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Xbox, Spencer sul futuro del brand tra Game Pass, multipiattaforma ed ecosistema digitale
di: Donato MarchisielloE’ tempo di grandi cambiamenti per Xbox, così come di nuove strategie. Xbox è rimasta saldamente al terzo posto nella cosiddetta “guerra delle console” per due generazioni consecutive. Inoltre, la console ha registrato ogni anno un calo netto delle vendite di hardware, con Microsoft che, in risposta, ha aumentato drasticamente i suoi sforzi di pubblicazione multipiattaforma first-party su PlayStation e Switch. Tutto ciò ha portato molti a chiedersi per quanto tempo ancora l’hardware Xbox continuerà a esistere e se, nel caso, continuerà a farlo come una piattaforma hardware classica o meno. Di questo e tanto altro, Spencer ha parlato in una intervista rilasciata ad XboxEra (via GamingBolt), che ha toccato diversi punti focali inerenti il futuro del brand Xbox.
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“Non cerchiamo più di spostare gli utenti verso la nostra console”
Partiamo dal multipiattaforma: Spencer ha fatto luce sulla decisione dell’azienda di rilasciare più giochi Xbox su PS5. Spencer è stato interrogato sui commenti fatti durante un’udienza della FTC nel 2023, in cui sosteneva che ogni volta che uno studio di proprietà di Xbox vendeva un gioco sullo store di PS5, la quota del 30% di Sony veniva utilizzata per accordi volti a bloccare l’arrivo di altri giochi di terze parti su Xbox.
Ora che Xbox sta rilasciando numerosi giochi su PS5, a Spencer è stato chiesto se non fosse meno concentrato sul taglio del 30% di Sony e più sul taglio del 70% che Xbox prende su ogni suo gioco venduto su PS5.
“Ovviamente guadagniamo di più sulla nostra piattaforma, è uno dei motivi per cui investire nella nostra piattaforma è importante. Ma ci sono persone – sia che le loro librerie siano su PlayStation o Nintendo, sia che preferiscano il controller, sia che amino i giochi che ci sono – e non voglio guardare a questo e dire ‘beh, non c’è modo di costruire un business lì, trovare fan dei nostri franchise lì'” ha sottolineato Spencer.
“Non sto più cercando di spostarli tutti su Xbox. Siamo tutti troppo concentrati sul dove, invece di consentire a quanti più utenti di giocare ovunque desiderino. E sì, il 70% che guadagniamo con i giochi su altre piattaforme ci aiuta a costruire grandi portafogli, come abbiamo mostrato al Developer Direct, e spero che questo continui a dimostrarsi nel resto dell’anno” ha dichiarato Spencer.
Proprio a questo proposito, in un’altra parte dell’intervista, a Spencer è stato chiesto perché il recente Developer Direct di Xbox ha mostrato i loghi di PlayStation per i giochi che stava mostrando, invece di utilizzare la strategia che Nintendo e PlayStation attuano di solito per le loro presentazioni, in cui mostrano i loro loghi solo durante gli annunci dei giochi, che poi vengono rivelati anche su altre console.
“Voglio solo essere trasparente con le persone”, ha risposto Spencer. “Se siamo su Nintendo Switch lo metteremo, se siamo su PlayStation, se siamo su Steam, le persone dovrebbero conoscere le vetrine dove possono ottenere i nostri giochi”.
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Digitale e proprietà fattiva dei giochi, Spencer: “Non stiamo forzando le persone ad abbandonare il fisico”
Negli ultimi anni, Microsoft ha puntato molto su Game Pass, il suo servizio in abbonamento che consente ai giocatori di accedere a centinaia di giochi, comprese le nuove uscite, pagando un canone mensile. Anche questo argomento è stato toccato durante l’intervista con XboxEra, in un’ottica però “differente”: Spencer ha riconosciuto il fatto che esistano giocatori che desiderano possedere grandi librerie di giochi di proprietà ed ha affermato che Microsoft, grazie al suo specifico focus su abbonamenti e digitale, non sta tentando di allontanare i giocatori dalla proprietà.
“È possibile acquistare ogni gioco presente in Game Pass, non stiamo cercando di incanalare tutti in un unico modello di business. Potete giocare ai giochi nel modo in cui volete. Ovviamente dobbiamo gestire un buon business, quindi avremo i nostri prezzi e tutto ciò che facciamo, ma voglio offrire il maggior numero possibile di opzioni per i giochi che abbiamo”, ha sottolineato Spencer.
Accelerazione su giochi e digitale e una console che “rallenta”: Xbox come Sega?
Microsoft vede diminuire le vendite di hardware ogni anno. Inevitabilmente, continuano ad emergere paragoni con Sega, l’ultimo grande detentore di piattaforme a uscire dal mercato e a diventare un editore di giochi. Phil Spencer ha affrontato l’argomento nell’intervista con Xbox Era.
“Voglio mostrare rispetto alle persone che esprimono le loro preoccupazioni”, ha detto Spencer. “E non mancherei mai di rispetto a chi si rivolge a me, preoccupato. Ho una libreria di giochi su console Xbox. Voglio essere sicuro di poter continuare a giocare a quei giochi. Continueremo a produrre hardware? Potremo ancora giocare come abbiamo sempre fatto? Dovrò noleggiare tutti i miei giochi? Potrò ancora comprare i giochi?”.
“Capisco le domande. Penso che abbiamo dimostrato rispetto per le librerie delle persone nel corso delle generazioni con la retrocompatibilità e il Play Anywhere, e voglio continuare a farlo.” ha sottolineato Spencer. “Ovviamente dobbiamo gestire un buon business, quindi avremo i nostri prezzi e tutto ciò che facciamo, ma voglio creare il maggior numero possibile di opzioni per i giochi che abbiamo”, ha detto Spencer. “Così troveranno sempre più giocatori.
“È per questo che l’aver abbracciato Windows e il Cloud ci ha permesso di crescere. Una delle regioni in cui stiamo crescendo più rapidamente è l’Asia e non perché vendiamo più console in Asia, ma perché grazie al cloud e al PC stiamo trovando più utenti di anno in anno che in qualsiasi altro posto” ha sottolineato Spencer che ha poi concluso: “Non saremmo mai riusciti ad arrivare a tutte queste persone con la nostra console. Quindi cerchiamo un modo che funzioni e che sia migliore per i nostri prodotti e per Xbox”.
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