3 ore) non è che se ne sentisse troppo il bisogno. Avrebbe senza dubbio giovato inserire qualche elemento giocabile in più, dato che una volta raggiunti i titoli di coda non ci sono molti altri stimoli a riprendere in mano Among the Sleep, a meno che non si voglia recuperare tutti gli inutili collezionabili sparsi per i livelli, oppure si decida di sbloccare gli altrettanto superflui obiettivi secondari (buoni soltanto ad incrementare il valore di Trofei e Gamerscore).  Ad aiutarci nelle nostre notturne peregrinazioni troveremo il piccolo orsetto di pezza che, forse animato dalla nostra fervida fantasia, sarà in grado di tranquillizzarci quando la tensione sarà alle stelle, oltre che in grado di illuminare il cammino se avvolti dalle tenebre più fitte. Tecnicamente parlando il lavoro del team scandinavo non presta il fianco a critiche particolari, principalmente in virtù di un’atmosfera davvero ispirata, capace di far passare sopra ad una realizzazione grafica non di primo livello.

002 among the sleep

Among the Sleep è un horror senza dubbio particolare, psicologico, in cui la paura deriva più da ciò che crediamo di aver visto piuttosto che da ciò che ci viene realmente mostrato dagli sviluppatori. Proprio come accadeva quando eravamo bambini come il nostro piccolo eroe. La produzione Krillbite pecca principalmente sul versante della longevità, che pare quasi essere stata modellata attorno all’età del nostro alter ego digitale: sarebbero bastate un paio di ore in più, magari accompagnate da qualche modifica al gameplay più efficace del blando hide and seek presente nelle fasi finali, per far emergere Among the Sleep dal mare delle produzioni non proprio indispensabili.