Resistance 3: parola d’ordine sopravvivenza
Console tribe news - Resistance 3: parola d'ordine sopravvivenza
di: Luca "lycenhol" TrevissonKeza ha avuto modo di parlare con Ryan Schneider degli Insomniac e di provare Resistance 3 a Londra, trovando una nuova inclinazione nell’FPS dove spesso fuggire è meglio che combattere.
ATTENZIONE Presenza di spoiler, nuoce gravemente alla fruizione dei precedenti capitoli per coloro che non li abbiano giocati e intendano farlo in futuro. Sono anche presenti delle anticipazioni sulla stessa trama di Resistance 3.
Forse è segno dei tempi, ma gli sviluppatori creativi di Insomniac hanno intenzione di virare dal modello legato alle mere operazioni militari verso un genere che predilige la sopravvivenza disperata nei loro giochi FPS. Visionando uno dei livelli messi a disposizione per la stampa, il fruitore ha avuto delle sensazioni simili a quelle che aveva vissuto con un altro shooter, Homefront dei THQ, nel quale la popolazione americana è forzata in una condizione di guerriglia di resistenza a seguito dell’invasione della loro patria dalle truppe nord coreane. La somiglianza non ha per niente a che fare per l’aspetto visivo od i contenuti, ma è relativa al senso di angosciante disperazione che permea ogni situazione, di essere costantemente in fuga per sopravvivere.
LA TRAMA
Le vicende di Resistance 3 hanno luogo quattro anni dopo quelle del capitolo due, in un 1954 di una realtà parallela. Il protagonista è Joe Capelli, il soldato che ha ucciso il precedente eroe Hale, un attimo prima che l’infezione chimeroide avesse la meglio su di lui. Da allora, i Chimera hanno sovrastato la potenza militare umana, e la civilizzazione è stata ridotta a piccoli sporadici gruppi di persone che vivono sottoterra cercando di stare alla larga dell’invasione “aliena”.
Inevitabilmente il piccolo gruppo di Capelli è prossimo ad essere scoperto, così che Resistance 3 ne segue l’esodo dall’Oklahoma verso New York, sotto l’onnipresente rischio di essere sterminati.
Questo rappresenta un cambiamento epocale nell’impostazione e nei contenuti da R2, ma a detta di Ryan Schneider permette agli sviluppatori di esplorare una differente forma di narrazione:
Penso che i fan vogliano delle esperienze uniche – qualcosa che non abbia l’aspetto o il sentore di già visto.
E’ una naturale evoluzione dell’universo di Resistance che i militari abbiano perso contro un nemico come i Chimera.
Da un punto di vista dell’universo, è un luogo veramente differente. Il novanta per cento della popolazione è stato spazzato via, e parliamo di sopravvivenza umana a questo punto. Quello che sperimenterete in Resistance 3 è la sopravvivenza in tutte le sue forme. Con Fall of Man, la narrazione era da lontano, quasi con una connotazione mitica; questo è ciò che conosciamo di quell’uomo, Hale. In Resistance 2 avete provato in tempo reale cosa significasse essere sentinelle, e alla fine della storia abbiamo preso la decisione conscia e deliberata di introdurre un nuovo personaggio con Joseph Capelli. Abbiamo pensato che era un rischio audace, ma non ce ne rammarichiamo e siamo assolutamente eccitati di esplorare un nuovo eroe che, sebbene abbia i suoi poteri, sia vunerabile.
PIU’ POTERI A VOI
Le cose sono disperate quindi, ma Resistance 3 non vi farà sentire senza poteri. In un livello a circa un terzo della storia, l’obiettivo è quello di difendere un deposito da un attacco in forze delle truppe di sterminio dei Chimera, avendo a disposizione l’aiuto di un manipolo di rifugiati.
L’armamentario è quello noto, con fucili d’assalto Marksman e la Magnum che fa gradito ritorno per contrastare gli strumenti di massacro ipertecnologici dei Chimera.
L’azione è veloce, immediata, senza tregua, i Chimera arrivano dal cielo atterrando sui tetti dei rifugi improvvisati e sfondando le difese.
Non ci sono corridoi qui. Gli edifici distrutti tutto intorno sono delle fonti di munizioni, armi abbandonate, punti favorevoli o zone predisposte agli agguati alieni. Si ha una sensazione di spazio e di libertà e le forze preponderanti di sterminio nemiche rendono necessarie delle manovre disperate di copertura, ricerca dei rifornimenti o di cure, piuttosto che entrare e uscire da dietro un riparo come si fa solitamente.
L’atmosfera è apocalittica. Le condizioni climatiche, controllate da un macchinario alieno, sono infernali, con vento che ulula tra gli alberi e alza frammenti e polvere che volano per lo schermo, oscurando la nostra visuale. Ogni cosa è marrone, ricoperto da sporcizia. Si possono sentire le urla di altri umani nella onnipresente bufera, screpitii di alieni e raffiche di armi da fuoco. Non è un posto piacevole.
C’è molta confusione. Ci sono elementi grafici che si smembrano e nemici che letteralmente vanno in pezzi sotto il fuoco, spargendo sangue. Dopo che il deposito è ripulito, il nostro gruppo di sopravvissuti senza più risorse è respinto indietro in una sorta di piazza della città, dove una specie di orco Hulk annuncia il suo arrivo schiacciando nel senso letterale del termine anche graficamente uno dei nostri compagni sotto il suo enorme pugno corazzato.
“Tattiche disperate”
L’Hulk è un nemico terrificante. Fa delle cariche aprendosi la via attraverso edifici, lanciando pezzi del manto stradale contro la vostra testa, e, nella disperazione di sfuggirgli, capita che si corra perdendo il senso dell’esatta posizione del nemico. Dopo aver triturato la sua armatura per qualcosa come 10 minuti, con solo un frammento di salute ancora residuo, si ricorre alle granate per colpirlo fino a che finalmente si accascia al suolo.
E’ tutto così, gli sviluppatori non temono di lasciarvi la piena libertà di attuare le vostre tattiche disperate, piuttosto che guidarvi attraverso corridoi sicuri e scriptati, dove nulla di inatteso possa avvenire.
Il cambio nel tono è il benvenuto e anche il modo in cui è ben definito l’universo è uno dei principali punti di forza del titolo, differenziandolo da molti alti FPS:
La storia ha sempre avuto un ruolo importante nell’universo di Resistance. Io penso che l’universo alternativo del 1950 è qualcosa che abbiamo fatto veramente bene. Sono stati prodotti due giochi di grande profondità, due romanzi ed ora Resistance 3. Siamo veramente fieri della direzione che abbiamo dato alla storia dal 2006.
Resitance 3 è atteso per settembre di quest’anno. C’è quindi un sacco di tempo per rivelare dettagli su due aspetti ancora sconosciuti del titolo quali la coop ed il multiplayer.
Stay tuned!