Tekken 6, scontro all’ultimo pixel

Lungi da noi voler fomentare una ennesima console war e scontri tra utenti armati di cifre, numeri di pixel e fantomatiche caratteristiche hardware di una console superiore all’altra: ci ha pensato per noi Eurogamer.

I sempre vigili redattori non si sono fatti sfuggire l’occasione di mettere a confronto le particolari scelte tecniche adottate da Namco-Bandai per il suo atteso picchiaduro Tekken 6, in uscita a fine mese su Xbox 360 e PlayStation 3.
Gente, vi starete senza dubbio ponendo la vexata quaestio: quale delle due versioni è meglio dell’altra?

In entrambi i casi gli sviluppatori sono dovuti giungere a dei compromessi per far apparire al meglio il gioco su ambedue le piattaforme.
Molto sintetizzando, ci sono sostanzialmente tre elementi in ballo: la risoluzione nativa del gioco, il filtro Anti Aliasing, e l’effetto Motion Blur adottato dagli sviluppatori per rendere più fluide e piacevoli le scene di combattimento.
La versione per Xbox 360 potrà essere giocata sia con una risoluzione nativa di 1024×576 (quindi subHD) che di 1365×768. Tuttavia solo la risoluzione più bassa permette di lasciare attivato l’effetto Motion Blur.
La versione per PS3 invece ha unicamente selezionabile la risoluzione a 576p, ma compensa a ciò con la possibilità di attivare il filtro Anti Aliasing 2x se il Motion Blur è disattivato.

Quindi se da un lato c’è la possibilità di godere di una definizione nativa più elevata, dall’altra è possibile coprire le scalettature dell’immagine, non che siano granchè visibili stante il framerate stabile a 60fps, tramite anti aliasing.
Guardando le seguenti ed impietose immagini comparative (entrambe le coppie non considerano attivata l’opzione Motion Blur) sorge il quesito: ma non sarà una guerra tra poveri?