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Xbox + Activision, un direttore dell’antitrust britannico aveva precedentemente lavorato per Sony

di: Luca Saati

Poco tempo fa, l’antitrust britannico meglio noto come CMA ha bloccato l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft per una serie di preoccupazioni inerenti il mercato del cloud gaming. I mesi precedenti alla decisione dell’antitrust inglese sono stati caratterizzati da una Sony sul piede di guerra con l’intento di bloccare l’acquisizione ad ogni costo per la paura di perdere un brand come quello di Call of Duty in grado di smuovere le masse. Il tutto nonostante le varie proposte di Microsoft per rendere disponibile la saga FPS insieme a tanti altri giochi Activision su quante più piattaforme possibili.

La CMA del Regno Unito è ben nota per la sua incompetenza e ignoranza quando si tratta di accordi tecnologici, essendo stata precedentemente sconfitta da Apple e altre aziende per le sue affermazioni eccessive. Molte decisioni della CMA in passato hanno chiaramente danneggiato gli investimenti nel mercato del Regno Unito, riducendo potenzialmente l’innovazione e l’occupazione in una regione che ne aveva un disperato bisogno. La CMA ha subito le critiche della Commissione Europea e dello stesso governo del Regno Unito nelle ultime settimane per la sua scelta strana e irrazionale di bloccare l’accordo a causa dei “timori” che potesse danneggiare il “mercato del cloud gaming”, che secondo la maggior parte delle metriche, esiste a malapena. E ora, potrebbe essere stato scoperto un altro pezzo interessante di tutta questa storia per molti irrazionale.

L’avvocato specializzato in brevetti Florian Meuller @FOSSPatents ha recentemente scoperto che l’attuale direttore senior della CMA, Colin Raftery, ha lavorato in precedenza per Cleary Gottlieb, uno studio legale che ha rappresentato Sony nelle sue proteste normative all’accordo.

Raftery di recente è stato anche relatore di un evento in cui sono stati esaminati i dati delle normative post-Brexit. Tra i relatori c’era anche Ethel Fonseca dello studio legale RBB, che rappresenta anche Sony e Google nei principali reclami contro l’acquisizione di Microsoft.

Raftery non lavora per Cleary da un po’ di tempo, ma non è una forzatura pensare che potrebbe esserci un conflitto di interessi qui. Se Raftery mantiene rapporti personali con vecchie conoscenze e amici che trarranno vantaggio dal blocco dell’accordo, ciò potrebbe indicare una forte imparzialità.

Nel report di Jez Corden di Windows Central viene anche affermato che Raftery era una figura centrale nel bloccare l’accordo. Raftery è stato anche determinante nel bloccare la fusione tra due grandi catene di supermercati nel Regno Unito, ASDA e Sainsbury’s. Ciò che pochi potrebbero sapere, tuttavia, è che Raftery era stato anche consulente legale di Tesco, la più grande catena di supermercati del Regno Unito, che avrebbe ovviamente delle riserve su una simile fusione. La CMA non ha ritenuto che ciò rappresentasse un conflitto di interessi, sebbene chiunque abbia pensato il contrario all’epoca.