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PlayStation prevede che l’attenzione si sposterà “dalla grafica alle narrazioni immersive”

di: Luca Saati

Asad Qizilbash, responsabile di PlayStation Productions e responsabile dei prodotti di PlayStation Studios, ha previsto che i giochi nel prossimo decennio si concentreranno sempre di più sulle narrazioni immersive invece che sulla grafica.

In un’intervista, ha affermato che i progressi tecnologici e l’intelligenza artificiale permetteranno esperienze personalizzate per ogni giocatore, con una maggiore profondità emotiva dei personaggi che favorirà una narrazione più evocativa. Questo permetterà agli sviluppatori di creare storie più emozionanti. Qizilbash ha anche sottolineato che l’intelligenza artificiale consentirà di creare esperienze più personalizzate e storie più significative, e che i PNG (Personaggi non Giocanti) potrebbero sviluppare caratteristiche più complesse grazie all’IA.

Questa prospettiva fa parte della “Creative Entertainment Vision” di Sony, presentata durante la riunione strategica aziendale, che descrive la loro visione a lungo termine per il settore dei giochi.

“In termini di futuro del gaming, prevedo che i giochi diventeranno più personalizzati grazie ai progressi della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, consentendo esperienze personalizzate per ogni giocatore.

Inoltre, i progressi tecnologici miglioreranno la profondità emotiva dei giochi consentendo ai personaggi di essere molto più emotivi ed espressivi, favorendo una narrazione più evocativa.

Questo aiuterà un’intera generazione di creatori a creare molte più emozioni nelle storie. L’attenzione si sposterà dalla grafica o dalle immagini a narrazioni coinvolgenti che risuoneranno a lungo dopo aver posato il controller.

Per esempio, i PNG (personaggi non giocanti) nei giochi potrebbero interagire con i giocatori in base alle loro azioni, rendendo il tutto più personale.

Questo è importante per il pubblico più giovane della Gen Z e della Gen Alpha, che sono le prime generazioni cresciute in digitale e che cercano la personalizzazione in ogni cosa, oltre a cercare esperienze che abbiano più significato.”