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Ubisoft, ancora guai: intentata causa da due utenti per una condivisione di dati tra Ubisoft+ e Meta

di: Donato Marchisiello

Mentre Ubisoft sta già affrontando difficoltà per quanto riguarda le vendite dei giochi e il crollo delle quotazioni azionarie, sembra che lo studio dovrà presto affrontare un altro problema, questa volta con una nuova causa legale.

La causa è stata avviata da Trevor Lakes, della California, e Alex Rajjoub, della Virginia Occidentale, e menziona il fatto che i due, iscritti a Ubisoft+, nel mentre erano intenti a scaricare un gioco ed erano connessi a Facebook, hanno notato che Ubisoft stava condividendo le loro informazioni con la piattaforma social tramite la funzione di tracciamento Pixel. La denuncia è stata presentata nel distretto settentrionale della California e a rappresentarli è stato lo studio legale Peiffer Wolf, specializzato in questioni di privacy.

Per chi non avesse familiarità con Pixel di Meta, si tratta di uno strumento di analisi che aiuta a misurare l’efficacia delle campagne pubblicitarie di Facebook monitorando le azioni compiute dalle persone su uno specifico sito web. Questo strumento può tracciare le pagine viste, le visualizzazioni dei prodotti, l’aggiunta al carrello, l’avvio del checkout, gli acquisti, ecc. Non è la prima volta che il Pixel di Meta è oggetto di cause legali: l’anno scorso ha fatto scalpore anche una causa intentata da un ospedale.

Sebbene non sia ancora stato emesso alcun verdetto, questo si aggiunge alla lista di problemi che hanno afflitto Ubisoft negli ultimi tempi. Le cose sono peggiorate a tal punto che è emerso un nuovo rapporto secondo cui la famiglia Guillemot, che possiede la quota di maggioranza di Ubisoft, starebbe parlando con la mega azienda cinese Tencent per un’acquisizione in toto.