Recensione Acrobazie psichedeliche sulla neve con SSX
di: Federico LelliNeve, tanta neve. Sole, ghiaccio e ancora neve. Dopo una curva e dopo un salto, mi aspetta ad ogni atterraggio: un bianco paradiso. La taglio con la tavola come fosse burro, a volte mi ricompensa facendomi andare più veloce, altre volte mi rincorre e cerca di sommergermi; allora scappo, sfuggo tra le rocce e svicolo negli anfratti fino a che non salto ancora per l’ultima volta, stanco e felice.
È la neve che ancora una volta mi offre riparo nel suo gelido abbraccio.
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Ritorni
Il nostro viaggio inizia nel lontano 2000, quando il primo SSX fa il suo esordio sulla Playstation 2 e diventa in breve tempo un must per tutti gli amanti di giochi arcade e sport estremi; la serie continua a sfruttare il meritato successo per diversi anni coprendo tutta la passata generazione videoludica fino a che un giorno qualcosa si rompe e SSX finisce nel dimenticatoio.
Dimenticato finché EA Canada decide, con un guizzo inaspettato, di riportare in vita il brand e di ripartire da zero, ma senza rinnegare il passato: nasce così un nuovo SSX, da poco arrivato nei negozi, che porta lo stesso nome del primo.
La trama è presto detta: il team di SSX si è riformato da poco, dopo che uno dei suoi componenti più dotati li ha abbandonati passando alla squadra rivale; il nostro obbiettivo sarà quindi quello di inseguire il traditore Griff intorno al mondo, cercando di conquistare le vette più impegnative prima di lui, o battendo i suoi tempi.
Si parte subito a bomba, con un lancio in skydiving da un aereo che funge da tutorial: gli 8000 metri che ci separano da terra sono il campo di prova perfetto per testare i nuovi controlli del titolo, che si focalizzano sugli stick e sui grilletti. Se spostamenti e rotazioni sono riservati allo stick sinistro, le varie prese sfruttano una combinazione di movimenti della levetta destra dove il primo degli input indica la mano che compie la manovra, mentre il secondo definisce la zona della tavola che si va a toccare, in questo modo bastano due semplici direzioni per creare diversi grab, che possiamo portare all’estremo grazie ai grilletti per il tweak. Ma non spaventatevi, il sistema infatti è semplice e di facile apprendimento e un grande numero di trick sarà necessario per consentire al giocatore di sfrecciare sulla neve con agilità, grazie ai continui rifornimenti di turbo che ci portano a sbloccare movimenti sempre più surreali e impossibili.
La carriera ci permette di vedere tutti i tipi di gara a disposizione: normalmente ci troveremo a concorrere per i punti e per il tempo. Nel primo caso facciamo parlare i nostri trick a forza di moltiplicatori sperando di battere i punteggi migliori, nel secondo caso scendiamo in maniera disperata per arrivare primi a fondo valle. A queste modalità si aggiungono le discese mortali: competizioni in solitaria dove l’unico obiettivo sarà quello di arrivare sani e salvi al traguardo, con un numero limitato di rewind e con equipaggiamenti specifici dedicati ad ogni vetta.
Sono queste infatti le due più grandi novità introdotte da questo reboot: il rewind ci permette di riavvolgere il tempo, evitando cadute e scivoloni in cambio di una parte del nostro punteggio e dei secondi persi a ripetere nuovamente il salto mentre i nostri avversari continuano la loro corsa; gli equipaggiamenti sono invece speciali attrezzature richieste per affrontare determinate cime che spaziano dai rampini per fare presa sul ghiaccio, alle bombole d’ossigeno per respirare l’aria rarefatta ad alta quota fino alla tuta da scoiattolo volante per planare oltre i crepacci più insidiosi.
Il gameplay è frenetico e puramente arcade ma non per questo privo di controllo: se nelle prime partite vi sembrerà di essere un naufrago sballottato tra le onde nevose dalla gravità, ben presto prenderete possesso delle vostre abilità concatenando trick sempre differenti per guadagnare più turbo possibile. In ogni caso, esperti o dilettanti che siate, il pacing veloce e l’immediatezza dei comandi vi faranno cercare sempre un nuovo salto da scavalcare, un pipe diverso da grindare o una nuova discesa da affrontare, per un divertimento praticamente illimitato.
Scendere col fantasma
Arrivati a quel punto sicuramente troverete la voglia di sperimentare il vastissimo mondo online di SSX: una lunga serie di montagne reali e inventate che si prestano a tutti gli eventi della modalità single player, con l’aggiunta dei fantasmi dei rivali umani. Ogni discesa può ospitare infatti una o più gare per un determinato periodo di tempo entro il quale tutti possono entrare, previo pagamento in crediti di gioco, e lasciare il tempo migliore, il punteggio più alto, o il quantitativo di metri effettuato in una discesa mortale; sarà il gioco a premiarci automaticamente alla fine dell’evento dividendo il totale in base al numero di partecipanti e alla nostra posizione. Grazie al sistema Ridernet inoltre, possiamo gareggiare anche su montagne differenti mantenendo sempre sotto controllo ogni gara, grazie alle notifiche sulla nostra posizione e sui nostri rivali principali.
Le ambientazioni, enormi, varie e geograficamente ben caratterizzate, alternano natura incontaminata a costruzioni umane più o meno invasive che ci permetteranno di saltare, grindare ed esplorare le montagne con perizia; in una lunga serie di percorsi decisamente fuori di testa e pieni di scorciatoie.
Ovviamente, con un titolo così vasto, si deve fare qualche compromesso: quindi se da una parte ci pensa l’engine a 60fps a compensare i 30 fps renderizzati a schermo, dall’altra sono gli effetti speciali pieni di luci, colori e suoni a distrarci dalla grafica tutto sommato lontana dalle eccellenze viste in questa generazione; l’esperienza visiva risulta comunque fluida, stabile e di grande impatto.
Non possiamo dimenticare inoltre la colonna sonora, che supporta anche le playlist salvate nella console, integrata ottimamente e con una lunga selezione di tracce dedicate.
Snowboard Supercross 2012 Edition
SSX è tornato in grande stile con un arcade puro che non può che fare piacere agli amanti del genere. L’estrema difficoltà dei traguardi imposti forse può allontanare i giocatori più casuali, ma c’è comunque un’estrema gratificazione nell’arrivare primi davanti ai bot e ai fantasmi dei propri rivali, per vincere conseguentemente una vagonata di soldi. Un titolo per chi ha amato SSX e che come noi non vedeva l’ora di rivederlo sugli scaffali. Finalmente, la neve.