
X-Com, il creatore originale Gollop: “Se Firaxis mi chiamasse, sarei pronto a lavorare sulla serie”
di: Donato MarchisielloJulian Gollop, creatore del gioco originale X-COM, ha dichiarato ad Eurogamer che sarebbe ben felice di tornare a lavorare alla serie in qualche forma. Inoltre, gli va bene essere ancora conosciuto come “l’uomo di X-COM”, nonostante i pochi decenni di giochi successivi che ha realizzato.
Parlando con Gollop nell’ambito di un’intervista sul suo nuovo ibrido action-RTS, Chip ‘n Clawz vs. The Brainiods, in cui Eurogamer ha discusso lo stato generale dei giochi strategici e tattici, la conversazione è finita naturalmente sulla sua serie originale.
“Sono perfettamente felice di essere conosciuto come il tizio di X-COM”, ha detto quando gliel’ho chiesto. “Voglio dire, è stato un gioco fondamentale per la mia carriera e probabilmente anche, per certi versi, un gioco strategico fondamentale per i giochi strategici dell’epoca, anche se non molto tempo dopo la sua uscita, la scena degli RTS ha preso il sopravvento”.
Per quanto riguarda un ipotetico ritorno – che mi ha particolarmente incuriosito dopo aver realizzato un successore spirituale così vicino, in Phoenix Point del 2019 – in qualsiasi forma possa avvenire? “Sì, certo”, ha detto. “Sto ancora aspettando la telefonata di Sid”, ha scherzato, riferendosi al boss di Firaxis di lunga data Sid Meier. “Vediamo se mi chiamerà”.
Parlando di Chip ‘n Clawz vs. The Brainioids, un curioso mix di azione-strategia in tempo reale, non troppo dissimile da Pikmin o Orcs Must Die! in cui si è sul terreno ad avventurarsi e a combattere, ma anche a costruire edifici e difese, a raccogliere risorse e a impartire comandi, Gollop ha parlato delle motivazioni che lo hanno spinto a creare un gioco del genere: “innovare il genere della strategia in tempo reale”, come dice lui. “Penso che sia stata una lotta per innovare davvero in questo spazio. Quindi credo che si possa dire che Chip ‘n Clawz è il mio umile tentativo di provare qualcosa di nuovo”.
Il problema, dice Gollop, è che con i giochi di strategia “si compete con la nostalgia, perché forse ricordate quanto erano popolari i giochi RTS alla fine degli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000 – era il genere di gioco dominante in tutto il mondo, almeno su PC. E come sono caduti in disgrazia, che i MOBA li hanno probabilmente uccisi in qualche modo”.
Ammette che è “difficile – molto difficile – innovare in questo senso. Perché abbiamo, come ho detto, l’ombra lunga del classico RTS che sarà sempre presente. Lo stesso vale per i giochi a turni: Civilization potrà mai recuperare il suo antico splendore? Forse no”.