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The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, l’ambientazione avrà nuove caratteristiche

di: Donato Marchisiello

I sequel diretti non sono esattamente uno standard nel franchise di The Legend of Zelda ma, Tears of the Kingdom, nella storia della leggendaria IP targata Nintendo, è un’eccezione a sé stante. Nononstante l’imminente novello capitolo della saga sarà ambientato nello stesso setting di Breath of the Wild, gli sviluppatori hanno inserito diverse novità atte a rendere, comunque, il tutto “nuovo“.

Ma l’equazione “stesso setting + nuove caratteristiche” parrebbe essere stata il fulcro centrale dello sviluppo di Tears of the Kingdom sin dai primi istanti. Infatti, in accordo con quanto dichiarato dal produttore Eiji Aounuma, dopo il lancio di Breath of the Wild il team di sviluppo volle lavorare ad un seguito diretto del gioco, con alla base alcune nuove idee da inserire all’interno dello stesso setting.

Per queste ragioni, il direttore artistico Satoru Takizawa, si è espresso sulle difficoltà che derivano dal lavorare mantenendo un equilibrio tra il modificare il mondo di gioco affinché non fosse troppo familiare, al contempo senza stravolgerlo radicalmente. L’obiettivo, secondo Takizawa, è quello di «assicurare ai nuovi giocatori lo stesso senso di stupore provato in precedenza, nonostante il mondo di gioco sia lo stesso».