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Unity licenzierà 1800 posti di lavoro, circa il 25% della sua forza lavoro

di: Luca Saati

Il 2023 è stato un anno orribile per l’industria videoludica con oltre 10 mila licenziamenti che hanno colpito i vari studi, e altri che addirittura hanno chiuso i battenti. Il 2024 purtroppo sembra destinato a non cambiare questa spiacevole tendenza con Unity che ha annunciato una massiccia serie di nuovi licenziamenti.

Come riportato da Reuters, l’azienda ha annunciato che da qui alla fine di marzo licenzierà circa il 25% della sua forza lavoro totale, che ammonta a circa 1.800 posti di lavoro. Questo è il quarto ciclo di licenziamenti di Unity nell’arco di circa sei mesi, e di gran lunga il più grande che abbia mai condotto. Secondo la società, “interesserà tutti i team, le regioni e le aree aziendali”.

A novembre, la società ha dichiarato che avrebbe “ridotto il numero di cose che stiamo facendo per concentrarci sul nostro core business e guidare il nostro successo e la nostra redditività a lungo termine“.

Sono stati mesi tumultuosi per Unity, anche al di là dei licenziamenti. A settembre, l’azienda ha annunciato una nuova politica di monetizzazione per i giochi sviluppati con il motore Unity, che avrebbe richiesto agli sviluppatori pagamenti per installazione anziché per acquisto. Il cambiamento si è rivelato ampiamente impopolare, provocando critiche diffuse da parte dell’industria e un calo significativo del prezzo delle azioni di Unity.

Poco tempo dopo, la società ha presentato delle scuse e ha confermato che stava facendo marcia indietro su alcuni dei cambiamenti controversi che aveva annunciato. Subito dopo l’annuncio, l’amministratore delegato di Unity John Riccitiello si è dimesso e Jim Whitehurst ha assunto l’incarico di amministratore delegato ad interim.