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Shawn Layden: “L’industria deve mostrare un po’ di pazienza”

di: Donato Marchisiello

Shawn Layden, consulente di Tencent ed ex capo di PlayStation, ha criticato la mancanza di pazienza dell’industria dei videogiochi in questo periodo di licenziamenti generalizzati.

I commenti di Layden, di cui vi riportiamo qui alcuni estratti, sono stati espressi durante il podcast di apertura di GI Sprint, una nuova serie di video, podcast e articoli sul tema della realizzazione di videogiochi più economici, più veloci e migliori.

Secondo l’ex numero uno di PlayStation, l’attuale situazione dell’industria, che ha visto decine di migliaia di licenziamenti in tutto il settore, è stata innescata da una crescita lenta e da un rapido aumento dei costi. Layden afferma che un effetto collaterale è stato l’impazienza delle aziende di giochi quando si tratta di nuove idee e concetti.

Anche se non sono stati concretamente spazzati via dalla situazione, gli attori principali del mercato non hanno avuto i profitti che si aspettavano e quindi hanno iniziato a tagliare e si sono dedicati a proprietà intellettuali più consolidate, a sequel, a “copycat” e a cose che, da un punto di vista finanziario, possono essere considerate come investimento sicuro e dire che se costruiamo questo gioco, probabilmente avrà questo rendimento sul mercato” ha aggiunto l’ex numero uno di PlayStation.

Layden, al contempo, sostiene che saranno le nuove idee a far uscire l’industria, in particolare quella delle console AAA, dalla sua attuale situazione di crisi, e non i marchi e i franchise consolidati.

Come può l’industria dell’intrattenimento – ha incalzato Layden – continuare a crescere, espandersi e raggiungere nuove persone? A mio avviso, ciò avviene attraverso l’innovazione e la creazione di nuovi tipi di giochi. Quindi, se non vi piacciono gli sparatutto in prima persona e i giochi di ruolo, ecco un’altra cosa, un gioco d’azione ritmico che parla di musica, colori vivaci e divertimento. Dov’è lo spazio per questi giochi? E come possiamo continuare a fornire un’attività di sensibilizzazione per coinvolgere nuove persone nel mondo dell’intrattenimento interattivo?“.

In tutto questo, Layden sostiene che a soffrire di più sono gli studi e le aziende più piccole, che magari sono state acquisite in questo periodo di eccessi con la promessa di libertà creativa, per poi ritrovarsi a dover fare dei tagli a causa delle preoccupazioni di crescita della casa madre.