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PlayStation 4: nome in codice Orbis?

Una fonte di Kotaku svela dettagli, informazioni tecniche e funzionalità della prossima PlayStation?

di: Antonio "Difio" Di Finizio

Nel corso di questo sereno pomeriggio, il portale Kotaku ha pubblicato un articolo da cui partiranno innumerevoli rumor e che senza alcun dubbio faranno molto discutere i giocatori nella rete. Una fonte a loro vicina che in altre occasioni si è rivelata affidabile, ma che ovviamente non può rivelarsi al pubblico, gli avrebbe infatti svelato che la prossima PlayStation è attualmente in sviluppo sotto il nome in codice “Orbis” e, ancora più importante, sarebbe rilasciata all’incirca per la fine del 2013.

A supporto della propria posizione, la redazione di Kotaku oltre a svariate supposizioni ha mostrato un’interessante prova che certamente potrebbe far ricredere anche i più scettici. I siti che Sony mette a disposizione degli sviluppatori, infatti, seguono tutti una precisa logica nel nome del dominio: esso è strutturato come nomeconsole.scedevnet.com. Questo è valido per PSVita, ma era anche valido quando il nome definitivo della nuova console portatile giapponese non era conosciuto dal pubblico, ovvero NGP. Questo quindi farebbe pensare che Sony, indipendentemente se il nome sia definitivo o no, apra un dominio apposito per il progetto. Dovremo quindi aspettarci che una cosa simile accada anche con Orbis e, infatti, come tutti voi potranno constatare, se digitiamo nel browser il dominio orbis.scedev.net veniamo automaticamente mandati sul sito di Sony dedicato agli sviluppatori.

Certo, nel portale non si trovano altri riferimenti a questo misterioso Orbis, tuttavia ciò non toglie che il dominio esista e che stranamente corrisponda a quel nome in codice che la fonte ha svelato a Kotaku.

Quest’ultima comunque non si è fermata a quei piccoli dettagli, ma ha dato ulteriori informazioni di base sulle caratteristiche tecniche della console e su alcune funzionalità: essa sarebbe infatti dotata di un processore AMD x64 e di una GPU AMD Southern Islands che sarà in grado di eseguire giochi alla risoluzione di massimo 4096×2160 con la possibilità di un full 3D a 1080p. La fonte ha continuato dicendo che solo alcuni sviluppatori hanno ricevuto i devkit della nuova console a inizio anno che già sono stati aggiornati nel periodo della GDC. Nuovi devkit più definitivi, ha detto, saranno poi rilasciati a più sviluppatori alla fine del 2012. Questo permetterebbe agli sviluppatori di abituarsi con largo anticipo al nuovo hardware potendo sviluppare numerosi giochi disponibili sin dal lancio.

A discapito di quanto molti utenti vorrebbero, questa nuova PlayStation non avrà alcuna retrocompatibilità con i titoli PlayStation 3, probabilmente a causa della profondamente diversa architettura delle piattaforme. Indipendentemente dalla motivazione, Sony non avrebbe nei suoi piani alcuna volontà di rendere la piattaforma compatibile con i giochi PS3.

Questo è solo l’inizio: in un periodo in cui l’obiettivo principale delle compagnie è quello di combattere il mercato dell’usato, Sony stessa ci mette la sua parte: sempre secondo la fonte, il colosso nipponico adotterà un sistema di sicurezza per cui ogni singolo gioco sarà legato ad un preciso PSN ID e sarà quindi utilizzabile esclusivamente con esso. I titoli saranno disponibili sia in versione digital delivery sia su Blu Ray, ma il sistema “anti-usato” sarà uguale per entrambi come accade più o meno su PSVita. Cosa più importante, come accade oggi per molti titoli su PC, sarà possibile giocarli esclusivamente se collegati ad internet. Scordiamoci dunque le partite offline. I giochi su disco saranno interamente installabili nella console come se fossero stati scaricati, in modo da non andare contro tutti i collezionisti che non vogliono rinunciare alla propria collezione fisica e che vogliono rumore incontrollato del drive preservandone l’integrità del gruppo ottico.

Il sistema poi prevede che se noi decidessimo di vendere il nostro gioco già associato ad un account ad un’altra persona, questa si ritroverebbe in mano un prodotto “mozzato”. Anche se non se non sono ancora chiare le strategie di Sony al momento, sembrerebbe che in questi casi il secondo possessore potrà giocare il gioco solo in una versione demo o comunque per un tempo limitato, costringendolo ad acquistarlo al prezzo di vendita per poterlo giocare senza problemi. Ciò permetterebbe comunque la vita di un certo mercato dell’usato, che comunque ne uscirebbe molto svalutato, eliminando definitivamente la questione dell’online pass.

Al momento queste sono tutte le informazione che provengono dalla rete. Ovviamente Sony si rifiuta di commentare, per questo motivo non possiamo che dirvi di prendere tutto con le pinze. Certo è che una console strutturata in questo modo farebbe venire l’amaro in bocca a molti giocatori, non credete?