Quando sarete a piedi, possibilmente non perché il vostro veicolo ha subito troppi danni, a difficoltà Classica i nemici saranno pronti a colpirvi a ogni vostro passo falso. In confronto agli altri livelli di difficoltà sono più aggressivi, infliggono più danni ed evitano meglio gli attacchi del giocatore. Ah, e non compaiono nemmeno sulla minimappa, perciò quando cercherete l’opportunità di uscire dal riparo per sparare dovrete anche fare attenzione a non farvi accerchiare.
Prestate molta attenzione anche alle munizioni, perché a difficoltà Classica (come nel gioco originale) cambiare caricatore vuol dire sprecare tutti i proiettili ancora inesplosi in quello gettato. “Ricaricando con ancora 38 colpi nel caricatore”, spiega Choraria, “li perderete tutti”. Il sistema di combattimento corpo a corpo, che include eliminazioni e armi come mazze e coltelli, offre nuove opzioni per sbarazzarsi dei nemici in determinate circostanze. Quando subirete danni, tuttavia, sarà più difficile recuperare, perché a difficoltà Classica i kit medici ripristinano meno salute e quest’ultima si rigenera automaticamente solo fino al 20% del totale.
La difficoltà Classica sarà indubbiamente il modo più impegnativo di giocare a Mafia: Definitive Edition. Sebbene sia fedele alla versione di Mafia del 2002 in fatto di gestione delle munizioni e reazione della polizia, non sarà comunque eccessivamente punitiva come alcune missioni dell’originale. Durante il gioco è possibile cambiare livello di difficoltà in qualsiasi momento, ma per sbloccare l’obiettivo/trofeo relativo al completamento della storia di Tommy Angelo a difficoltà Classica, dovrete mantenerla attiva dall’inizio alla fine. Speriamo che il 25 settembre, all’uscita di Mafia: Definitive Edition, troverete divertente cimentarvi nella difficoltà Classica, ma se il gioco dovesse farsi duro non dite che non vi avevamo avvisato.