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Xbox, Spencer sui DLC a pagamento: “Non sono obbligatori, non mi piaccono quelli manipolativi”

di: Donato Marchisiello

Phil Spencer ha discusso l’approccio di Xbox al rilascio di espansioni per i titoli first-party in una nuova intervista con Game File. Il capo del settore giochi di Microsoft ha espresso, oltre che la non obbligatorietà di contenuti a pagamento extra, anche la sua avversione per le espansioni “artefatte”.

Durante la conversazione, l’intervistatore ha sollevato la possibilità che Microsoft capitalizzi le grandi basi di giocatori fornite da Game Pass puntando più pesantemente sulle espansioni a pagamento. Spencer ha affermato che non esiste un “mandato dall’alto” sulle espansioni e che “non tutti i giochi prevedono espansioni”. “È davvero lasciato ai creatori sviluppare il piano che hanno per le loro storie. Penso che sia un ottimo modo per coinvolgere di nuovo i giocatori che potrebbero essere rimasti indietro”.

“Non mi piacciono le espansioni manipolative”, ha poi aggiunto Spencer. “Voglio che abbiano un punto di vista unico. Non voglio che sia, tipo, il terzo livello tagliato prima del lancio”. In un’altra intervista pubblicata oggi da Bloomberg, Spencer ha altresì dichiarato che Xbox è ancora aperta ad altre acquisizioni dopo l’acquisto di Activision Blizzard, avvenuto lo scorso anno per 69 miliardi di dollari. E che, in futuro, nonostante Xbox punti ad esser sempre più un ecosistema piuttosto che un hardware singolo,  vi saranno comunque nuove console Xbox seppur nessuna “rivisitazione” mid-gen.