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Xbox + Activision, l’antitrust americano cita Microsoft in tribunale

di: Luca Saati

La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti (l’ente anti-trust, ndr) ha citato in giudizio Microsoft per bloccare la proposta di acquisizione da 69 miliardi di dollari di Activision Blizzard.

La FTC afferma che l’acquisizione, se dovesse andare a buon fine, darà a Microsoft un vantaggio sleale rispetto ai concorrenti nei mercati di console, abbonamenti e cloud gaming, a causa delle enormi proprietà di Activision come Call of Duty, World of Warcraft, Candy Crush e altri. Secondo la Commissione, una volta concluso l’accordo, Microsoft avrebbe il potere di trattenere le principali proprietà da piattaforme rivali come PlayStation, o usare il suo potere per manipolare i prezzi e rilasciare versioni inferiori di giochi su piattaforme concorrenti.

Microsoft ha già dimostrato che ha la possibilità di nascondere i contenuti ai suoi rivali di gioco“, ha affermato Holly Vedova, direttore del Bureau of Competition dell’FTC, riferendosi all’esclusività di titoli in arrivo come Starfield e Redfall. “Oggi cerchiamo di impedire a Microsoft di ottenere il controllo di uno dei principali studi di gioco indipendenti e di utilizzarlo per danneggiare la concorrenza in molteplici mercati di gioco dinamici e in rapida crescita“.

Il presidente di Microsoft Brad Smith ha rilasciato una risposta su Twitter, affermando che l’acquisizione proposta “amplierà la concorrenza e creerà maggiori opportunità per i giocatori e gli sviluppatori di giochi” e che per affrontare i problemi di concorrenza, la società “ha proposto concessioni alla FTC” all’inizio di questa settimana. Ha aggiunto: “Sebbene crediamo in una chiusura pacifica dell’accordo, abbiamo piena fiducia nel nostro caso e accogliamo con favore l’opportunità di presentarlo in tribunale“.

Anche il CEO di Activision Blizzard Bobby Kotick ha rilasciato una risposta. In una dichiarazione inviata ai dipendenti dell’azienda, Kotick ha scritto: “Voglio rafforzare la mia fiducia che questo accordo si chiuderà. L’accusa che questo accordo sia anticoncorrenziale non è in linea con i fatti e crediamo che vinceremo questa sfida“.

Ha aggiunto: “Crediamo che questi argomenti vinceranno nonostante un ambiente normativo incentrato sull’ideologia e idee sbagliate sull’industria tecnologica“.